PERCHÉ È GIUSTO E NECESSARIO IL SUPERAMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA DEL GAS

UNA FORMA ANOMALA DI PREVIDENZA AL TEMPO STESSO “COMPLEMENTARE” E OBBLIGATORIA, CHE PREVEDE ANCORA TRATTAMENTI PENSIONISTICI DETERMINATI SECONDO IL SISTEMA RETRIBUTIVO, CIOÈ COMMISURATI ALL’ULTIMA RETRIBUZIONE, INDIPENDENTEMENTE DALLA CONTRIBUZIONE COMPLESSIVA VERSATA, OSTACOLANDO IRRAZIONALMENTE LA MOBILITÀ DEL PERSONALE

Scheda informativa – redatta per rispondere a numerosi messaggi che mi pervengono in questi giorni dai lavoratori interessati – circa i motivi che hanno portato alla presentazione dell’emendamento (all’art. 23 del disegno di legge n. 3533, di conversione in legge del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese) a prima firma di Tiziano Treu, sottoscritto da tutto il Gruppo Pd della Commissione lavoro del Senato, volto ad abrogare la norma istitutiva del Fondo.
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Si tratta di un Fondo pensioni istituito nel 1971, cui oggi sono iscritti circa 9.300 lavoratori del settore del gas. Il Fondo assicura loro una pensione pari a un trentanovesimo dell’ultima retribuzione, per ciascun anno di servizio: il regime è dunque ancora quello cosiddetto “retributivo”, che contrasta ormai non soltanto con l’ordinamento della previdenza complementare, bensì con l’ordinamento della stessa previdenza generale obbligatoria. E che produce effetti dannosi di ostacolo alla mobilità interaziendale dei lavoratori del settore. Un regime che, comunque, il Fondo non è in grado di reggere: l’analisi della situazione economico-patrimoniale mostra come le attuali risorse di cui il Fondo dispone siano insufficienti a garantirne gli impegni, anche considerandosi soltanto quelli relativi all’erogazione delle pensioni già in essere a fine 2009. Il deficit attuariale (secondo le previsioni formuilate dagli esperti) ammonta a 769 milioni di euro.
Questi motivi ci hanno indotti a presentare l’emendamento volto a dare attuazione all’accordo stipulato il 10 febbraio 2011 dalle associazioni delle imprese del settore Anigas-Confindustria Energia, Assogas e Federestrattiva, e dalle organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil, volto alla sostituzione di questo Fondo con nuove forme di previdenza complementare strutturate in conformità al relativo ordinamento attualmente in vigore.

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