Articolo di Luca RICOLFI pubblicato da La Stampa il 15 giugno 2008.
Con la cortese autorizzazione dell’Autore lo propongo qui per mostrare i molti punti di contatto tra il disegno di legge presentato dal PD il 5 giugno scorso e la parte più rilevante del programma annunciato dal neo-ministro della Funzione pubblica. Su questi punti, se ai proclami Renato Brunetta farà seguire fatti coerenti, credo che il difficile impegno in Parlamento e nel Paese possa e debba essere bi-partisan. (p.i.)
Il ministro Brunetta vola nei sondaggi. La sua idea di combattere gli sprechi e le inefficienze della Pubblica Amministrazione piace agli italiani, ed è un bene che sia così: la riduzione della spesa pubblica improduttiva, infatti, è l’unica vera carta che il governo ha in mano per far ripartire la crescita. Se il governo fallisce su questo, non ci saranno risorse né per ridurre le tasse, né per modernizzare le infrastrutture, né per completare lo stato sociale, ossia per asili nido, ammortizzatori sociali, politiche contro la povertà. Continua…
AUMENTO DELLE DISUGUAGLIANZE E SCOLLATURA TRA SISTEMA DELLE PROTEZIONI E REALTA’ DEL TESSUTO PRODUTTIVO, NELL’ERA DELLA POLARIZZAZIONE PLANETARIA DELLA FORZA-LAVORO
Intervento di Pietro Ichino al congresso annuale dell’Associazione Italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale, Modena, 19 aprile 2008. E’ in corso di pubblicazione nel n. 3/2008 della Rivista italiana di diritto del lavoro.
Abstract – Il contributo muove dalla constatazione della grave scollatura tra ordinamento giuslavoristico statuale e realtà del tessuto produttivo, per sottolineare la necessità di una semplificazione del diritto del lavoro al fine di aumentarne l’effettività. Si osserva come l’ineffettività del diritto del lavoro sia destinata ad aumentare per effetto del fenomeno – di dimensioni planetarie ‑ della polarizzazione della forza-lavoro; e si propone la prospettiva di un diritto del lavoro dedicato a contrastare efficacemente questo fenomeno.
Sommario: 1. Il diritto del lavoro di fronte alla polarizzazione del tessuto produttivo e all’aumento della disuguaglianza. – 2. La scollatura tra ordinamento statuale e realtà del tessuto produttivo. ‑ 3. La strategia del Governo Prodi contro il diritto del lavoro duale e il suo limite. – 4. Il rischio dell’eccesso della pretesa regolatoria: la nuova disciplina del recesso del lavoratore. – 5. Segue. L’ineffettività della disciplina inderogabile del mercato endo-aziendale dell’elasticità o flessibilità del tempo di lavoro. ‑ 6. Necessità di semplificazione del diritto del lavoro al fine di aumentarne l’effettività. Il requisito della “copertura conoscitiva” delle riforme legislative. – 7. La prospettiva di un diritto del lavoro dedicato a contrastare efficacemente la polarizzazione della forza-lavoro.
LE CONTRADDIZIONI INTERNE ALLA DISCIPLINA DELLA MALATTIA DEL LAVORATORE E ALCUNE INDICAZIONI GIURIDICO-PRATICHE SU COME SUPERARLE
Conferenza tenuta da Pietro Ichino all’incontro promosso dal Centro Nazionale Studi di Diritto del Lavoro “Domenico Napoletano”, Milano, Palazzo di Giustizia, 13 giugno 2008
TRE PROPOSTE ETERODOSSE PER COMBATTERE GLI INFORTUNI SUL LAVORO
La denuncia di un rappresentante per la sicurezza e, nella risposta, alcune proposte non convenzionali su quel che si potrebbe fare subito e a costo zero, in alternativa alla pratica auto-assolutoria e inconcludente di emanare nuove leggi e proclamare scioperi.
6 giugno 2008
Giovedì 29 Maggio nel giro di poche ore sono morti sul lavoro 5 lavoratori. Quando questi poveri lavoratori muoiono, molte volte non si sa neanche il nome, come fossero solo dei numeri, invece non è così, sono persone in carne e ossa:
ABBANDONARE L’IDEA CHE TUTTI DEBBANO ESSERE COPERTI INTEGRALMENTE CONTRO IL RISCHIO DELL’INEFFICIENZA: UN’IDEA CHE DERESPONSABILIZZA LE PERSONE E IMPOVERISCE IL SISTEMA
Articolo di Andrea Ichino pubblicato su il Sole 24 Ore il 6 giugno 2008
Può forse passare inosservato ciò che accomuna le resistenze deI sindacati degli statali alla trattativa sulla riforma del pubblico impiego e il manifesto contro il mercatismo e le globalizzazione del Ministro Tremonti, che ha la sua prima traduzione pratica nella protezione a oltranza dell'”italianità” di Alitalia. Entrambi questi comportamenti proteggono persone e realtà economiche che il mercato non reputa meritevoli di protezione. Ciò che accomuna queste posizioni ricorda il comportamento del servo pigro nella Parabola dei Talenti (Matteo, 25,14-30). Continua…
IL MODO PIU’ EFFICACE PER RILANCIARE LA CRESCITA ECONOMICA DEL PAESE CONSISTE NELL’AUMENTARE IL TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE
Pensiamo a quanta ricchezza in più potrebbe essere generata se nel nostro tessuto produttivo entrassero tre milioni di italiane in più, allineando la nostra forza-lavoro femminile allo standard comunitario che ci siamo impegnati a raggiungere entro il 2110. L’incentivo fiscale potrebbe costituire una leva efficacissima per realizzare questo obiettivo (v. in proposito l’articolo di Alberto Alesina e Andrea Ichino pubblicato oggi sul Sole 24 Ore). Le misure fiscali annunciate dal Governo – detassazione degli straordinari e introduzione del sistema del “quoziente familiare” -, pur non prive di alcuni aspetti positivi, vanno però nella direzione opposta a quella di incentivare la presenza delle donne nel mercato del lavoro.