I PROBLEMI DEL LAVORO IGNORATI

Sull’esito del referendum ha sicuramente pesato l’astrusità e contraddittorietà dei quattro quesiti promossi dalla Cgil; ma anche il fatto che erano tutti rivolti a un impossibile ritorno al passato e ignoravano i veri grandi problemi del nostro mercato del lavoro attuale

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Editoriale pubblicato dal
Corriere della Sera il 10 giugno 2025 – Sui quattro quesiti referendari in materia di lavoro v. la scheda elaborata da Franco Scarpelli e da me per lavoce.infoReferendum: le ragioni del sì e quelle del no Continua…

REFERENDUM: LE RAGIONI DEL “SÌ” E QUELLE DEL “NO”

Al di là della valenza politica che opposizione e governo attribuiscono ai referendum, qual è il contenuto effettivo di ciascuno dei quattro quesiti in materia di lavoro sul piano giuridico e su quello degli effetti pratici? E quali gli argomenti a favore e contro?

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Scheda a cura di Pietro Ichino e Franco Scarpelli, pubblicata sul sito lavoce.info il 23 maggio 2025 – In argomento v. anche il mio articolo   pubblicato il 15 maggio sul Corriere della Sera, Lavoro: su che cosa votiamo l’8 giugno  Continua…

LAVORO: SU CHE COSA VOTIAMO L’8 GIUGNO

Sembra che i promotori di questi referendum non si siano resi conto degli esiti contraddittori e, per almeno due aspetti, gravemente irragionevoli di un ipotetico successo del “sì” – Non ho dubbi, invece, circa il voto favorevole sul quesito in tema di cittadinanza

 

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Articolo pubblicato sul sito del
Corriere della Sera il 15 maggio 2025 – In argomento v. su questo sito la scheda tecnica sui contenuti dei quesiti referendari in materia giuslavoristica Continua…

REFERENDUM SUL LAVORO: COME VOTERÒ L’8 GIUGNO E PERCHÉ

L’esito di un ipotetico successo del “sì” sui quattro quesiti in materia di lavoro porterebbe un effetto paradossale sul licenziamento nelle imprese medio-grandi e risultati assai irragionevoli nel campo delle piccole imprese e degli appalti

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Scheda tecnica sul contenuto dei quattro quesiti in materia di lavoro, sui quali saremo chiamati a votare l’8 giugno prossimo – In argomento v. anche la mia intervista
Ma la Cgil sa che cosa accadrebbe se vincessero i sì?  – Non dedico spazio al quinto quesito referendario, ovvero quello in materia di riconoscimento della cittadinanza italiana agli immigrati, dando per scontato che la scelta giusta su questo punto sia quella del “sì” Continua…

LE PARTI DIMENTICATE DEL JOBS ACT

La Festa del Lavoro è una buona occasione per fare il punto sulle molte misure importanti previste dalla riforma del 2014-2015 rimaste del tutto inattuate: dal minimum wage all’unificazione e riorganizzazione degli Ispettorati, dall’ANPAL al sistema di monitoraggio capillare della formazione

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Articolo pubblicato su lavoce.info il 29 aprile 2025 – In argomento v. anche, su questo sito, la mia intervista pubblicata sul sito Pagella Politica il 19 marzo 2025, Perché i referendum sul lavoro sono sbagliati
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MEZZO SECOLO DI DIRITTO DEL LAVORO: IL SENSO DI UN LIBRO

I motivi all’origine di questa iniziativa editoriale e una sintesi dei contenuti del libro, che ripercorre gli ultimi cinquant’anni  dell’evoluzione della disciplina del mercato della manodopera

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Scheda per la presentazione del volume, febbraio 2025 – Altri documenti e notizie in proposito nel portale dedicato al volume
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SETTE BUONE RAGIONI PER NON SOSTENERE IL REFERENDUM SUL JOBS ACT

La norma del 2015, nonostante le numerose modifiche subite, armonizza il nostro ordinamento con quello degli altri Paesi della UE e riduce drasticamente il dualismo tra protetti e non protetti originato dal vecchio articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, senza peraltro che il tasso dei licenzamenti sia aumentato neppure di uno zerovirgola

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Scheda pubblicata il 21 gennaio 2025 sul sito di
LibertàEgualeIn argomento v. anche su questo sito il mio editoriale per la Nwsl n. 595, del 16 maggio 2024, Tutti gli errori (ma anche una ragione) alla base del referendum promosso dalla Cgil; inoltre, molto più ampiamente, la mia intervista Sulla disciplina del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, contenuta nel libro  Mezzo secolo di diritto del lavoro   Continua…

LAVORO: SE LE BUONE NORME RESTANO INATTUATE

Il monitoraggio dei servizi mediante incrocio dei dati delle anagrafi del lavoro e della formazione è previsto da una legge del 2015; ma invece di occuparsi di attuarla il ministero vara una nuova norma “urgente”, che ricalca la vecchia

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Editoriale telegrafico per la
Nwsl n.  598, 28 ottobre 2024 – In argomento v. anche la mia intervista pubblicata su Il Giornale il 21 settembre 2024 su I difetti del decreto lavoro  Continua…

L’ITALIA ALLA RICERCA DI UNA NUOVA “AUTORITÀ SALARIALE”

Le sentenze della Cassazione che attribuiscono al giudice il compito di controllare le retribuzioni previste da tutti i contratti collettivi, anche stipulati dai sindacati maggiori, rimedia ad alcuni gravi ritardi del sistema, ma al prezzo dell’incertezza circa lo standard applicabile – Il Governo riconsideri la necessità di un intervento sul minimum wage

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Articolo tratto dalla relazione introduttiva al convegno del Centro Nazionale Studi Domenico Napoletano su La questione salariale in Italia, che si terrà nell’Aula magna del Palazzo di Giustizia di Torino nei giorni 14 e 15 giugno 2024, pubblicato sul mensile Eco il 10 giugno 2024 – In argomento v. anche il mio articolo pubblicato su lavoce.info il 6 ottobre 2023, Se è il giudice a stabilire il minimum wage 
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LA LEZIONE NASCOSTA DI DON MILANI

Quando ti accade qualche cosa che ti appare come un male, non piangere, perché non puoi sapere se è davvero per il tuo male oppure invece per il tuo bene; anche perché se è per il tuo male o per il tuo bene, a ben vedere dipende soprattutto da te

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Postfazione del libro a cura di  Francesca Capetta, Lorenzo Milani e Gian Paolo Meucci. Indagine su un’amicizia nelle pagine di un carteggio (1949-1956), appena uscito per i tipi della Casa Editrice Olshki (2024, pp. 64, € 25) – In argomento v. anche la mia ampia intervista pubblicata dalla rivista Giustizia Insieme nel settembre 2023, Un bilancio del dibattito sull’eredità di don Lorenzo Milani
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