“Aveva ragione anni fa Pietro Ichino a dire, prima di tutti, che la nuova divisione dell’Occidente è tra chi intende contrastare la globalizzazione e chi ne accetta la sfida”
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Brano estratto dall’articolo di Claudio Cerasa pubblicato sul quotidiano Il Foglio il 10 maggio 2017 – Tutti i miei articoli su questo tema, e alcuni altri, sono raccolti nel portale Il nuovo spartiacque della politica mondiale Continua…
En Marche! ha vinto perché ha saputo porre al centro del suo discorso il nuovo discrimine politico fondamentale, quello tra europeisti e sovranisti – E ora anche dal fronte opposto si annuncia la creazione di un nuovo partito capace di unire (tutti) questi ultimi
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 435, 7 maggio 2017 – In argomento v. anche La lezione francese sul nuovo spartiacque della politica mondiale, e il mio editoriale telegrafico del 21 novembre 2016, Lo scoglio su cui Berlusconi sta incagliando la destra italiana Continua…
Le presidenziali d’oltralpe mostrano limpidamente la sostituzione in corso della contrapposizione novecentesca destra/sinistra con quella tra globalisti e sovranisti, tra chi scommette su di una maggiore integrazione europea, e chi considera prioritario il ripristino delle frontiere nazionali
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Fondo di Maurizio Molinari, direttore responsabile, pubblicato su la Stampa del 7 maggio 2017 – Gli altri interventi e documenti sullo stesso tema raccolti su questo sito sono accessibili attraverso il portale Il nuovo spartiacque della politica mondiale – Sulle presidenziali francesi v. anche l’Amaca di Michele Serra su la Repubblica, Quella sinistra che non va a votare Continua…
Marine Le Pen accusa Emmanuel Macron di essere “il candidato della globalizzazione”; lui le risponde apostrofandola come “la sacerdotessa della paura” – Gli errori delle politiche nazionali che generano i “danni da globalizzazione”
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Articolo di Alessandro Maran, vicepresidente del gruppo dei senatori Pd, pubblicato sul sito www.italiaincammino.it il 5 Maggio 2017 – Gli altri documenti e interventi sul tema della globalizzazione pubblicati su questo sito sono raggiungibili agevolmente attraverso il portale Il nuovo spartiacque della politica mondiale Continua…
Cosa può fare la gauche europea per non guardare all’indietro e farsi inghiottire dal populismo – Proporre una declinazione del globalismo attenta all’equilibrio tra meriti e bisogni – Mettersi, credendoci per davvero, alla guida di una Europa più unita
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Articolo di Enrico Morando, viceministro per l’Economia, pubblicato sul Foglio del 5 maggio 2017 – Dello stesso Autore v. anche, su questo sito, Una strategia per le riforme dopo il disastro del 4 dicembre Continua…
Gli argomenti vagamente minatori del senatore Maurizio Gasparri, che fa appello alla “mobilitazione” dei taxisti, e gli argomenti labilissimi del senatore Vito Crimi, entrambi in difesa dello status quo
Interventi dei senatori Maurizio Gasparri e Vito Crimi, rispettivamente nella seduta pomeridiana del Senato del 2 maggio 2017 e in quella antimeridiana del 3 maggio, in sede di discussione generale sul disegno di legge annuale sulla concorrenza (n. 2085) Continua…
“Il dubbio è che la democrazia non stia a cuore a quel pezzo di sinistra per la più ovvia e insieme la più comprensibile delle ragioni: perché non è democratica”
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Amaca di Michele Serra pubblicata su Repubblica del 6 maggio 2017 – Dello stesso Autore v. anche l’Amaca del 22 settembre scorso – Gli altri interventi e documenti in argomento pubblicati su questo sito sono raggiungibili attraverso il portale Il nuovo spartiacque della politica mondiale Continua…
D’accordo, le primarie non suscitano più l’entusiasmo di dieci anni or sono; ma le sole alternative sono il modello del congresso del secolo scorso, consistente in traffico di tessere e trattative tra capi-corrente, e quello del partito dove decide soltanto il capo
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 434 del 1° maggio 2017 – In argomento v. anche l’intervista dello stesso giorno a Libero, e, in riferimento alle primarie del 25 novembre 2012, La giornata di un elettore (in coda)
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Sul terreno della costruzione della nuova UE il discorso di Renzi in questa campagna mi è parso appannato da una preoccupazione eccessiva di rincorrere i malumori diffusi – Anche Berlusconi, però, deve dire chiaro e tondo che Forza Italia, appartenendo al Partito Popolare Europeo, non può allearsi con chi chiede il referendum per l’uscita dall’euro
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Testo integrale dell’intervista a cura di Elisa Calessi pubblicata, con qualche taglio marginale per ragioni di spazio, su Libero del 1° maggio 2017 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 26 novembre 2012 sull’esito delle primarie Pd di quell’anno, Il terremoto che ha colpito il Pd e il dilemma del suo segretario
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“Che cosa dobbiamo attenderci adesso? Il rogo dei libri davanti al Parlamento? […] Vedo risorgere in Ungheria la paranoia dello stalinismo. […] Gli euro-scettici hanno almeno la decenza di dire che non amano l’Unione Europea, non ne condividono i valori, e dunque vogliono uscirne. Lei non ha questa decenza: vuol continuare a beneficiare dei fondi europei, ma anche continuare a calpestarne i principi fondamentali!”
Video, della durata di poco più di cinque minuti, e testo tradotto in italiano del discorso pronunciato al Parlamento Europeo da Guy Verhofstadt, ex-premier belga e leader del partito liberal-democratico europeo, davanti al premier ungherese Viktor Orban, il 26 aprile 2017 – La scena è memorabile, e a tratti davvero impressionante, perché ad assistere al discorso c’è, a pochi metri di distanza, lo stesso Viktor Orban, cui il leader lib-dem si rivolge direttamente e di cui il video mostra impietosamente l’imbarazzo – In argomento v. anche Il conflitto politico nell’era dei populismi, di Luca Ricolfi, nonché gli altri interventi e documenti raccolti nel portale Il nuovo spartiacque della politica mondiale Continua…