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N. 602 – 12 maggio 2025

REFERENDUM: COME VOTERÒ L’8 GIUGNO E PERCHÉ
L’esito di un ipotetico successo del “sì” sui quattro quesiti in materia di lavoro porterebbe un effetto paradossale sul licenziamento nelle imprese medio-grandi e risultati assai irragionevoli nel campo delle piccole imprese e degli appalti. È online una scheda in cui sono illustrati i quattro quesiti e spiegate le ragioni della mia scelta negativa [1].

PRIMO MAGGIO: RISPARMIATECI L’IPOCRISIA
La Festa del Lavoro ha un senso positivo soltanto se è l’occasione per una riflessione seria sui problemi più gravi e urgenti del mondo del lavoro: la quale implica l’accantonamento di ogni retorica e il far luce sulle ragioni della paralisi attuale di ogni politica del lavoro nel nostro Paese. la mia intervista pubblicata per la Festa del Lavoro sul quotidiano Italia Oggi [2].

MA LA CGIL SA CHE COSA ACCADREBBE SE VINCESSERO I SÌ?
Il paradosso di un referendum che mira a ridurre l’indennizzo massimo per i licenziamenti nelle imprese maggiori e a rendere illimitato l’indennizzo in quelle più piccole. Leggi la mia intervista [3] pubblicata dal quotidiano L’altra voce il 1° maggio.

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L’avvocato Andrea Del Re

50 ANNI IN PRIMA LINEA SUL FRONTE DEL LAVORO
Il “filo rosso” che lega, nel libro Mezzo secolo di diritto del lavoro, i temi dell’autonomia negoziale individuale del lavoratore, del mestiere del sindacato, della disciplina dei licenziamenti, dell’impatto del progresso tecnologico sul lavoro e il suo ordinamento: sono online gli appunti da cui Andrea Del Re ha tratto il suo intervento introduttivo all’incontro [5] promosso da Assindustria a Firenze il 27 marzo per la presentazione del libro.

COME RILANCIARE LA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO
Per far aumentare la produttività del lavoro, e dunque anche le retribuzioni, occorre che la contrattazione destini una parte maggiore del monte-salari alla parte della retribuzione che varia in relazione ai risultati aziendali. La contrattazione decentrata è necessaria anche per adattare gli standard retribuitivi alle differenze di costo della vita. Leggi la mia intervista in corso di pubblicazione su il Riformista [6].

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LE PARTI DIMENTICATE DEL JOBS ACT
La Festa del Lavoro è una buona occasione per fare il punto sulle molte misure importanti previste dalla riforma del 2014-2015 rimaste del tutto inattuate: dal minimum wage all’unificazione e riorganizzazione degli Ispettorati, dall’ANPAL al sistema di monitoraggio capillare della formazione: è online anche su questo sito il mio articolo pubblicato per il 1° maggio sul sito lavoce.info [8].

ESTERNALIZZAZIONI, SERVIZI PUBBLICI E CONFLITTO SINDACALE
I motivi determinanti della scelta dell’imprenditore tra l’opzione make e l’opzione buy, la necessità di discernere attentamente i molti motivi legittimi dall’unico motivo socialmente regressivo, l’impatto della disciplina della materia sull’applicazione della tutela dei servizi pubblici essenziali; e una novità per nulla scontata in tema di responsabilità del singolo lavoratore. È online la trascrizione del mio intervento orale al convegno promosso dalla Commissione di Garanzia [9] a Roma l’8 aprile scorso.

IL CAMBIO DI PARADIGMA DEL MERCATO DEL LAVORO
Le nuove forme del monopsonio e i rimedi vecchi e nuovi alla distorsione che ne deriva. Come si aiutano i lavoratori a “usare il mercato”. Il mestiere del sindacato nell’era della globalizzazione (che non è certo cessata). È online il testo della mia relazione introduttiva al convegno svoltosio il 6 marzo 2025 a Rovereto [10].

 

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UNA SINAPSI POSSIBILE TRA REBUS E POESIA
Sono ben noti i legami tra il nostro gioco e l’arte figurativa; si parla meno di quelli con la letteratura e in particolare con la poesia. Da qui la proposta di un concorso [12] per il miglior rebus la cui soluzione sia costituita da uno o più versi dei nostri grandi classici. Nello stesso post due esempi di rebus la cui soluzione è costituita dai due versi iniziali di una posia notissima di Giosuè Carducci.

 

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