I DUE MAGGIORI MUTAMENTI NEL LAVORO DEL SECOLO XXI
Le trasformazioni maggiori sono costituite dalla perdita di peso dell’orario nella struttura della prestazione e dal rovesciamento del paradigma del mercato, dove è sempre più frequente il caso della persona in grado anch’essa di scegliere l’impresa, rispetto al caso in cui a scegliere è solo l’impresa: è online la mia intervista pubblicata nell’inserto Giustizia [1] di ottobre del quotidiano La Verità.
IL REVIREMENT DELLA CONSULTA SULLE RSA
L’ultima sentenza della Corte costituzionale sui requisiti per l’accesso dei sindacati alle prerogative previste nel Titolo III dello Statuto dei lavoratori segna una inversione a U rispetto alla sua giurisprudenza sulla materia dell’ultimo trentennio; ma la motivazione non esplicita l’inversione, né spiega perché ciò che è stato ritenuto ragionevole trent’anni fa non lo sia più oggi. Leggi il mio commento alla sentenza n. 156/2025 [2], in corso di pubblicazione sulla Rivista italiana di diritto del lavoro.
G.M.O. DI LICENZIAMENTO E LIBERTÀ DI IMPRESA
Il solo modo in cui è possibile conciliare la regola del giustificato motivo di licenziamento con il principio costituzionale di insindacabilità delle scelte imprenditoriali: è online sia il video del seminario svoltosi a Roma il 16 dicembre scorso, sia le slides [3] che ho utilizzato il 16 dicembre scorso per la presentazione della mia relazione sulla nozione di g.m.o. di licenziamento.
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PARTECIPAZIONE NELL’IMPRESA: UN PASSO AVANTI LIMITATO
Articoli 36 e 46 della Costituzione: la dialettica tra α e ω, mediata dall’articolo 39. I 50 anni durante i quali l’articolo 46 è stato dimenticato. I progetti di legge della XVI e della XVII legislatura. L’iniziativa della Cisl e la legge n. 76/2025: contenuto precettivo molto esile, ma alcune leve su cui la sperimentazione di modelli diversi può decollare. Sono online le slides di cui mi avvarrò il 29 ottobre per la presentazione della relazione introduttiva a un seminario [5] all’Università statale di Milano.
IL DIRITTO DEL LAVORO ITALIANO IN CINQUE PAGINE
Un tentativo di presentazione estremamente sintetica delle caratteristiche e delle criticità più rilevanti dell’ordinamento giuslavoristico del nostro Paese, in funzione di una comparazione con quelle dell’ordinamento cinese: sono online sia il testo (in italiano e in inglese), sia le slide della comunicazione che ho svolto il 2 dicembre scorso [6] a un seminario comparatistico.
WELFARE: IL RISCHIO DI
UN COLLASSO
Lo squilibrio attuariale del nostro sistema pensionistico può essere corretto soltanto con l’allineamento del tasso di occupazione femminile e giovanile rispetto alla media UE e un aumento degli inserimenti nel tessuto produttivo di lavoratori immigrati: è online anche su questo sito la mia intervista pubblicata da La Stampa [8] il 20 dicembre scorso.
COME RESTITUIRE ALLO SCIOPERO LA DIGNITÀ PERDUTA
Una proposta concreta per recuperare, a legislazione invariata, la misura nel ricorso a quest’arma di lotta originariamente predicata dai Padri costituenti, particolarmente in riferimento ai servizi pubblici: sono online le slides di cui mi sono servito per la presentazione della relazione introduttiva al seminario svoltosi all’Università di Pavia il 15 ottobre scorso [9]. In argomento v. anche la mia intervista pubblicata sul Foglio [10] del 18 novembre scorso.
LA VICENDA DEL MIO AMORE (POCO CORRISPOSTO) PER GLI SCACCHI
La trasmissione del gioco in linea rigorosamente maschile, la metafora dell’uccisione del padre, l’intreccio con la politica tutto interno alla sinistra nell’VIII legislatura, i nuovi orizzonti aperti dall’informatica prima e dalla telematica poi. È online anche su questo sito la mia intervista pubblicata sulla rivista Scacchitalia [12], organo della Federscacchi Italiana, nel numero appena uscito.
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un cordialissimo augurio di buon Natale
e buon anno nuovo!
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