N. 542 – 19 aprile 2021

IL “GARANTE” E LA SUA CONCEZIONE TALEBANA DELLA PRIVACY
Mentre il Parlamento Europeo e il nostro Governo si apprestano a varare misure volte a rendere conoscibile il grado di immunità delle persone al Covid-19, la nostra Autorità preposta alla protezione dei dati personali resta abbarbicata a una indifendibile posizione integralista: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.

LE NUOVE NORME E IL DOVERE DI VACCINARSI IN AZIENDA
Nei luoghi di lavoro dove non è possibile azzerare altrimenti il rischio del contagio, l’articolo 2087 del codice civile attribuisce al datore il potere e il dovere di adottare tutte le misure indicate dalla scienza e dall’esperienza atte ad assicurare il massimo di sicurezza ai dipendenti e a chiunque debba con essi entrare in contatto. È online la mia intervista pubblicata la settimana scorsa su Italia Oggi.

Lucia Valente

SE 866 CONTRATTI COLLETTIVI VI SEMBRAN POCHI
In Italia la retribuzione è fissata da ben 866 CCNL e nessuno controlla la rappresentatività dei firmatari. La radice del problema è nell’infelice formulazione dell’articolo 39 della Costituzione; ma c’è un modo semplice di risolverlo in un periodo di larghe intese, conciliando libertà e democrazia sindacale, senza irrigidire il sistema. È online anche su questo sito l’articolo di Lucia Valente, professore di diritto del lavoro nell’Università “La Sapienza” di Roma, pubblicato su lavoce.info la settimana scorsa.

OCCUPATI FINTI E DISOCCUPATI VERI
Il cambio di definizione delle due nozioni ai fini statistici rende i dati disponibili circa la perdita di occupazione molto più crudi, smascherando la finzione prodotta dal blocco dei licenziamenti. Leggi il bollettino n. 95 di Mercato del lavoro News, organo della Fondazione Anna Kuliscioff, a cura di Claudio Negro. Ivi il link a un articolo di Andrea Garnero sullo stesso argomento, pubblicato su lavoce.info.

Dario Di Vico

LE PREVISIONI SBAGLIATE SUL LAVORO
Alcuni studiosi hanno lanciato l’allarme della “fine del lavoro”, delle mille occupazioni umane destinate a sparire sostituite dalle macchine; invece l’Economist oggi ci avverte che non sta accadendo questo: le macchine assorbono vecchie mansioni umane, ma richiedono lavoro umano nuovo e gli offrono una infinità di nuove opportunità. Leggi l’editoriale di Dario Di Vico pubblicato sul Corriere della Sera di martedì.

STABILIZZAZIONE DEI PRECARI E CRITERIO MERITOCRATICO
Luci e ombre delle nuove norme inserite nel decreto-legge n. 44 per iniziativa del ministro della Funzione Pubblica Brunetta, che riaprono i concorsi per 125mila posti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche. Il rischio di una stabilizzazione massiva dei precari, assai poco meritocratica, nel settore scolastico. È online la mia intervista in corso di pubblicazione sul sito Acta non Verba.

LA CASA NELLA PINETA – 1. LE VITE PARALLELE
La storia di una famiglia borghese del Novecento raccontata nel libro fa emergere una serie di somiglianze e affinità impressionanti con alcune altre, tra le quali questa di Foligno: come se quel modello di famiglia fosse stato una sorta di struttura portante della storia del nostro Paese nel “secolo breve”. Leggi la lettera dell’avvocato Angelo Mancini, mio coetaneo, scritta a seguito della lettura del libro.

Carlo Pellizzi, La casa nella pineta, pastello su carta, anni ’60

LA CASA NELLA PINETA – 2. LE RAGIONI DI UN COINVOLGIMENTO PROFONDO
“Avevo deciso di aspettare qualche tempo prima di scrivervi, in modo da sentirmi meno coinvolto emotivamente, ma dopo circa tre settimane la ragione fa fatica a prevalere sull’emozione“: il commento di un altro lettore che si è sentito “rappresentato” dal libro.

 

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