LA VICENDA DI ALITALIA E’ EMBLEMATICA DI UNA POLITICA INDUSTRIALE DEL GOVERNO DI CENTRO-DESTRA PRIVA DI ORIZZONTI E COSTOSISSIMA PER IL PAESE: LA STESSA CHE HA ISPIRATO L’INERZIA DEL GOVERNO STESSO NELLA VICENDA FIAT-OPEL DELLE SETTIMANE SCORSE
Il commento prende spunto dai dati impietosamente riportati da Andrea Giuricin nel suo libro uscito in questi giorni: Alitalia: la privatizzazione infinita (IBL Libri, 2009, pp. 192, € 22)
UNA COSA CHE ACCOMUNA TUTTO IL LAVORO UMANO, DA QUELLO DELL’OPERAIO A QUELLO DELLO SCRITTORE
Lettura tenuta al JobMarathon promosso dal Sole 24 Ore il 6 giugno 2009
Primo Levi, scrittore, ma di professione anche chimico, parla con Tino Faussone: l’operaio specializzato impiantista, che costruisce tralicci solidi e perfetti. Levi confronta tra loro questi lavori, rilevando subito una differenza profonda del primo – quello di scrittore ‑ dagli altri due. Ma arriva poi a cogliere, nel profondo, qualche cosa che accomuna tutto il lavoro umano, “nei suoi giorni buoni”.
I CONTENUTI ESSENZIALI DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1481/2009, CON LE ULTIME MODIFICHE APPORTATE (LUGLIO 2009) E UNA TABELLA AGGIORNATA DEI COSTI PER LE IMPRESE
SI INTENSIFICA IL DIBATTITO NEL SINDACATO E CON GLI IMPRENDITORI SUL PROGETTO FLEXSECURITY
Le fatture degli acquisti effettuati con il nostro contributo dall’Associazione Centro Basket 2k5 dell’Aquila, per consentire le attività sportive e ricreative dei bambini e ragazzi delle tendopoli in Abruzzo.
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Altre notizie sul sito www.basket2k5.it
NELLA TRANSIZIONE A UNA NUOVA OCCUPAZIONE IL LAVORATORE CHE PERDE IL POSTO OGGI E’ ABBANDONATO A SE STESSO
Articolo di Massimo Pallini, professore di diritto del lavoro nell’Università degli Studi di Milano, pubblicato su l’Unità il 27 giugno 2009
Dal rapporto annuale dell’Istat per il 2008 emerge un’allarmante novità: il profilo del disoccupato italiano sta cambiando. Continua…
PER LA TRANSIZIONE A UN REGIME DI FLEXSECURITY E’ INDISPENSABILE UNA FASE INIZIALE DI SPERIMENTAZIONE DA PARTE DELLE IMPRESE MIGLIORI, CHE CONSENTA DI METTERE A PUNTO IL MODELLO ORGANIZZATIVO E PROMUOVERE LA CULTURA DEL MERCATO DEL LAVORO, CHE OGGI NEL NOSTRO PAESE FA GRAVEMENTE DIFETTO
Intervento pubblicato su il Riformista il 27 maggio 2009
Caro Direttore,
sul Riformista di ieri il vicepresidente di Confindustria Alberto Bombassei, discutendo del progetto di riforma dei licenziamenti che va sotto il nome di “transizione a un regime di flexsecurity“, pone una questione importante: perché dovrebbero essere le imprese a farsi carico, attraverso apposite agenzie, dei servizi di riqualificazione e ricollocamento del lavoratore che perde il posto a causa di un licenziamento? Non rientrano forse tali servizi nella competenza pubblica e in particolare delle Regioni?
IL VICEPRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA TORNA SUL PROGETTO FLEXSECURITY SOSTENENDO CHE SPETTA ALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E NON ALLE IMPRESE ATTIVARE I SERVIZI DI ASSISTENZA NEL MERCATO DEL LAVORO, RIQUALIFICAZIONE E RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI CHE PERDONO IL POSTO
Articolo pubblicato su il Riformista il 26 maggio 2009
Stimo molto il senatore Pietro Ichino per il suo indiscusso valore di giuslavorista e per la lungimiranza con la quale ha posto al centro del dibattito politico e sindacale temi di grande rilievo: dalla rappresentatività dei sindacati alla misurazione del merito e della professionalità nel pubblico impiego. Da tempo sta proponendo una riforma della disciplina dei licenziamenti individuali scritta nel 1970 per un mondo del lavoro totalmente diverso dall’attuale, per un modo di produrre che non esiste più, per un mercato delle merci che da rionale è divenuto mondiale. E’, come tutti sanno, un’operazione non semplice tanto per gli aspetti giuridici quanto, se non soprattutto, per gli effetti politici e sociali che l’argomento trascina con sé. E, non dimentichiamolo mai, con prezzi assurdi come il sacrificio della vita di Marco Biagi.
AVVIATA LA DISCUSSIONE GENERALE SUL D.D.L. PER LA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI IN AZIENDA
QUELLO CHE CONTESTO AL GOVERNO E’ LA SUA POLITICA UN PO’ OTTUSA DI PURA E SEMPLICE RESISTENZA PASSIVA. L’IMPEGNO – DIMENTICATO – PER LO SVILUPPO DEL SUD DEL MONDO NON CI IMPONE DI DIVENTARE ALTRUISTI, MA SOLTANTO DI DIVENTARE EGOISTI PIU’ LUNGIMIRANTI
Intervista a cura di Giuseppe Lorenti, pubblicata su La Sicilia il 24 maggio 2009, dopo la pubblicazione su il Riformista del dialogo immaginario “Un traghetto per Lampedusa”
Proviamo a ragionare lucidamente sulla questione immigrazione. Innanzitutto esiste una terza via che superi la contrapposizione tra la logica di chi predica cattivismo e chi assoluto buonismo?