Ho molte perplessità su questa modifica della Costituzione; però sarei disposto a superarle se servisse a farli votare contro l’ingiustizia dei 2400 miliardi di debito che stiamo collocando sulle loro spalle
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 507, 7 ottobre 2019 – In argomento vedi anche Il paradosso dei giovani che votano per chi li schiaccia sotto il debito Continua…
Dopo l’incredibile episodio della legge di bilancio, la Corte costituzionale è chiamata a fissare linee-guida vincolanti – Ma è difficile difendere il Parlamento contro la sua stessa disponibilità a farsi mettere il piede sul collo dal Governo
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Terzo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 491, 7 gennaio 2019 – In argomento v. anche, nella sezione Riforme istituzionali, i numerosi articoli pubblicati sulle ragioni della riforma costituzionale sulla quale si è votato il 4 dicembre 2016, che si proponeva, tra l’altro, di risolvere anche il problema della progressiva erosione della centralità del Parlamento ad opera dell’iniziativa legislativa del Governo combinata con lo strumento della questione di fiducia Continua…
“Europa, alleanza con Macron e semipresidenzialismo: le nostre proposte per la campagna elettorale del 2018”
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Testo integrale e sintesi del discorso conclusivo di Enrico Morando, Presidente di LibertàEguale, all’Assemblea annuale dell’Associazione svoltasi a Orvieto il 2 e 3 dicembre 2017 – V. anche la sintesi della relazione svolta da Stefano Ceccanti nella stessa occasione, con l’allegato progetto di riforma costituzionale in senso semi-presidenzialista
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All’Assemblea annuale di LibertàEguale Stefano Ceccanti ripropone l’idea della necessità di una riforma costituzionale secondo il modello del semi-presidenzialismo francese
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L’articolato legislativo della proposta di riforma costituzionale presentata all’Assemblea nazionale di LibertàEguale, Orvieto, 2 dicembre 2017, da da Stefano Ceccanti, professore di diritto pubblico comparato nell’Università “La Sapienza” di Roma – Il testo è preceduto dal Comunicato dell’ufficio-stampa di LibertàEguale in occasione della presentazione – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico all’indomani del referendum del 4 dicembre 2016: The day after – 1. Non avremo mai la riforma costituzionale che quasi tutti dicono di volere? Continua…
Perché, secondo il costituzionalista fiorentino, nel nuovo sistema elettorale consentire la possibilità del voto disgiunto tra uninominale e proporzionale sarebbe stato un errore
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Messaggio pervenuto il 30 ottobre da Carlo Fusaro, professore di diritto costituzionale nell’Università di Firenze, in riferimento al mio editoriale telegrafico Una toppa (imperfetta) sul buco lasciato dalla Corte costituzionale Continua…
Visto il risultato caotico delle sentenze della Corte costituzionale, il Parlamento aveva il dovere di dare al Paese un sistema elettorale dotato di una sua coerenza, e di cercar di farlo con un voto bi-partisan: il risultato raggiunto ha molti difetti, ma è comunque molto meglio di quanto ci lasciamo alle spalle
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Lettera di una frequentatrice del sito, 26 ottobre 2017, scelta tra le molte altre pervenute in questi giorni sullo stesso tema – Segue la mia risposta, che è ovviamente riferita collettivamente a tutte – In argomento v. anche l’editoriale telegrafico Una toppa (imperfetta) sul buco lasciato dalla Corte costituzionale; inoltre il post di Carlo Fusaro, costituzionalista nell’Università di Firenze, Chi ha votato “no” al referendum non ha titolo per criticare questa legge elettorale Continua…
I difetti della riforma elettorale sono più di uno; ma è il meglio che in Parlamento si potesse fare con un voto ampio e bi-partisan in questo finale di legislatura per sostituire una legge inapplicabile
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Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 456, 26 ottobre 2017 – In argomento v. anche Chi ha votato “no” alla riforma costituzionale non ha titolo per protestare contro questa riforma elettorale Continua…
È incredibile la faccia tosta degli opinionisti che, dopo avere contribuito l’anno scorso a far saltare la riforma costituzionale, ora imputano alla legge Rosato, approvata dalla Camera nei giorni scorsi, di non consentire l’affermarsi immediato di una maggioranza di governo
Commento postato da Carlo Fusaro, professore di diritto costituzionale nell’Università di Firenze, sulla sua pagina Facebook, 13 ottobre 2017 – In argomento v. anche Il nostro destino sembra essere quello delle larghe intese Continua…
Un lettore difende l’uso del referendum in appoggio alle istanze autonomistiche regionali, sostenendo che questo debba essere il secondo livello istituzionale, al di sotto di quello continentale – Gli risponde Alessandro Maran
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Lettera pervenuta il 9 ottobre 2017, in riferimento all’articolo del sen. Alessandro Maran su Referendum lombardo-veneto sull’autonomia e la questione del federalismo – Seguono la risposta del sen. Alessandro Maran e una controreplica del lettore Continua…
Perché Maroni e Zaia non hanno mai aperto la trattativa con Roma? Perché non hanno mai chiesto di discuterne seguendo ciò che avevano proposto anche i sindaci lombardi e veneti e ciò che la Costituzione già permette di fare?
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Articolo di Alessandro Maran pubblicato sul numero di settembre 2017 del mensile Strade – In argomento v. anche l’articolo di Luca Ricolfi, Dopo la Lega, chi difende le ragioni del Nord?
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