IL DISEGNO DI LEGGE PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXICURITY: UNA PRIMA BOZZA
Contratto collettivo di transizione al nuovo sistema, contratto di ricollocazione al lavoro tra lavoratore ed ente bilaterale, “contratto unico” di lavoro dipendente a tempo indeterminato ma flessibile: sono questi i pilastri della proposta su cui sta lavorando un gruppo di parlamentari del PD.
SCIOPERO NEI TRASPORTI PUBBLICI: L’INIZIATIVA LEGISLATIVA DEL PD PRENDE FORMA
Pubblico nella sezione “progetti di legge” la bozza del disegno di legge sullo sciopero nei trasporti sulla quale sto lavorando con alcuni altri colleghi, perché i lettori possano seguire il dibattito in proposito ed eventualmente parteciparvi. Questo progetto, che ha alcune notevoli implicazioni in materia di democrazia sindacale, fa seguito al disegno di legge del PD sullo sciopero virtuale, già noto ai visitatori di questo sito, che è stato presenta to in via definitiva un mese fa.
VALUTAZIONE E TRASPARENZA NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: LA PRIMA RIFORMA ISTITUZIONALE DI QUESTA LEGISLATURA HA COMPIUTO IL PASSO DI AVVIO
Il 13 novembre la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato il testo legislativo unificato che recepisce i contenuti più importanti del disegno di legge del PD (d.d.l. n. 746/2008), mentre sopprime le disposizioni del disegno di legge governativo (d.d.l. n. 847/2008) tendenti a rilegificare la materia. Il Gruppo del Partito Democratico ha approvato tutti gli articoli, esprimendo un voto finale di astensione sul provvedimento, in attesa dei decreti con i quali il Governo eserciterà le deleghe legislative che gli vengono conferite: v. in proposito il resoconto sommario dell’ultima fase del dibattito in Commissione e la dichiarazione di voto finale del Capogruppo del Pd Enzo Bianco.
VALUTAZIONE E TRASPARENZA NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: UN PRIMO ESEMPIO DI COOPERAZIONE POSITIVA TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE PER UNA RIFORMA ISTITUZIONALE?
Il Comitato ristretto costituito presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha terminato il proprio lavoro, producendo un testo legislativo unificato, che sostituisce nel disegno di legge governativo numerose parti con le parti più rilevanti del disegno di legge del PD (d.d.l. n. 746/2008): in particolare in materia di valutazione, trasparenza e benchmarking; si prevede, inoltre l’istituzione di una Agenzia indipendente centrale, col compito di garantire l’indipendenza dei nuclei di valutazione periferici, coordinarne i criteri operativi, controllarne e valutarne l’operato.
PRESENTATO IL DISEGNO DI LEGGE SULLO SCIOPERO VIRTUALE
Il 29 ottobre è stato presentato alla Presidenza del Senato il disegno di legge sullo sciopero virtuale, firmato da tutto il gruppo dei senatori Pd della Commissione Lavoro, da alcuni membri del Governo ombra, tra i quali il Coordinatore Enrico Morando, e dai tre senatori radicali.
HA ANCORA SENSO PUNTARE ALL’UNITA’ SINDACALE ORGANICA?
Oggi occorre piuttosto una cornice di regole di democrazia sindacale che consenta a strategie e modelli di relazioni industriali diversi di confrontarsi e competere tra loro, senza paralizzarsi a vicenda: è la tesi che sostengo nell’articolo pubblicato su l’Unità del 25 ottobre.
SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI: UN’INIZIATIVA DEL PD E UNA DEL GOVERNO
Mentre nel PD è in corso di avanzata elaborazione un disegno di legge sullo sciopero virtuale (per mettere a fuoco il tema ripropongo un articolo in proposito pubblicato sul Corriere della Sera sei anni fa; il testo del progetto sarà disponibile sul sito entro pochi giorni), il ministro del Welfare Sacconi preannuncia un disegno di legge sullo sciopero nei servizi pubblici. La Cgil dice “no” all’iniziativa del Governo; Cisl, Uil e Ugl temperano il loro rifiuto in un “ni”; ma se l’una e le altre volessero impedire l’ingerenza del legislatore nel sistema di relazioni industriali, un modo efficacissimo lo avrebbero: v. il mio articolo pubblicato il 17 ottobre scorso sul Corriere della Sera.
NOTE IN MARGINE ALLA GRANDE CRISI: LA LIBERA CONCORRENZA NON ESISTE ALLO STATO DI NATURA
Il mercato concorrenziale moderno è una forma di organizzazione dell’economia estremamente sofisticata (e vulnerabile), per nulla spontanea, cui si arriva soltanto al culmine di un’evoluzione plurimillenaria. Per funzionare bene esso ha bisogno di essere sorretto da uno Stato altrettanto evoluto; e in tal caso esso costituisce il first best non solo sotto il profilo dell’efficienza, ma anche sotto quello dell’equità e della libertà delle persone. Quando, però, il meccanismo si inceppa, può essere necessario tornare temporaneamente indietro di un gradino nella scala evolutiva (su questo tema V. un mio breve articolo pubblicato oggi su il Riformista).
RELAZIONI SINDACALI: PERCHE’ NON POSSIAMO RASSEGNARCI AL FALLIMENTO DEL NEGOZIATO
Gli ostacoli all’accordo tra Confindustria e sindacati sono superabili; e, in questo momento di crisi economica e finanziaria gravissima, nel quale occorre serrare le fila ed evitare qualsiasi spreco di risorse, superarli è di vitale importanza. V. in proposito il mio articolo pubblicato ieri su la Repubblica.
RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA: CHE COSA ACCADE SE IL NEGOZIATO FALLISCE
In realtà tutti, dalla Cgil alla Confindustria, difendono la struttura fortemente centralizzata del nostro sistema di relazioni industriali. Ciononostante, il negoziato è sull’orlo del fallimento; e il suo fallimento metterebbe a grave rischio l’istituto stesso del contratto nazionale, col risultato di un brusco decentramento di fatto del sistema delle relazioni industriali. Su questo ennesimo paradosso italiano e su come è possibile venirne fuori V. il mio articolo che uscirà sul Corriere della Sera domani (martedì) e l’articolo un po’ più ampio in corso di pubblicazione sulla rivista mensile dell’Arel.