SE SONO I PIÙ POVERI A PAGARE LA LIBERTÀ DEGLI INSEGNANTI DI NON INSEGNARE

CHI RAPPRESENTANO I SINDACATI, QUANDO DIFENDONO UNA SCUOLA NELLA QUALE LO SVOLGIMENTO DEI PROGRAMMI È GRADITO MA DI FATTO  NON OBBLIGATORIO?

Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 345, 18 maggio 2015 – In argomento v. anche il secondo editoriale telegrafico, La scuola che vogliono i contestatori della riforma Continua…

RISPOSTA AL “TEMPO” SUI VITALIZI DEI CONSIGLIERI LAZIALI (E SUL MIO)

PERCHÉ HO DIFESO DAVANTI AL T.A.R. (GRATUITAMENTE) IL PROVVEDIMENTO CON CUI LA REGIONE LAZIO HA CORRETTO LA VECCHIA (SCANDALOSA) DISCIPLINA DEI VITALIZI PER GLI EX-CONSIGLIERI

Lettera pubblicata sul quotidiano Il Tempo il 16 maggio 2015, a seguito di un articolo pubblicato dallo stesso quotidiano in prima pagina il giorno prima – Argomento: l’assunzione da parte mia della difesa della Regione Lazio nel giudizio promosso davanti al T.A.R. da 72 ex-consiglieri regionali contro il provvedimento con il quale è stata corretta la disciplina pre-vigente dei vitalizi (per la cronaca: il 14 maggio si è svolta la prima udienza, nella quale si è discussa la domanda cautelare di sospensione dell’applicazione della nuova disciplina; con ordinanza del giorno successivo il T.A.R. ha respinto la domanda cautelare, rinviando per la discussione del merito) Continua…

IL PARERE DEL SENATO SUL DECRETO IN TEMA DI CONGEDI PARENTALI

LA COMMISSIONE LAVORO CHIEDE AL GOVERNO CHE LE NORME ATTUATIVE DELLA DELEGA RISPETTINO I REQUISITI DI SEMPLICITÀ, CONCISIONE, CHIAREZZA E LEGGIBILITÀ IMMEDIATA DA PARTE DI TUTTI I DESTINATARI, CHE DOVRANNO ESSERE PROPRI DEL CODICE SEMPLIFICATO DEL LAVORO

Parere approvato dalla Commissione Lavoro del Senato sullo schema di decreto A.G. n. 157/2015, su proposta della relatrice, sen. Annamaria Parente, nella sessione pomeridiana del 13 maggio 2015 – È evidenziata in grassetto la parte nella quale sono contenute le osservazioni circa la forma del testo legislativo – V. anche il parere approvato dalla stessa Commissione sullo schema di decreto A.G. n. 158/2015 Continua…

IL BOICOTTAGGIO DEI TEST INVALSI NON È RAGIONEVOLMENTE GIUSTIFICABILE

LE VERIFICHE DI APPRENDIMENTO STANDARDIZZATE HANNO LA STESSA UTILITÀ E GLI STESSI LIMITI CHE HA IL TERMOMETRO CON CUI SI MISURA LA FEBBRE: INDIVIDUANO IN MODO OGGETTIVO UN SINTOMO, UNA VARIAZIONE, SENZA PREGIUDICARE LA DIAGNOSI – RIFIUTARLE SIGNIFICA PREFERIRE CHE SI CHIUDA GLI OCCHI ANCHE SULL’EVENTUALE  SINTOMO

Articolo di Andrea Ichino pubblicato sul Corriere della Sera il 13 maggio 2015 – In argomento v. anche  il mio primo editoriale telegrafica per la Nwsl n. 345, Se sono i poveri a pagare per la libertà degli insegnanti di non insegnare, del 18 maggio, e il secondo, La scuola che vogliono i contestatori della riforma

Boicottare il test invalsi (come misura per conoscere lo stato di benessere delle scuole) è equivalente a boicottare l’uso del termometro nelle diagnosi mediche. Entrambi sono strumenti imperfetti di misurazione ma relativamente poco costosi rispetto ad altri disponibili. Tanto più che non si tratta di strumenti definitivi ma utili nel caso per avviare indagini più approfondite

Boicottarli, come è avvenuto ieri, non permette quello che in ogni misura è fondamentale: la comparazione confrontabile tra scuole e classi diverse, che altrimenti andrebbe affidata alla soggettività dei docenti o di chissà chi altri. Misurare la temperatura appoggiando la mano sulla fronte del malato, non può ovviamente dare risultati attendibili.

In ogni caso sono misure di cui interessano le variazioni più che i livelli raggiunti (si peggiora o si migliora); e nessuno si sognerebbe di utilizzarle per trarre conclusioni senza tenere nella dovuta considerazione il contesto che ne determina il valore.

