N. 82 – 7 DICEMBRE 2009

DIBATTITO SUL RUOLO DEL GIUDICE NEL CONTROLLO DEI LICENZIAMENTI “ECONOMICI” (A PROPOSITO DELLA NORMA CONTESTATA DEL DDL 1167)
Un magistrato che ha fatto parte per molti anni della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione difende l’idea che il “giustificato motivo di licenziamento” consista sostanzialmente in un “interesse oggettivo dell’impresa”, di cui il giudice del lavoro è l’interprete di ultima istanza: v. la discussione in proposito con il dott. Corrado Guglielmucci, svoltasi nei giorni scorsi, in margine al mio articolo pubblicato il 29 novembre scorso sul Corriere della Sera e al dibattito in proposito svoltosi in Senato dal 24 al 26 novembre sull’articolo 23 del ddl n. 1167.

LE VIRTU’ E GLI (ALTI) COSTI DELL'”ITALIA FATTA IN CASA”
I ministri Sacconi e Tremonti non perdono occasione per lodare le virtù del “modello mediterraneo” di welfare, fondato essenzialmente sulla famiglia come fonte di assistenza ai non autosufficienti e di sostegno per chi perde o non ha mai avuto un lavoro. Sui costi – in larga parte ignorati dalla nostra opinione pubblica – di questo sistema v. l’interessantissima recensione di Francesco Giavazzi al libro di Alberto Alesina e Andrea Ichino, L’Italia fatta in casa.
Per una testimonianza dal vivo su come funziona nel Nord-Europa l’assistenza ai lavoratori nel mercato, v. la
lettera di un italiano che lavora in Svezia.

COME SI PUO’ COMBATTERE L’ABUSO DEGLI STAGE DA PARTE DI IMPRESE SCORRETTE
Leggi in proposito la mia intervista pubblicata sul Venerdì di Repubblica il 4 dicembre scorso, a cura di Alessandro Trevisani.

AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: PRIME VALUTAZIONI SUL DECRETO BRUNETTA
Un breve saggio di Andrea Tardiola (dirigente del ministero della F.P.) sottolinea l’importanza del principio della trasparenza totale per lo sviluppo del civic auditing sulle amministrazioni pubbliche e il suo pieno coinvolgimento nella determinazione della valutazione delle performance. Sul versante della nuova disciplina dei premi incentivanti, la critica e la proposta contenute nella lettera di un dipendente pubblico offrono lo spunto per ricordare come la letteratura prevalente suggerisca di riferire il premio (connesso alla valutazione di performance) al gruppo di lavoro o ufficio piuttosto che al singolo dipendente.

 

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