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N. 547 – 28 giugno 2021

[1]IL PECCATO DELLA SANTA SEDE
Attribuire alla rivelazione divina le posizioni culturali della Chiesa in materia di omosessualità, così come la sua arretratezza sul terreno della parità di genere, è nominare il nome di Dio invano. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi [2].

[3]LOGISTICA: LE RADICI DELLA TRAGEDIA
I gravi problemi di un settore caratterizzato da forte segmentazione imprenditoriale, che si è ingrossato assorbendo soprattutto manodopera immigrata molto debole e ha visto lo sviluppo di un sindacalismo estremista: è online il mio editoriale telegrafico a seguito della morte di un attivista sindacale [4] in un deposito di Biandrate. Sullo stesso tema v. anche l’articolo di Claudio Negro [5], pubblicato due giorni dopo sul sito della Fondazione Kuliscioff.

[6]IL LAVORO POVERO E LA QUESTIONE DEL MINIMUM WAGE
Come si deve affrontare e risolvere il problema della bassa produttività del lavoro in Italia. Come potrebbe (e perché dovrebbe) essere istituito uno standard retributivo orario minimo assoluto, che però non può risolvere il problema del lavoro povero. Leggi la mia intervista pubblicata dallo Huffington Post [7] la settimana scorsa.

[8]

[9]LAVORO: L’APPARENZA E LA REALTÀ
«Il mercato del lavoro è un rebus. Come per tutti i rebus, occorre un’intelligenza particolare, cioè “capacità di leggere dentro”, per vedere la realtà nascosta sotto le cose apparenti e imparare a usare il mercato a proprio vantaggio»: è online la mia intervista pubblicata su Open [10] la settimana scorsa.

[11]CASSESE: L’UOMO LIBERO NELLA GABBIA DEI DATI PERSONALI
“[…] Un verboso parere del Garante della privacy detta decine di criteri, prevedendo una successiva serie di propri interventi, senza chiedersi se la protezione dei dati personali è un fine, o un mezzo per godere di altri diritti; e senza misurare il proprio intervento in questa materia con la sua assenza in altri campi […]”: è online l’articolo del prof. Sabino Cassese [12] (qui a destra nella foto) pubblicato sul Corriere Economia della settimana scorsa.

[13]

 

[14]CORRADO AUGIAS: IL PROFESSORE AMA GLI ENIGMI
“[…] Ho finalmente trovato il libro dove tutti i segreti dei rebus vengono svelati; a cominciare dallo speciale vocabolario valido solo lì per cui i puledri diventano ‘redi’ le ranocchie ‘ile’, gli scolapasta ‘coli’, un uomo o donna tra due carabinieri ‘reo’ o ‘rea’ senza tante storie […]”: leggi la recensione a cura di Corrado Augias [15] de L’ora desiata vola [13], pubblicata sull’ultimo Venerdì di Repubblica; e – se può servire – utilizza la nuova sezione di questo sito [16] dedicata al mondo dei rebus.

[17]UN TRAIT D’UNION FRA L’ACCADEMIA E IL DIVERTIMENTO PURO
“[…] Il testo è denso e corposo, ma scorre in maniera molto fluida, senza tecnicismi, suddiviso in tanti brevi capitoli tematici che ne agevolano la lettura. Sono più di ottanta i rebus scelti e analizzati al microscopio, per ognuno dei quali viene descritto il percorso mentale che conduce alla soluzione […]”: è online la recensione a cura di Luca Patrone [18] (in arte Il Langense, uno dei maggiori rebussisti italiani viventi, nella foto qui a sinistra) de L’ora desiata vola [13], pubblicata sul numero di giugno 2021 della rivista Il canto della Sfinge.

[19]LE PAROLE COME GIOCATTOLI
Ricordo felice del mio zio Giangiotto (nella foto qui a destra) e di una stagione di iniziazione infantile, oltre che ai piaceri raffinati della montagna, al mondo meraviglioso dei rebus, nel quale si impara a scoprire il significato nascosto delle cose. Leggi il mio articolo pubblicato lunedì su Futura [20], la newsletter del Corriere della Sera, per la presentazione de L’ora desiata vola [13].