N. 355 – 27 luglio 2015

SCIOPERI CONTRO I TURISTI 1. COME APPAIONO DA KEPLER 452B
Le sorprendenti analogie della guerra contro la cultura e i monumenti del passato condotta da una parte del movimento sindacale italiano e quella condotta dall’Isis, viste da un altro pianeta: nell’editoriale telegrafico di oggi il brano di una relazione degli astronomi kepleriani del 3415 d.C.

SCIOPERI CONTRO I TURISTI 2. OCCORRE PIÙ DEMOCRAZIA E PIÙ BUON SENSO
In un Paese che possiede tanta parte del patrimonio artistico e culturale dell’umanità, consentire gli scioperi (o assemblee sindacali: è lo stesso) minoritari ma paralizzanti di Alitalia, dei trasporti romani,  della Scala o degli addetti al Colosseo o agli scavi di Pompei, nel periodo più critico per il turismo, costituisce una prova di mancanza grave di buon senso. Leggi la mia intervista al Corriere della Sera di oggi sul disegno di legge 14 luglio 2015, n. S-2006, presentato due settimane fa per l’allineamento del nostro ordinamento a quelli tedesco e britannico su questa materia.

SCIOPERI CONTRO I TURISTI 3. L’ECLISSI DEL SENSO CIVICO
Davvero per vedere i resti di Pompei è meglio andare a Londra? Non possiamo proprio permetterci la nostra autolesionistica eclissi del senso civico (e del senso del limite): leggi l’articolo di Francesco Cancellato pubblicato su Linkiesta venerdì.

 

DIRITTI CIVILI: ALLINEIAMOCI AGLI STANDARD EUROPEI
La sentenza della Corte Europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo, che condanna l’Italia per violazione del diritto di tre coppie omosessuali al riconoscimento della loro unione, conferma quanto da tempo ho proposto su questo sito: su questo terreno, l’allineamento ad alcuni standard europei è ormai per il nostro Paese un obbligo, oltre che una scelta molto ragionevole sul piano dei contenuti pratici.

APPUNTI IRRIVERENTI SUI NUOVI DECRETI ATTUATIVI DEL JOBS ACT
In questa seconda fase dell’attuazione della delega, insieme a diverse cose molto positive, si osservano alcune curiose scelte un po’ rétro e una perdita di vista dell’obiettivo della semplificazione. Ma la partita è ancora aperta: nei prossimi mesi anche questi difetti possono essere corretti. Leggi il mio articolo Appunti irriverenti sui nuovi decreti attuativi della riforma del lavoro, pubblicato sul mensile Bancaria di luglio.

      

IL DDL SULLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE TORNA IN SENATO
Le modifiche apportate dalla Camera in seconda lettura alla legge-delega riguardano, tra l’altro, la semplificazione per i nuovi insediamenti e per l’esercizio dei diritti.  Ma in tema di lavoro pubblico si manifesta ancora, sia pure marginalmente, una vecchia tendenza a privilegiare l’interesse dell’addetto rispetto a quello dell’utente. È on line il testo della relazione che svolgerò martedì alla Commissione Lavoro, in terza lettura.

SUI CONTRATTI DEL SETTORE PUBBLICO UNA SENTENZA-VADEMECUM
La Corte costituzionale, nel giudicare illegittimo il protrarsi del blocco della negoziazione collettiva, esclude però che ne derivi il diritto ad aumenti salariali generalizzati e anzi indica la via di un nesso stretto tra aumenti e merito: leggi i passaggi più rilevanti della sentenza 23 luglio 2015 n. 178, con una sintesi e un mio breve commento.

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