RETRIBUZIONE ORARIA MINIMA – 1. COME FUNZIONA NEGLI ALTRI PAESI

A quanto ammonta e come funziona il minimum hourly wage nei principali Paesi occidentali, nelle rassegne proposte da due osservatori molto qualificati

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OECD, Directorate for Employment, Labour and Social Affairs,
Focus on minimun wages after the crisis: making them pay, maggio 2015
EUROSTAT,
Le retribuzioni minime, 2017
In argomento v. anche il commento di Walter Galbusera, presidente della Fondazione Kuliscioff ed ex-segretario regionale della UIL, sulla recente proposta di introdurre anche in Italia uno standard retributivo orario minimo per legge, per i settori non coperti da un contratto collettivo nazionale          Continua…

DIARIO DELLA “LUNGA LEGISLATURA”

È la stagione politica apertasi nell’estate del 2011, che ha portato alle esperienze montiana e renziana – Quest’ultima ricorda un po’ quel che accadde in Europa ai primi dell’800: anche gli Stati che ristabilirono l’equilibrio precedente alla «tempesta» napoleonica finirono per confermare buona parte delle innovazioni introdotte dall’imperatore deposto

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Articolo di Alessandro Maran, vicepresidente del Gruppo dei senatori Pd, pubblicato sul
Foglio del 10 gennaio 2018 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico Bilancio di una legislaturaIl mio commento sulla riforma del lavoro oggetto di una ampia citazione nella seconda parte dell’articolo è tratto dalla relazione alla Scuola Superiore della Magistratura su Il Jobs Act tra diritto ed economia    Continua…

TASSE UNIVERSITARIE – 2. IL VERO PROBLEMA E LA SOLUZIONE MIGLIORE

L’università ha bisogno di essere finanziata, e in modo abbondante, ma non direttamente dalla fiscalità generale: meglio dare agli studenti risorse e strumenti necessari per spostarsi geograficamente, in modo da poter scegliere e finanziare solo le università che sanno rendere l’investimento vantaggioso

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Intervista ad Andrea Ichino, a cura di Luciano Capone, pubblicata sul
Foglio il 9 gennaio 2018 – In argomento v. anche tutti i documenti e gli interventi raccolti nel portale Il finanziamento indiretto degli atenei mediante il sistema degli Income Contingent Loans; sulla proposta del leader di LeU Piero Grasso v. il mio editoriale telegrafico Tasse universitarie: quando la politica si riduce a improvvisazione      Continua…

TASSE UNIVERSITARIE – 1 – QUANDO LA POLITICA SI RIDUCE A IMPROVVISAZIONE

Alle analisi e discussioni approfondite indispensabili Piero Grasso ha preferito l’escogitazione estemporanea, col risultato di rovinare con una gaffe il proprio esordio nell’agone politico

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Terzo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 465, 15 gennaio 2017 – In argomento v. anche l’intervista ad Andrea Ichino pubblicata sul Foglio il 9 gennaio, nonché i documenti e interventi raccolti nel portale su Il finanziamento indiretto degli atenei mediante il sistema degli income contingent loans    Continua…

IL PRESENTE E IL FUTURO PROSSIMO DELLA RIFORMA DEL LAVORO

Gli effetti delle buone riforme si vedono nel medio e lungo termine; al Jobs Act possiamo però attribuire fin d’ora la riduzione drastica del contenzioso giudiziale in materia di licenziamenti; mentre possiamo smentire, dati alla mano, la tesi della “precarizzazione” – La necessaria mobilità dalle imprese deboli a quelle ad alta produttività

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Articolo pubblicato su
il Foglio, 8 gennaio 2018, che riprende con alcune integrazioni il mio intervento all’assemblea nazionale di LibertàEguale del 3 dicembre 2017 – In riferimento alla riforma del lavoro del 2015 v. i documenti e gli interventi raccolti nel Portale della riforma del lavoro    Continua…

N. 464 – 8 gennaio 2018

Unione Europea 2PER UN’ITALIA EUROPEA MEGLIO VOTARE +EUROPA O PD?
Con la sua scelta nettissima in senso europeista e aperturista, è utilissima anche la lista +Europa di Bonino e Della Vedova; ma è indispensabile il successo di un grande partito capace di unire sulla stessa scelta milioni di elettori, al di là degli steccati ideologici. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
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QUAL È IL VOTO PIÙ UTILE PER UN’ITALIA EUROPEA, TRA +EUROPA E PD?

Con la sua scelta nettissima in senso europeista e aperturista è utilissima anche la lista +Europa di Bonino e Della Vedova; ma è indispensabile il successo di un grande partito capace di unire sulla stessa scelta milioni di elettori, al di là degli steccati ideologici

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Editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 464, 8 gennaio 2018 – In argomento v. anche tutti i numerosi documenti e interventi sullo stesso tema pubblicati su questo sito, accessibili attraverso il portale Il nuovo spartiacque fondamentale della politica mondiale

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GIORGIO TONINI SALUTA, VALUTANDOLA, LA SUA QUARTA (E ULTIMA) LEGISLATURA

“In questi cinque anni è stato fatto tanto, si è riusciti a percorrere il ‘sentiero stretto’ senza cadere nel burrone della recessione o in quello dell’esplosione del debito pubblico”

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Intervista a cura di Donatello Baldo al sen. Giorgio Tonini, presidente della Commissione Bilancio del Senato, al quotidiano di Trento
Il Dolomiti, pubblicata il 5 gennaio 2018 Segue il commento, che condivido dalla prima parola all’ultima, di Stefano Ceccanti, che è stato senatore Pd nella scorsa legislatura ed è professore di diritto costituzionale nell’Università “La Sapienza” di Roma – Di Giorgio Tonini v. anche la relazione svolta nel febbraio scorso a un seminario di LibertàEguale, La società aperta e i suoi nemici    Continua…

IL VERO SIGNIFICATO DELLE ELEZIONI DEL 4 MARZO: LA SFIDA TRA EUROPEISTI E SOVRANISTI

Se avrà la maggioranza uno schieramento “indipendentista” (M5S-Lega-FdI), questo significherà l’autoesclusione dell’Italia dal progetto di un’Eurozona più democratica e più integrata, oggi perseguito con grande determinazione da Francia e Germania

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Fondo di Sergio Fabbrini pubblicato sul
Sole 24 Ore del 7 gennaio 2018 – In argomento v. anche l’articolo di Giuliano Cazzola, Gli obiettivi strategici per battere il fronte dei “sovranpopulisti”Tutti i numerosi documenti e interventi sullo stesso tema pubblicati su questo sito sono raccolti nel portale Il nuovo spartiacque fondamentale della politica mondiale     Continua…

QUANDO UN PRESIDENTE DEL SENATO PERMALOSO NON SA RICONOSCERE UN PROPRIO ERRORE

La sua lettura affrettata di un mio tweet ha fatto sì che io mi sia visto notificare da lui una censura senza che neppure ne conoscessi il motivo; per poi scoprire che essa era basata su di un equivoco evidente (ma lui non è disposto a riconoscerlo)

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Lettera inviata il 2 novembre 2017, risposta del Presidente del Senato 6 novembre 2017 – Segue un mio breve commento, e il reclamo presentato alla Presidenza del Senato  il 7 novembre 2017, a tutt’oggi privo di risposta
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