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N. 499 – 29 aprile 2019

[1]SOVRANISTI vs EUROPEISTI E LA DEMOCRAZIA LIBERALE
Lo spartiacque tra destra e sinistra non è tramontato; ma non si può capire la vicenda politica che l’Europa sta attraversando se non si considera questo nuovo spartiacque, tra fautori e oppositori del processo di integrazione nella UE, sul quale il 26 maggio prossimo si gioca la sorte stessa del modello di democrazia e di società aperta che la UE incarna: sono online le slides del mio intervento introduttivo al dibattito che si svolgerà a Milano, al Cinema Ariosto [2], lunedì 6 maggio prossimo.

[3]MORANDO: INDISPENSABILE ALLA SINISTRA LIBERALE
Ho voluto, creando per lui questa pagina web [4], dedicare un piccolo omaggio alla coerenza e alla lungimiranza di un grande amico, maestro di buona politica e compagno di tutte le battaglie per la riforma del mercato del lavoro e del welfare che ho combattuto nei miei dieci anni di lavoro in Senato. E dare il mio contributo alla sua elezione al Parlamento Europeo: è candidato col n. 3 nella lista Pd-Siamo Europei per il Nord-Ovest.

[5]SE IL 1° MAGGIO FOSSE DEDICATO A CHI IL LAVORO NON CE L’HA…
… si dovrebbe parlare seriamente dei tre problemi più gravi: come rafforzare la domanda di manodopera, come colmare il gap tra Nord e Sud, come adeguare la formazione professionale alle sfide dell’evoluzione tecnologica. Si parlerà invece prevalentemente di misure che producono gli effetti esattamente contrari: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi [6].

[7]IL LATO PERVERSO DELLA CONTRATTAZIONE CENTRALIZZATA
In molti Paesi europei i salari sono determinati da accordi collettivi nazionali che sulla carta dovrebbero far aumentare i salari e ridurre le disuguaglianze; ma un confronto Italia-Germania mostra che il sistema italiano centrato sulla contrattazione nazionale genera squilibri regionali costosi per tutti. Leggi l’articolo di Tito Boeri, Andrea Ichino, Enrico Moretti e Johanna Posch [8], pubblicato sul sito VoxEu [9], tradotto e ripreso da lavoce.info [10] mercoledì.

[11]

[12]

La famiglia riunita al Forte nell’agosto 1989

UNA FAMIGLIA DI FRONTE ALLA GRANDE CONTRADDIZIONE
“[…] Chi ha avuto molto deve dare indietro, restituire. […]  Scopriremo le risposte che gli Ichino troveranno a questo imperativo. […] Un libro che serve anche per ripassare un bel pezzo di storia recente d’Italia. Consigliatissimo […]”. È online la recensione de La casa nella pineta della scrittrice Laura Radiconcini [13].
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[14]SUL SEVERANCE COST IN ITALIA E IN CINA
Una utile discussione suscitata dal confronto tra la disciplina dei licenziamenti italiana e quella cinese, modificate entrambe tra il 2012 e il 2015, in modi e con contenuti differenti ma che presentano notevoli analogie: leggi la lettera di Sergio Briguglio [15] originata dal mio editoriale telegrafico Il Jobs Act comunista [16], con la mia risposta.

[17]RISPOSTA A POLITO SUI POVERI E LA SINISTRA
Non è il voto dei veri losers che ha dato il successo al M5S nel 2018; l’assistenza può essere  necessaria ma solo il lavoro  fa uscire davvero dalla povertà; i dati veri sul disagio sociale ed occupazionale: è online l’articolo di Claudio Negro pubblicato sul n. 48 di Mercato del Lavoro News [18], bollettino della Fondazione Anna Kuliscioff.

[19]“LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI”: SOGNO O REALTÀ?
Se l’obbiettivo è aumentare l’occupazione, ridurre l’orario di lavoro per decreto non è una grande idea, soprattutto se a parità di retribuzione. Una discussione sull’organizzazione dell’orario di lavoro, soprattutto nei contratti collettivi, sarebbe comunque utile: leggi l’articolo di Cyprien Batut, Andrea Garnero e Alessandro Tondini, pubblicato su lavoce.info [20] del 16 aprile 2019.

[21]

Paola Potestio

L’INCENTIVO A NON LAVORARE
Nel difetto pressoché totale dei meccanismi preposti ad assicurare la condizionalità del beneficio, il sussidio che sta per essere erogato a centinaia di migliaia di famiglie povere (circa il 9 per cento di quelle del Sud, il 4 per cento di quelle del Centro e il 3 per cento di quelle del Nord) avrà un forte effetto di disincentivo alla ricerca di una occupazione: leggi l’articolo scritto per questo sito da Maria Paola Potestio [22] (a sinistra nella foto) professoressa di Macroeconomia ed Economia Industriale nell’Università Roma Tre.

[23]QUOTA 500
Il 13 maggio prossimo questa Nwsl raggiungerà il cinquecentesimo numero. È un traguardo notevole, per il cui raggiungimento non sarebbe mai bastata la sola fatica mia e di chi con me ha collaborato alla redazione. Nel mio secondo editoriale telegrafico di oggi [24] rivolgo ai lettori più affezionati e a quelli più critici l’invito a un commento collettivo del cammino percorso insieme in questi undici anni.