IL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY IN 30O PAROLE
Articolo pubblicato sul settimanale Oggi il 13 gennaio 2009
IL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY IN 30O PAROLE
Articolo pubblicato sul settimanale Oggi il 13 gennaio 2009
Intervista a cura di Federico Ferraù, pubblicata dalla rivista informatica il Sussidiario (www.ilsussidiario.net) in data 8 gennaio 2009
Clicca qui per scaricare l’intervista dall’archivio di Pietro Ichino
PROSEGUE IL LAVORO SUL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY
Da ogni parte d’Italia arrivano manifestazioni di forte interesse per il progetto e richieste di federazioni e circoli del Pd per incontri pubblici su questo tema. Nel frattempo, oltre ad alcuni marginali aggiustamenti del testo del disegno di legge, è stata completata la prima bozza di relazione illustrativa dello stesso.
Per il facile accesso a tutti gli altri documenti relativi al progetto e per le F.A.Q., vai al Portale della flexsecurity, che viene tenuto costantemente aggiornato.
IL COMMIATO DALLA DIREZIONE DELLA RIVISTA GIA’ DIRETTA DA GIUSEPPE PERA, DOPO VENTICINQUE ANNI ININTERROTTI DI LAVORO IN UN RAPPORTO INTENSISSIMO CON IL MAESTRO
Articolo di apertura dell’ultimo fascicolo della Rivista italiana di diritto del lavoro – dicembre 2008
Dal prossimo numero questa Rivista sarà diretta da Raffaele De Luca Tamajo e Luigi Montuschi. Un avvicendamento, questo, necessario e anzi obbligato a seguito della mia elezione al Parlamento; ma che sarebbe stato comunque opportuno anche indipendentemente dal presentarsi di questa incompatibilità. Sono ormai ventiquattro anni che, per volontà di Giuseppe Pera e sotto la sua direzione, “faccio” la Rivista: dal 1985, nella veste di caporedattore; poi, dal 1992, in quella di vicedirettore; infine, dal 2002, in quella di “direttore responsabile” affiancato al vero direttore. Sempre sotto la Sua guida vigile e in un rapporto di consultazione continua con un Comitato scientifico straordinariamente attivo e partecipe, ma anche sempre con le redini molto lasche sul collo e con una grande libertà nella scelta dei criteri di selezione del materiale e nella gestione dei rapporti con gli autori. È tempo che la collegialità – vero punto di forza della Rivista – si esprima in una rotazione nella sua direzione, in modo che il suo Dna si arricchisca di nuova linfa e sia evitato ogni possibile rischio di sclerosi o di personalizzazione, ora che è purtroppo venuta meno la garanzia costituita dalla straordinaria figura di Chi della Rivista ha tenuto il timone per quasi un quarto di secolo.
CIO DI CUI HA URGENTE BISOGNO LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA SONO MECCANISMI DI AUTOGOVERNO CHE NE GARANTISCANO IN MODO PIU’ RIGOROSO L’EFFICIENZA, OGGI CLAMOROSAMENTE INSUFFICIENTE. LA RICETTA E’ IN GRAN PARTE LA STESSA CHE VALE PER LE ALTRE AMMINISTRAZIONI: RILEVAZIONE DEGLI INDICI DI PERFORMANCE DEGLI UFFICI E DEI SINGOLI MAGISTRATI, OBBLIGO EFFETTIVO PER I MENO VIRTUOSI DI ALLINEARSI ALLA MEDIA
Lettera pervenuta il 9 gennaio 2009. Segue la mia risposta.
DETASSARE I REDDITI DI LAVORO PIU’ BASSI E’ SOLO UN PROBLEMA DI DENARO PUBBLICO E DI VOLONTA’ POLITICA. ESTENDERE A TUTTI I LAVORATORI GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, INVECE, PUO’ NON COSTARE UNA LIRA ALL’ERARIO, MA RICHIEDE LA PARALLELA ATTIVAZIONE DI SERVIZI EFFICIENTI DI RIQUALIFICAZIONE E RICOLLOCAMENTO, CHE OGGI NON ABBIAMO
Articolo pubblicato su il Riformista – 11 gennaio 2009
BILANCIO DEI PRIMI OTTO MESI DI LAVORO PARLAMENTARE
Sotto ciascuna delle tre schede programmatiche contenute nella pagina “le proposte”, risalenti alla campagna elettorale della primavera scorsa, ho riportato un sinteticissimo bilancio al 31 dicembre 2008 del lavoro che ho svolto nei rispettivi campi in questo inizio di legisaltura, nel Partito e in Parlamento.
IL DIBATTITO TRA I GIUSLAVORISTI SUL CONTROLLO GIUDIZIALE DELLE SCELTE IMPRENDITORIALI IN MATERIA DI LICENZIAMENTO
Intervento al convegno di Venezia dell’Associazione Italiana di Diritto del Lavoro – 25 maggio 2007
1. ‑ Delle tre belle relazioni introduttive, mi sollecita a intervenire soprattutto quella sulla disciplina del licenziamento e soprattutto la parte di essa in cui Luca Nogler si propone di definire l’ambito e i limiti del controllo giudiziale sul recesso per motivo oggettivo. Secondo questa costruzione il giudice deve, innanzitutto, controllare che l’atto non contrasti con un divieto posto da una legge speciale; deve inoltre controllare che esso sia “veritiero”, cioè veramente motivato da scelte organizzative effettive, corrispondenti a quelle enunciate.
L’intervista a cura di Giusy Franzese pubblicata sul quotidiano il Mattino del 2 gennaio 2008
Clicca qui per scaricare l’intervista dall’archivio di Pietro Ichino
TUTTO SULL’INIZIATIVA PER INTRODURRE LA CULTURA E LA PRATICA DELLA TRASPARENZA E DELLA VALUTAZIONE NELLA GESTIONE DELLO STATO E DEGLI ENTI LOCALI, MA ANCHE NELLA POLITICA ITALIANA
I link ai documenti disponibili nel sito, dal disegno di legge iniziale del PD (5 giugno 2008 n.746), al disegno di legge Brunetta (26 giugno 2008 n. 847), al testo risultante dalla fusione dei due disegni di legge, approvato dal Senato il 18 dicembre 2008 (successivamente approvato con emendamenti dalla Camera e poi definitivamente dal Senato il 25 febbraio 2009) e al decreto attuativo della delega legislativa (d.lgs. n. 150/2009), fino al più recente dibattito sull’applicabilità nel settore pubblico della nuova disciplina generale dei licenziamenti – Inoltre i link ai documenti relativi al disegno di legge presentato il 18 dicembre 2008, a firma di Ichino, Finocchiaro, Morando e altri 30 senatori del PD, sulla trasparenza dei redditi, patrimoni e interessi economici di parlamentari e membri del Governo, all’intervento in Senato sui dipendenti in soprannumero dei gruppi parlamentari estinti e sul dibattito conseguente – Articoli e documenti sugli sviluppi nella XVII legislatura – Per l’indice cronologico di tutti i documenti in materia di lavoro nelle amministrazioni pubbliche pubblicati sul sito v. Lavoro pubblico