Post per la Newsletter n. 74, 12 ottobre 2009 Continua…
GINO GIUGNI ERA SOPRATTUTTO MAESTRO DI SEMPLICITA’ E INNOVAZIONE; ED ERA CONSAPEVOLE TANTO DEL RISCHIO DI OSSIFICAZIONE DEL TESTO LEGISLATIVO, QUANTO DI QUELLO DI UN PROCESSO DI SUA PROGRESSIVA COMPLICAZIONE (COME E’ DI FATTO ACCADUTO PER MOLTI ISTITUTI, DAL PART-TIME ALLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI)
Articolo di Franco Debenedetti pubblicato su Il Sole 24 Ore, 7 ottobre 2009
IL SISTEMA DI INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO HA BISOGNO DI ESSERE SVECCHIATO, NEL SEGNO DELLA FLEXSECURITY, SE SI VUOLE FAVORIRE DAVVERO L’INSERIMENTO DEI GIOVANI NEL TESSUTO PRODUTTIVO
Intervento di Manuel Magnani, Assessore Sviluppo Economico e Lavoro del Comune di Collecchio, pubblicato su Polis-quotidiano – 2 ottobre 2009
AVVOCATI E CONSULENTI DEL LAVORO, SINDACALISTI E FUNZIONARI DI ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI SONO GLI UNICI A TRARRE VANTAGGIO DALL’IPERTROFIA E ILLEGGIBILITA’ DELLA LEGISLAZIONE DEL LAVORO. IL CODICE DEL LAVORO SEMPLIFICATO DAREBBE UN FORTE CONTRIBUTO ALLA LOTTA CONTRO IL LAVORO NERO, ALLA UNIVERSALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI TUTELA DEL LAVORO E ALLA CAPACITA’ DEL NOSTRO PAESE DI ATTRARRE INVESTIMENTI STRANIERI
Intervista a cura di Lorenzo Morelli pubblicata su Italia Oggi, il 10 ottobre 2009, in occasione dell’uscita del nuovo Codice del lavoro curato dallo Studio Ichino-Brugnatelli e Associati (Class Editori, settembre 2009, pp. 840, € 11,80)
LA MOBILITA’ SOCIALE, ANCHE SOLO QUANDO E’ UN’ATTITUDINE PSICOLOGICA DI SPERANZA NEI CONFRONTI DEL FUTURO, OFFRE PROSPETTIVE DI CRESCITA PERSONALI E PER IL PAESE. QUESTA PROPENSIONE FA GRAVEMENTE DIFETTO AL NOSTRO PAESE.
Articolo di Irene Tinagli, docente di Economia delle Imprese presso l’Università di Madrid, pubblicato su la Stampa il 7 ottobre 2009
Seminario organizzato dall’Istituto Bruno Leoni A Milano il 5 ottobre 2009, con la partecipazione di Pietro Ichino, Franco Debenedetti e Benedetto Della Vedova
Scarica la registrazione dell’intervento di Pietro Ichino trasmessa da Radio radicale
DI FRONTE ALL’OPERA STRAORDINARIA DI QUESTO GRANDE INTELLETTUALE, INVECE DI CERCARE DI ARRUOLARLO NELLE PROPRIE FILE, CIASCUNO DI NOI FAREBBE MEGLIO A LASCIARSI METTERE IN DISCUSSIONE DALLE SUE IDEE
Dal resoconto stenografico della seduta pomeridiana del 6 ottobre 2009 (seduta n. 263 ) del Senato, dedicata alla commemorazione di Gino Giugni – Il testo dell’intervento è pubblicato anche dal sito lavoce.info
ICHINO (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ICHINO (PD). Signor Presidente, oggi abbiamo letto e sentito le commemorazioni dedicate a Gino Giugni da molti esponenti del mondo politico e del mondo sindacale: per esempio dal ministro Brunetta sulle colonne di Libero, dai leader di Cgil Cisl e Uil durante la cerimonia funebre presso al sede del Cnel, e qui al Senato da diversi colleghi. Tutti tendono a sottolineare, della lezione di Giugni, la parte in cui trovano conferma delle proprie posizioni. Forse, di fronte all’opera straordinaria di questo grande intellettuale, faremmo invece meglio tutti, a cominciare dalla parte politica cui appartengo, a cercare con cura, nel suo pensiero, quello che mette in discussione le nostre rispettive posizioni, in materia di politica del lavoro e delle relazioni industriali.
L’ITALIA PERDE UN GRANDE MAESTRO DEL DIRITTO DEL LAVORO, MA CONSERVA UN’EREDITA’ SENZA EGUALI. GINO GIUGNI HA RIVOLUZIONATO LA NOSTRA CULTURA GIUSLAVORISTICA LASCIANDOCI UN INSEGNAMENTO FONDAMENTALE: SOLO LA CAPACITA’ DI GUARDARE AVANTI SENZA CRISTALLIZARSI SU POSIZIONI RIGIDE RISPONDE ALLE COMPLESSE ESIGENZE DI UN MONDO SEMPRE PIU’ DINAMICO
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 6 ottobre 2009
Scarica il testo dell’intervista a Gino Giugni citata nell’articolo (a cura di Pietro Ichino, pubblicata sulla Rivista italiana di diritto del lavoro, I, 1992, ora nel libro “Il diritto del lavoro nell’Italia repubblicana”, Giuffrè, 2008).
IL MONDO DEL LAVORO E’ IN LUTTO PER LA MORTE GINO GIUGNI
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