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N. 553 – 8 novembre 2021

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Giancarlo Giorgetti

LA DILATAZIONE “A FISARMONICA” DEL RUOLO DEL QUIRINALE
La Costituzione consente già oggi, in caso di necessità, un ampliamento del ruolo del Capo dello Stato in senso “semi-presidenzialistico”: lo si è visto sia con Giorgio Napolitano nel 2011-12, sia con Sergio Mattarella nel 2018-19. Ciò che propone il ministro dello Sviluppo, in linea con il mio editoriale del 25 ottobre [2], non comporta dunque affatto una riforma costituzionale. Torno sull’argomento con il mio primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 553 [3].

[4]IL VOTO SUL DDL ZAN AL SENATO E L’ERRORE MADORNALE DEL PD
In Parlamento, sulle materie che riguardano i diritti civili fondamentali è giusto che la regola sia quella del voto segreto: anche per mettere a nudo gli scollamenti interni agli schieramenti. Ma è incredibile che il PD, come  è accaduto nel voto sul d.d.l. Zan, abbia potuto non prevedere che il voto contrario sarebbe prevalso di ben 23 voti. Leggi il mio secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 553 [5].

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[7]AMMORTIZZATORI SOCIALI: LA VERA RIFORMA NON È QUESTA
L’estensione di Cig e Naspi a tutti i settori è stata compiuta col Jobs Act: quello di oggi è solo un ritocco marginale, oltretutto di dubbia opportunità. Quanto alla concertazione, la Cgil non condivide gran che degli obiettivi del Governo, né del come realizzarli; e Cisl e Uil paiono incapaci di esprimere una linea autonoma rispetto alla Cgil. Leggi la mia intervista pubblicata oggi su La Stampa [8].

[9]UNA STORIA VERA CHE DICE MOLTO SULLE POLITICHE ATTIVE
Come il servizio pubblico per l’impiego già cinquant’anni fa affrontava e risolveva il problema delle persone difficilmente ricollocabili in Germania: un modello che l’Italia è ancora incapace di replicare. È online anche su questo sito il mio articolo pubblicato la settimana scorsa su lavoce.info [10].

[11]LE DISAVVENTURE DI UN COLLOCATORE
Perché la funzione della mediazione fra domanda e offerta di lavoro non può essere svolta efficacemente dall0 stesso organo amministrativo che gestisce la disoccupazione sul piano burocratico. Leggi il mio articolo pubblicato la settimana scorsa sul quotidiano Il Riformista [12].

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[14]APPRENDISTATO DEL REBUS – 7 – IL DISEGNO CHE LO RENDE SUBLIME
Prosegue il corso avviato questa estate [15], rivolto a chi desidera essere introdotto a questo modo affascinante di giocare con le immagini e le parole: oggi studiamo il miracolo del disegno capace di rendere in modo perfetto la sfumatura semantica della parola-chiave. È online la settima “lezione” [16], dedicata a un rebus realizzato in modo perfetto dalla mitica Brighella, la disegnatrice Maria Ghezzi, “madre” del rebus italiano e moglie del Briga, Giancarlo Brighenti, che ne è uno dei grandi “padri”.