Quale sistema di valutazione può prescindere da una misurazione standardizzata che abbia queste caratteristiche? Non avrebbe senso utilizzare solo indicatori di questo tipo per raggiungere una diagnosi, ma chi auspica che se ne possa fare a meno ha l’onere di spiegare quali altri strumenti possono essere utilizzati.

Il sospetto è che il boicottaggio non derivi da una critica a questo specifico strumento di misurazione, ma dal rifiuto di qualsiasi misurazione. Nella migliore delle ipotesi, chi boicotta i test invalsi evidentemente preferisce giudizi soggettivi a indicatori oggettivi anche se imperfetti. Nella peggiore, si vuole evitare qualsiasi giudizio.

 

IL PARERE DELLA COMMISSIONE LAVORO DEL SENATO SUL TERZO DECRETO DEL JOBS ACT

LE MODIFICHE RICHIESTE PER RENDERE IL DECRETO COERENTE CON L’OBIETTIVO DEL CODICE SEMPLIFICATO – LA SEMPLIFICAZIONE DELLA DISCIPLINA DEL PART-TIME E DELLE CLAUSOLE ELASTICHE, IN FUNZIONE DELL’ASSORBIMENTO DELLA FIGURA DEL “LAVORO INTERMITTENTE” – LA NUOVA DEFINIZIONE DEL LAVORO COORDINATO ASSOGGETTATO ALLA PROTEZIONE FORTE

Parere espresso dalla Commissione Lavoro del Senato sullo schema di decreto Atto Governo n. 158, nella sessione pomeridiana del 13 maggio 2015 – È evidenziata in grassetto la parte contenente le richieste di chiarezza, concisione e leggibilità delle nuove norme in funzione della prospettiva del Codice semplificato – V. in proposito anche la relazione del presidente della Commissione Maurizio Sacconi e i miei commenti a caldo sullo schema di decreto, all’indomani dell’approvazione da parte del Governo, 20 febbraio 2015  Continua…

N. 344 – 11 maggio 2015

LEZIONE DI INGLESE
Continua…

LEZIONE DI INGLESE

CHE COSA I BERSANI, I BRUNETTA, I GRILLO E I SALVINI (E LA NOSTRA CORTE COSTITUZIONALE) DOVREBBERO IMPARARE DALLE ELEZIONI BRITANNICHE

Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 344, 9 maggio 2015 Continua…

SARACENO SULLA SENTENZA DELLA CONSULTA “AMMAZZA-BILANCIO”

 “NON RIESCO A IMMAGINARE COME SI POTRÀ ‘RESTITUIRE IL MALTOLTO AI PENSIONATI’, COME DICONO SIA I SINDACATI SIA SALVINI – PRESCINDENDO DAL LIVELLO DELLA LORO PENSIONE, SENZA TAGLIARE ULTERIORMENTE PEZZI DELLO STATO SOCIALE ITALIANO GIÀ IN GRAVE SOFFERENZA”

Articolo di Chiara Saraceno pubblicato su la Repubblica del 7 maggio 2015 – In argomento v. anche il mio editoriale del 2 maggio Indicizzazione delle pensioni: quando la Consulta predica bene ma razzola male 

Continua…

INTERVISTA ALLA FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG SULLO SCIOPERO NEI S.P.E.

L’ESPERIENZA APPLICATIVA DELLA LEGGE SULLO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI DEL 1990 E’ COMPLESSIVAMENTE POSITIVA, MA E’ ALLO STUDIO L’INTRODUZIONE DI UNA PROCEDURA OBBLIGATORIA DI CONSULTAZIONE PREVENTIVA DEI LAVORATORI PER LA PROCLAMAZIONE DELL’ASTENSIONE DAL LAVORO

Intervista a cura di Tobias Piller, in corso di pubblicazione sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung Continua…

PIÙ AUTONOMIA NELLA SCUOLA (ALMENO COME NELLA SANITÀ)

GESTIRE IN MODO BUROCRATICO UN’ORGANIZZAZIONE CON QUASI UN MILIONE DI DIPENDENTI NON PUÒ DARE BUONI RISULTATI – UNA MARCATA AUTONOMIA DI CIASCUN ISTITUTO SCOLASTICO, CON PIENA RESPONSABILIZZAZIONE RIGUARDO AL RISPETTO DI LINEE GUIDA ESSENZIALI  E AI RISULTATI, CONSENTIREBBE ANCHE UNA MAGGIORE LIBERTÀ DI VALUTAZIONE E DI SCELTA PER LE FAMIGLIE

Editoriale di Andrea Ichino pubblicato sul Corriere della Sera il 6 maggio 2015 Continua…

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