Le trasformazioni maggiori sono costituite dalla perdita di peso dell’orario nella struttura della prestazione e il rovesciamento del paradigma del mercato, dove è sempre più frequente il caso della persona in grado anch’essa di scegliere l’impresa, rispetto al caso in cui a scegliere è solo l’impresa
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Intervista a Pietro Ichino a cura di Gaetano Gemiti, per l’inserto Giustizia del quotidiano La Verità – In argomento v. anche la mia relazione al convegno di Rovereto del 6 marzo 2025 su Il cambio di paradigma del mercato dell’occupazione e le nuove tecniche di protezione del lavoro  Continua…
 
 
 
	   
	 
	
	  
    
	
	  
	  
		 Un progetto, rivolto al nostro sistema delle relazioni industriali, mirato a rilanciare il decentramento della contrattazione collettiva e a collegare più strettamente la dinamica delle retribuzioni a quella della produttività del lavoro
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Scheda presentata al convegno promosso dalla Fondazione Anna Kuliscioff, svoltosi a Milano il 12 giugno 2025 – In argomento v. anche la mia intervista pubblicata da il Riformista nel maggio scorso, Come si può rilanciare la contrattazione di secondo livello Continua…
 
 
 
	   
	 
	
	  
    
	
	  
	  
		 Sull’esito del referendum ha sicuramente pesato l’astrusità e contraddittorietà dei quattro quesiti promossi dalla Cgil; ma anche il fatto che erano tutti rivolti a un impossibile ritorno al passato e ignoravano i veri grandi problemi del nostro mercato del lavoro attuale
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Editoriale pubblicato dal Corriere della Sera il 10 giugno 2025 – Sui quattro quesiti referendari in materia di lavoro v. la scheda elaborata da Franco Scarpelli e da me per lavoce.info,  Referendum: le ragioni del sì e quelle del no  Continua…
 
 
 
	   
	 
	
	  
    
	
	  
	  
		 Anche se non sarà questa la mia scelta, il non ritirare la scheda ben può costituire un modo efficace per protestare contro il modo ingannevole col quale i promotori del referendum hanno presentato il contenuto effettivo della consultazione
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Intervista a cura di Giambattista Pepi, pubblicata sul Giornale d’Italia il 28 maggio 2025 – In argomento v. anche il mio faccia a faccia con il collega giuslavorista Franco Scarpelli pubblicato sul sito lavoce.info il 23 maggio scorso  Continua…
 
 
 
	   
	 
	
	  
    
	
	  
	  
		 Un onfronto pacato tra due giuslavoristi sulle implicazioni tecniche specifiche e su quelle di politica del lavoro generale di ciascuno dei quattro quesiti referendari in materia di lavoro
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Dibattito promosso dall’Associazione bolognese PALCO-Politiche Attive del Lavoro e Collaborazione, con la partecipazione insieme a me del prof. Andrea Lassandari, svoltosi il 5 giugno 2025 – In argomento v. anche il mio faccia a faccia con il prof. Franco Scarpelli pubblicato sul sito lavoce.info il 23 maggio 2025, Referendum: le ragioni del “sì” e quelle del “no”
 Continua…
 
 
 
	   
	 
	
	  
    
	
	  
	  
		 Al di là della valenza politica che opposizione e governo attribuiscono ai referendum, qual è il contenuto effettivo di ciascuno dei quattro quesiti in materia di lavoro sul piano giuridico e su quello degli effetti pratici? E quali gli argomenti a favore e contro?
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Scheda a cura di Pietro Ichino e Franco Scarpelli, pubblicata sul sito lavoce.info il 23 maggio 2025 – In argomento v. anche il mio articolo   pubblicato il 15 maggio sul Corriere della Sera, Lavoro: su che cosa votiamo l’8 giugno  Continua…
 
 
 
	   
	 
	
	  
    
	
	  
	  
		 Non so se i promotori dei referendum sul lavoro fossero consapevoli degli effetti contraddittori e irragionevoli delle abrogazioni proposte; però è certo che la loro propaganda si fonda su una promessa agli elettori lontanissima dalla materia effettiva su cui si vota: in questo vedo un inganno (che contribuisce a spiegare la disaffezione degli elettori)
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Intervista a cura di Claudia Marin, pubblicata sul Quotidiano Nazionale il 16 maggio 2025 – In argomento v. anche il mio articolo sullo stesso argomento pubblicato sul Corriere della Sera il giorno precedente
 Continua…
 
 
 
	   
	 
	
	  
    
	
	  
	  
		 Sembra che i promotori di questi referendum non si siano resi conto degli esiti contraddittori e, per almeno due aspetti, gravemente irragionevoli di un ipotetico successo del “sì” – Non ho dubbi, invece, circa il voto favorevole sul quesito in tema di cittadinanza
 
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Articolo pubblicato sul sito del Corriere della Sera il 15 maggio 2025 – In argomento v. su questo sito la scheda tecnica sui contenuti dei quesiti referendari in materia giuslavoristica Continua…
 
 
 
	   
	 
	
	  
    
	
	  
	  
		 L’esito di un ipotetico successo del “sì” sui quattro quesiti in materia di lavoro porterebbe un effetto paradossale sul licenziamento nelle imprese medio-grandi e risultati assai irragionevoli nel campo delle piccole imprese e degli appalti
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Scheda tecnica sul contenuto dei quattro quesiti in materia di lavoro, sui quali saremo chiamati a votare l’8 giugno prossimo – In argomento v. anche la mia intervista Ma la Cgil sa che cosa accadrebbe se vincessero i sì?  – Non dedico spazio al quinto quesito referendario, ovvero quello in materia di riconoscimento della cittadinanza italiana agli immigrati, dando per scontato che la scelta giusta su questo punto sia quella del “sì” Continua…