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QUATTRO ANNI DI NEWSLETTER

UN OSSERVATORIO SETTIMANALE SUL FUTURO, PIÙ CHE SUL PASSATO, DELLE POLITICHE DEL LAVORO E DEL WELFARE, CHE NEL QUADRIENNIO HA COLLEZIONATO DIVERSI SCOOP: IL PIÙ IMPORTANTE È QUELLO CHE RIGUARDA IL GOVERNO MONTI, LA SUA MAGGIORAN-ZA E IL SUO PROGRAMMA, PREVISTI CON PRECISIONE FIN DALLA METÀ DEL 2010

Antologia creata per la Newsletter del 14 maggio 2012, che, oltre a superare con il n. 200 il quadriennio, raggiunge anche la soglia dei 10.000 iscritti alla sua mailinglist –  È una selezione dei miei interventi inoltrati con il messaggio del lunedì mattina che hanno colto con notevole anticipo questioni destinate ad assumere rilievo centrale nell’agenda politica del Paese: in particolare in materia di
– superamento del dualismo fra protetti e non protetti nel mercato del lavoro
– riforma dei licenziamenti e connesso sostegno ai disoccupati
– decentramento della contrattazione collettiva e riforma della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro (con previsione fin dal 2010 dell’uscita dalla Fiat dal sistema confederale delle relazioni industriali)
– semplificazione della legislazione del lavoro
– equità intergenerazionale nel sistema pensionistico e conseguente necessario aumento generalizzato dell’età di quiescenza
– liberalizzazione delle professioni
trasparenza e valutazione nelle amministrazioni pubbliche e particolarmente nella scuola e nell’universitàe
– trasparenza dei redditi e dei patrimoni dei politici
Fra questi anche gli interventi che tra il 2010 e la prima metà del 2011 hanno individuato la necessità assoluta, per uscire dalla crisi gravissima che ci attanaglia, di un accordo
bi-partisan per un governo di responsabilità nazionale, indicandone con precisione i connotati e il programma – Segue l’indicazione dei sette portali dei quali il sito è venuto via via arricchendosi

ANTOLOGIA DEGLI EDITORIALI DEL SITO

Avvicinare il diritto del lavoro al mondo del lavoro [1], il Giornale del 5 maggio 2008: un articolo nel quale – parlando a nuora perché suocera intenda – anticipo di tre anni e mezzo la necessità di un’intesa bi-partisan per il superamento del dualismo fra protetti e non protetti attraverso la flexsecurity e per la necessaria profonda semplificazione della legislazione del lavoro.

Uno, cento, mille conflitti di interesse [2], Newsletter del 20 luglio 2008: l’editoriale con cui preannuncio la presentazione del d.d.l. Ichino Finocchiaro n. 1290/2008 [3] sulla trasparenza totale, mediante pubblicazione on line, dei redditi e dei patrimoni dei parlamentari e di tutti gli altri eletti. Se questa legge fosse stata in vigore, a Luigi Lusi sarebbe stato impossibile fare quello che ha fatto con il denaro della Margherita.

Perché sulla trasparenza e valutazione delle amministrazioni pubbliche occorre un impegno bi-partisan [4], Corriere della Sera 9 agosto 2008: subito in primo piano i temi cruciali – corrispondenti ai contenuti del d.d.l. Ichino Finocchiaro n. 746/2008 [5] – della possibile convergenza tra centrodestra e centrosinistra sulla prima riforma istituzionale della sedicesima legislatura.

Chi vuole il decentramento della contrattazione collettiva e chi no [6], sul numero di settembre 2008 della rivista dell’Arel: con tre anni di anticipo sull’accordo interconfederale del 28 giugno 2011, sottolineo che cosa potrebbe accadere – e in parte è effettivamente accaduto – se la lunga trattativa fra i sindacati e Confindustria sui rapporti fra contratti di diverso livello e rappresentanza nei luoghi di lavoro dovesse tardare a produrre un esito positivo.

Mario Monti: il progetto flexsecurity [7] è una speranza per i giovani [7], Corriere della Sera 8 febbraio 2009: l’editoriale nel quale, due anni e mezzo prima di assumere la guida del Governo, l’ex-Commissario UE indica nel mio progetto di riforma del diritto del lavoro la via giusta per  superare il dualismo fra protetti e non protetti nel mercato del lavoro e rendere il nostro tessuto produttivo più inclusivo, dinamico e attrattivo per gli investimenti stranieri.

