LA LEZIONE TEDESCA

PERCHÉ LA GERMANIA SVOLGE UN RUOLO CENTRALE POSITIVO INSOSTITUIBILE NEL PROCESSO COSTITUTIVO DELL’UNIONE EUROPEA

Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 354, 20 luglio 2015 – V. anche, in argomento, il secondo editoriale telegrafico: La lezione greca
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La grandezza di una nazione sta nella capacità della sua gente di superare i mille motivi di divisione, in forza di una fondamentale fiducia reciproca e della condivisione di un interesse comune superiore. Questa capacità produce senso dello Stato, senso civico diffuso, e al tempo stesso se ne nutre. Il progetto dell’Unione Europea si basa sull’idea che qualche cosa di questo genere esista in embrione e possa essere fatto maturare fra 500 milioni di europei. Nel nostro continente, il Paese più dotato di questa capacità è la Germania: ne è dotata al punto che ha saputo realizzare una riunificazione difficilissima con la propria parte orientale ex-comunista, superando problemi economici, finanziari e politici che parevano insolubili. Alla Germania manca forse l’appeal culturale dei Paesi anglosassoni; e certamente non è dal suo ceto politico che sta emergendo un leader capace di infiammare anche i cuori dell’Europa mediterranea; ma la richiesta, che Angela Merkel accoratamente ci rivolge, di sviluppare un senso dello Stato, un senso civico, un (almeno tendenziale) equilibrio di bilancio e una (almeno tendenziale) capacità di buona amministrazione paragonabili a quelli tedeschi, ci indica l’unico modo in cui si può costruire un governo comune dell’economia continentale. Quale che sia l’orientamento politico che vorremo imprimergli. A ben vedere, il fascino dell’idea dell’Europa unita, che tuttora è vivo anche nella maggioranza dei popoli europei mediterranei, nasce in gran parte dall’idea di un’Europa connotata e tenuta insieme proprio da quel senso civico, da quella solidità finanziaria e da quella buona amministrazione, di cui la Germania oggi è uno degli esempi maggiori e migliori. Dissentiamo pure su altri capitoli; ma, se vogliamo davvero l’Unione Europea, e vogliamo farne parte, non possiamo negare le ottime ragioni che ha la Germania per essere esigente su questi capitoli basilari. Una politica economica espansiva dell’UE può avere corso soltanto se ciascuno Stato membro, con il proprio equilibrio di bilancio, sa guadagnarsi la fiducia di tutti gli altri.

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