L’ERRORE GIURIDICO DI COSSIGA. I VALORI DELLA VITA E DELLA COSCIENZA
31 luglio 2008
Caro senatore,
in questi giorni il Senato dovrà decidere sulla mozione Cossiga, originata dal caso di Eluana Englaro e dalla sentenza con cui la Corte di Cassazione ha statuito la legittimità dell’interruzione dell’alimentazione forzata. Anche se lei è uno studioso di altre materie, mi interessa sapere qual è la sua posizione su questa questione scottante.
La saluto e la ringrazio anticipatamente della risposta
V.B.
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L’ORDINE DEL GIORNO ACCOLTO DALLA PRESIDENZA DEL SENATO IL 24 LUGLIO 2008
Il Senato,
in sede di discussione del bilancio interno,
premessa la necessità di rendere accessibile ai cittadini elettori i lavori del Senato e gli atti delle senatrici e dei senatori tanto in formato cartaceo quanto in formato digitale;
considerata la necessità di rendere noti i dati patrimoniali nonché gli interessi economici e finanziari degli eletti,
impegna il Collegio dei Questori:
a pubblicare su internet in formati standard, liberi e aperti (ad esempio XML) le dichiarazioni dei senatori circa la situazione patrimoniale, immobiliare e mobiliare propria, di cui all’articolo 2 della legge 5 luglio 1982, n. 441.
Ichino, Perduca, Vimercati, Fontana, Poretti
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Pubblicata da Libero il 31 luglio 2008
Caro Giannino,
su “Libero” di martedì 29 luglio Lei mi imputa due peccati gravi, che non mi sembra di avere commesso: uno di esagerazione faziosa e uno di incoerenza.
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Dal resoconto sommario della discussione della Commissione Affari Costituzionali sulla conversione in legge del D.-L. n. 112/2008 – 29 luglio 2008
Il senatore ICHINO (PD) dedica il suo intervento all’articolo 21. A suo giudizio esso si pone in contrasto con le norme comunitarie che chiedono ai Paesi membri di vietare l’utilizzo dei contratti a termine per eludere la normativa sulla stabilità del lavoro.
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CONTRATTI A TERMINE: UNA NORMA EMANATA DI SOPPIATTO, CHE CONSOLIDA IL REGIME DI APARTHEID TRA STABILI E PRECARI
Un articolo scritto a quattro mani da me ed Enrico Letta, responsabile del Lavoro e del Welfare nel Governo-ombra, pubblicato dal Corriere della Sera il 27 luglio, denuncia il modo semi-clandestino col quale la maggioranza (ma non il ministro Sacconi, che ha preso le distanze) affronta una materia così delicata, sottraendo le proprie scelte al dibattito parlamentare, e sfida il Governo a una riforma del diritto del lavoro discussa a cielo aperto e ispirata ai migliori modelli europei di flexicurity.
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Intervista a cura di Luigina Venturelli, pubblicata su l’Unità del 28 luglio 2008
Clicca qui per scaricare l’intervista dall’archivio di Pietro Ichino.
Intervista a cura di Paolo Bracalini, pubblicata su il Giornale del 28 luglio 2008
Clicca qui per scaricare l’intervista dall’archivio di Pietro Ichino.
NON LASCIAMO AL CENTRODESTRA ANCHE IL TEMA DELL’EFFICIENZA DELLE AMMINISTRAZIONI PU BBLICHE
26 luglio 2008
Egr. On. Ichino,
sono un dirigente di Legacoop, l’organizzazione dove lavoro da trent’anni dopo alcuni anni di attività in CGIL.
Ho letto la lettera/articolo del Ministro Brunetta pubblicata oggi sul Corriere della Sera.
Mi trovo totalmente d’accordo con quanto sostiene il Ministro.
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IL PD SFIDA IL GOVERNO A UN CONFRONTO SERRATO SULLE LINEE DI UNA VERA RIFORMA DEL DIRITTO DEL LAVORO, ISPIRATA ALMODELLO EUROPEO DELLA FLEXICURITY
Articolo di Enrico Letta, responsabile del Lavoro e del Welfare nel Governo-ombra, e di Pietro Ichino, pubblicato sul Corriere della Sera il 27 luglio 2008
Il primo atto legislativo importante del nuovo ministro del Lavoro e del Welfare consiste in un drastico allargamento della possibilità di assumere lavoratori a termine, probabilmente al di là di quanto consente l’ordinamento comunitario europeo. È un intervento molto incisivo, dunque; ma viene attuato di soppiatto, sotto forma di emendamento aggiuntivo al decreto-legge n. 112 trasmesso dalla Camera al Senato in questi giorni, nascosto in mezzo a cento altre misure diverse. E senza una vera possibilità di discussione in Parlamento, poiché sull’intero provvedimento il Governo ha posto la questione di fiducia.
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