Se il lavoro “distrae” la donna dai suoi compiti familiari [8], Corriere della Sera 3 luglio 2009: l’articolo che, con più di due anni di anticipo rispetto alla nascita del Governo Monti, mostra la necessità dell’avvio di un processo di parificazione dell’età di pensionamento delle donne rispetto agli uomini, ma delinea anche un progetto di promozione incisiva del lavoro delle donne mediante detassazione selettiva dei redditi di lavoro femminile, che si concreterà poi nel d.d.l. Morando Ichino n. 2102/2010 [9].

La luce che rischia di spegnersi [10], Corriere della Sera 21 luglio 2009: nel pieno della battaglia per l’introduzione del principio della trasparenza totale nella riforma delle amministrazioni pubbliche, l’articolo denuncia il tentativo di svuotare di contenuto l’emendamento su questa materia che era stato votato a larga maggioranza dal Senato nel dicembre precedente: tema destinato a tornare oggi di scottante attualità.

La leggerezza sostenibile del diritto [11], Corriere della Sera 9 novembre 2009: presentazione del progetto per il nuovo Codice del lavoro semplificato in 70 articoli, contenuto nel disegno di legge n. 1872/2009 sui rapporti sindacali (artt. 2063-2078) [12] e nel disegno di legge n. 1873/2009 sui rapporti individuali (artt. 2087-2134) [13]. Nel novembre 2010 questo Codice del lavoro semplificato sarà oggetto di una mozione a prima firma Rutelli [14], impegnativa per il Governo, votata a larghissima maggioranza dal Senato; e nell’aprile 2012 sarà indicato dal Comitato Investitori Esteri come modello di legislazione del lavoro [15] da adottare nel nostro Paese, per rimuovere un ostacolo grave alla sua capacità di intercettare capitali e piani industriali nel mercato globale.

Come ci si assicura meglio contro la disoccupazione senza correre il rischio di allungarla [16], Corriere della Sera 12 gennaio 2010: il problema più difficile da risolvere, per la riforma degli ammortizzatori sociali, non è tanto quello del reperimento di fondi, quanto quello di evitare che il sostegno del reddito allunghi i periodi di disoccupazione; per questo è essenziale un rapido e drastico miglioramento dei servizi di assistenza nel mercato, che può essere ottenuto soltanto se si attivano gli incentivi economici giusti, coinvolgendo direttamente le imprese.

Il diritto del lavoro per l’Italia di domani [17], Europa 27 aprile 2010: i giovani, che oggi l’articolo 18 non lo vedono neanche di lontano, non chiedono l’inamovibilità, ma un lavoro decente e la fine dell’attuale apartheid a loro danno; nell’articolo, rispondendo all’intervento di poco precedente di Luigi Mariucci sull’Unità, sottolineavo che non rende loro un buon servizio chi rifiuta addirittura di aprire il discorso sul come riprogettare e riscrivere il diritto del lavoro per le nuove generazioni.

Come inviare un messaggio positivo agli investitori stranieri [18], Corriere della Sera 14 giugno 2010: per porsi in condizione di attirare il meglio dell’imprenditoria mondiale, l’Italia ha urgente bisogno di un sistema di relazioni industriali che consenta la scommessa sul piano industriale innovativo, mediante l’accordo aziendale, anche nelle situazioni di grave divergenza tra i sindacati maggiori.

Pomigliano: come la Fiom può rientrare in gioco anche senza firmare l’accordo con Marchionne [19], Newsletter n. 111, 12 luglio 2010: a Pomigliano i fatti confermano la necessità di un sistema di misurazione della rappresentatività nelle aziende, che realizzi il principio di democrazia sindacale; oggi questa riforma consentirebbe alla Fiat di attuare il suo piano e alla Cgil di rimanere parte in gioco, pur non sottoscrivendo l’accordo; la sola alternativa è una traumatica uscita della Fiat dal nostro sistema attuale delle relazioni industriali.

