LA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI ECONOMICI E DISCIPLINARI PER I RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO CHE SI COSTITUIRANNO DA QUI IN AVANTI, NEL NUOVO REGIME ISPIRATO AL PRINCIPIO DELLA FLEXSECURITY, E DEL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE
Testo del decreto attuativo di una parte della delega contenuta nel comma 7 dell’articolo unico della legge 10 dicembre 2014 n. 183 – Leggi un mio primo commento a caldo sul testo appena approvato dal Consiglio dei ministri il 24 dicembre 2014 e la Storia segreta, articolo per articolo, del contratto a tutele crescenti
Continua…
LA SVOLTA C’È, E NON PUÒ ESSERE SOTTOVALUTATA – MA IL TESTO DEL DECRETO RICHIEDE ANCORA IMPORTANTI INTEGRAZIONI E CORREZIONI; E IMPEGNA A REALIZZARE IN TEMPI BREVI IL NUOVO SISTEMA PROMESSO DEI SERVIZI, SUPERANDO GRAVI RITARDI E RESISTENZE TUTTORA BEN PERCEPIBILI DENTRO LA STESSA STRUTTURA GOVERNATIVA
Commento a caldo sullo schema di decreto delegato sul contratto di lavoro a tutele crescenti, approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 dicembre 2014 – Sono disponibili su questo sito il testo dello schema di decreto e la Storia segreta, articolo per articolo, del contratto a tutele crescenti Continua…
TESTO DEL DECRETO MINISTERIALE CHE CONSENTE IL FINANZIAMENTO DELLA SPERIMENTAZIONE DEL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE
Decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali 14 novembre 2014, registrato alla Corte dei Conti il 9 dicembre 2014, pubblicato sul sito del ministero il 17 dicembre 2014, contenente il regolamento del Fondo per le politiche attive del lavoro istituito dal comma 215 dell’articolo unico della legge 27 dicembre 2013 n. 147 – V. anche il mio commento a caldo, Fondo per le politiche attive: che fatica!, a una prima bozza di questo regolamento, che è stata in seguito profondamente modificata – La documentazione relativa alle vicende politiche che hanno preceduto l’emanazione di questo decreto è disponibile nel Portale del contratto di ricollocazione Continua…
JOBS ACT: IL SENSO DI UNA RIFORMA
Continua…
FINALMENTE POSSIAMO DIRE CHE L’ARTICOLO 18 LA MAGGIOR PARTE DEI GIOVANI NON SA CHE FARSENE, CHE I TEMPI DELLA GIUSTIZIA SONO INCOMPATIBILI CON QUELLI DELL’ECONOMIA REALE, CHE LE TUTELE DI CUI C’È DAVVERO BISOGNO SONO ALTRE
Articolo di Manuela Campanella, giovane economista, pubblicato il 29 novembre 2014 su Huffington Post Continua…
IL PASSAGGIO DA UN ORDINAMENTO FONDATO SULLA JOB PROPERTY A UNO FONDATO SULLA FLEXSECURITY È PIENAMENTE COMPATIBILE CON LA COSTITUZIONE ITALIANA – MA ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI UNA LEGISLAZIONE DEL LAVORO PIÙ SEMPLICE, CHIARA E MENO INTRUSIVA, PRODUTTIVA DI UN MINOR VOLUME DI CONTENZIOSO
Intervista a cura di Massimo Bornengo, 17 dicembre 2014, destinata al volume Art. 18 – La risoluzione del rapporto di lavoro dalla riforma Fornero al Jobs Act, in corso di pubblicazione per iniziativa dell’Unione Indutriale di Latina presso l’Editore Franco Angeli – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico per la Nwsl n. 325, del 22 dicembre 2014, Per il Codice semplificato occorre un metodo nuovo
Continua…
COLPISCE LA PUNTIGLIOSA RICERCA DI PROFILI DI INCOSTITUZIONALITÀ DELLA RIFORMA IN CORSO DI EMANAZIONE, SENZA ALCUN CENNO CRITICO CIRCA I GRAVI PROFILI DI CONTRASTO CON I VALORI COSTITUZIONALI DELL’ORDINAMENTO ATTUALE, ESSO SÌ PRODUTTIVO PER SUA NATURA DI DUALISMO TRA PROTETTI E NON PROTETTI
Osservazioni critiche sull’intervista a Michele De Luca, a cura di Dario Ferrara, pubblicata il 15 dicembre 2014 sul sito Cassazione.net sotto il titolo De Luca: “Con le tutele crescenti dualismo vecchi-nuovi assunti. Articolo 18, vizio di fondo sulla reintegra” – 20 dicembre 2014 Continua…
PERCHÉ IL DECRETO CHE CONTERRÀ IL NUOVO TESTO UNICO NON POTRÀ ESSERE OGGETTO DI UN COMPROMESSO TRA PORTATORI DI VISIONI CONTRAPPOSTE
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 325, 22 dicembre 2014 Continua…
L’ITALIA AVREBBE MOLTISSIMO DA IMPARARE DAL CONFRONTO CON LE ESPERIENZE DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI SUL TERRENO DEI SERVIZI PER L’IMPIEGO, MA SOPRATTUTTO DALL’IMPEGNO AD ALLINEARE LO STANDARD DI EFFICIENZA DEI PROPRI SERVIZI ALLO STANDARD DEGLI ALTRI PAESI MAGGIORI
Analytical paper redatto da Alex Nunn, Policy Research Institute and Head of Politics and Applied Global Ethics Leeds Metropolitan University, per la Commissione Europea, luglio 2012 – Si segnala particolarmente la tabella n. 3, alle pagine 21 e 22, dalle quali risulta che l’Italia è l’unico grande Paese europeo (insieme a Malta, Romania e Slovacchia) incapace di fornire alcun indice di performance dei propri servizi pubblici per l’impiego: così stando le cose, non può stupire che i risultati complessivi del programma Youth Guarantee siano siano gravemente deludenti Continua…
PERCHÉ IL MINISTERO OSTACOLA LA SPERIMENTAZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE?
Continua…