Se Mattarella avesse nominato all’Economia il maggiore teorico dell’uscita dell’Italia dall’euro, avrebbe dato al mondo un annuncio in questo senso, dalle conseguenze catastrofiche, senza che gli italiani abbiano minimamente discusso di questo nell’ultima campagna elettorale – Ora sul punto cruciale il Paese è chiamato a decidere davvero
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Editoriale, 29 maggio 2018 – In argomento v. anche il primo editoriale telegrafico del 28 maggio, Il compito del Capo dello Stato, e il secondo, Quelli che gridano al complotto internazionale Continua…
IL COMPITO DEL CAPO DELLO STATO
Il Presidente della Repubblica ha rifiutato di avallare una scelta catastrofica di uscita del Paese dall’euro, inequivocamente espressa dalla designazione di Paolo Savona all’Economia, mai enunciata dal partito di maggioranza relativa e contraria alla linea enunciata in modo netto solo due giorni prima dal premier incaricato: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
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Il Presidente della Repubblica ha rifiutato di avallare una scelta di uscita del Paese dall’euro, inequivocamente espressa dalla designazione di Paolo Savona all’Economia, mai enunciata dal partito di maggioranza relativa e contraria alla linea enunciata in modo netto, solo due giorni prima, dal premier incaricato
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Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 479, 28 maggio 2018 – In argomento v. anche il secondo editoriale telegrafico, Quelli che gridano al complotto internazionale Continua…
Non possiamo stupirci che i nostri creditori si preoccupino circa la nostra capacità di far fronte a un debito pubblico enorme, nel momento in cui decidiamo di riprendere ad aumentarlo
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 479, 28 maggio 2018 – In argomento v. anche Comprendere il populismo: i numeri delle disuguaglianze e Le cose di sinistra di cui la sinistra ha paura Continua…
Prosegue il dibattito sulla cattiva coscienza di una scuola media che copre le proprie inefficienze promuovendo tutti – Nuove riflessioni in riferimento al caso molto significativo di un allievo menomato dai postumi di una meningo-encefalite
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Lettera di Sergio Briguglio, mio ex-studente del Master Europeo in Scienze del Lavoro, pervenuta il 21 maggio 2018, in riferimento alla lettera di Giorgio Ragazzini del 13 maggio precedente – Segue una mia brevissima risposta
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“[…] L’ho letto tutto d’un fiato nel fine settimana appena trascorso, appassionandomi alle vicende della Sua famiglia e trovandovi innumerevoli analogie con quelle della mia. Stessa frequentazione di figure carismatiche, stesso ‘luogo dell’anima’, stessi principi inculcati […]”
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Lettera pervenuta il 21 maggio 2018 – Per altri documenti e interventi sullo stesso tema v. la pagina dedicata a La casa nella pineta Continua…
La contribuzione obbligatoria non dovrebbe gravare sull’intera retribuzione, bensì soltanto sul minimo tabellare, rispettando il dettato dell’articolo 38 Cost. e liberando risorse per la previdenza complementare
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Sintesi della relazione di Armando Tursi al congresso dell’AIDLaSS-Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale, svoltosi a Palermo nei giorni 17,18 e 19 maggio 2018 – In argomento v. anche Che cosa contiene la Legge di Bilancio in materia di Lavoro e Welfare Continua…
Il capitolo sul welfare pensionistico del programma di governo M5S-Lega punta al ripristino di una grave iniquità intergenerazionale: il pensionamento precoce dei cinquanta-sessantenni di oggi a spese di figli e nipoti, sulle cui spalle già gravano oltre 2000 miliardi di debito accumulato per lo stesso motivo
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Intervista a cura di Benedetta Della Rovere, pubblicata dall’Agenzia di stampa La Presse il 18 maggio 2018 – In argomento v. anche Nuovo Governo: sul lavoro non si cambia (o quasi) Continua…
È nata una nuova rivista: diffusa soltanto in forma digitale, è diretta da Piero Martello, presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Milano, e Roberto Cosio, avvocato giuslavorista
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Numero 1 di Lavoro Diritti Europa, maggio 2018 – In questo primo numero compare anche il mio saggio su Il problema della semplificazione del diritto del lavoro Continua…
“[…] Pietro Ichino mescola le sue vicende con quelle italiane. L’autobiografia del giuslavorista è solo un modo per raccontare gli slanci conciliari e quelli del centrosinistra, l’antagonismo di classe e le minacce delle Brigate Rosse, l’impegno sindacale e quello politico (dal Pci al Pd), l’ansia di riforme e le cocenti delusioni. […]”
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Recensione di Achille Scalabrin al libro La casa nella pineta, pubblicata sul Quotidiano Nazionale il 27 maggio 2018 – Tutti gli altri documenti, commenti e interventi relativi al libro La casa nella pineta sono raccolti nella pagina a esso dedicata Continua…