La battaglia per l’uninominale [20], Newsletter n. 115, 9 agosto 2010 (sul Manifesto per l’Uninominale [21] del e il d.d.l. n. 2312/2010 [22] del luglio precedente ispirato al modello c.d. australiano, di uninominale “con ballottaggio anticipato”) : la riforma elettorale deve portare a un sistema che duri nel tempo e non corrisponda agli interessi contingenti di uno schieramento o di un altro, che consenta la scelta diretta del parlamentare e del governo da parte dell’elettore, ma anche la riduzione dei costi delle campagne elettorali.

Il falso fa più male dei candelotti [23], Corriere della Sera 7 ottobre 2010: la tesi secondo cui l’accordo aziendale di Pomigliano violerebbe la legge serve solo a demonizzarlo impedendo il dibattito sulla vera questione sindacale, se cioè un investimento di 20 miliardi valga tre deroghe marginali al contratto collettivo nazionale e una clausola di tregua.

Dai rifiuti di Napoli alla crisi del debito pubblico nazionale: un [24]mea culpa [24] e una cura [24]bi-partisan [24], Newsletter del 29 novembre 2010: come dall’emergenza napoletana, anche dall’emergenza crave della finanza statale non possiamo uscire se non attraverso un mea culpa bi-partisan, che sia la premessa per un governo di responsabilità nazionale sostenuto da tutte le forze politiche maggiori. Mancava ancora un anno alla nascita del Governo Monti e non erano in molti a lavorare per renderla possibile.

Se non per amor di Patria, almeno per interesse [25], Newsletter 31 gennaio 2011 (ripreso dal Riformista il giorno dopo): a pochi giorni dal discorso di Walter Veltroni al Lingotto dle 22 gennaio, ripropongo i temi della dismissione della parte poco o male utilizzata del patrimonio pubblico, di una drastica spending review e di una patrimoniale ben calibrata, come misure-cardine indispensabili per ridurre drasticamente e in tempi relativamente brevi il debito pubblico. Di questo editoriale segnalo l'”esercizio di fantasia” proposto in apertura: se anche soltanto metà del nostro ceto politico ne fosse stato capace, avremmo evitato al Paese gran parte delle sofferenze che oggi esso deve sopportare per non finire nel burrone.

L’eredità dei partiti defunti [26], intervento in Senato del 22 giugno 2011, sulla vicenda scandalosa della sostanziale rendita vitalizia garantita ai dipendenti dei gruppi parlamentari disciolti.

Nessuno dei due poli oggi ce la può fare da solo [27], Newsletter del 25 luglio 2011: quanto più centrodestra e centrosinistra sono deboli, tanto più, invece che accapigliarsi, essi dovrebbero unire le forze per salvare il Paese. Mancavano ancora quattro mesi alla nascita del Governo Monti, ed erano davvero pochissimi a prendere in considerazione questa ipotesi.

Che i partiti applichino [28]la spending review [28] per primi a se stessi [28], Newsletter del 18 aprile 2012: contro la dichiarazione dei tre leader della maggioranza circa la pretesa incomprimibilità dei bilanci dei partiti.

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I PORTALI DEL SITO
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PORTALE DELLA SEMPLIFICAZIONE E DELLA FLEXSECURITY [29]
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PORTALE DELLA TRASPARENZA E DELLA VALUTAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE [30]
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LA VICENDA FIAT [31]
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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA ITALIANA [32]
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IL FINANZIAMENTO INDIRETTO DEGLI ATENEI COLLEGATO AGLI INCOME CONTINGENT LOANS [33]: il dibattito sulla riforma avviata nell’aprile 2011 in Inghilterra, sulla scorta di una esperienza australiana precedente, e la proposta elaborata in Italia da Andrea Ichino e Daniele Terlizzese, ripresa in una mia interrogazione parlamentare del maggio 2011

I SUPER-STAGE DELLA REGIONE CALABRIA [34]: il dibattito sulla vicenda dei cospicui vouchers istituiti dal Consiglio regionale nel 2007-08, riservati ai laureati calabresi con pieni voti, con esiti occupazionali e formativi pressoché nulli
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LA RIFORMA DELL’AVVOCATURA [35]: il dibattito in Senato in prima lettura sul progetto governativo del nuovo ordinamento forense

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