IN ULTIMA ANALISI, CIÒ CHE VERAMENTE LA SINISTRA ITALIANA IMPUTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA FIAT È SOLTANTO DI AVER PROVOCATO UN TERREMOTO NEL NOSTRO SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI – MA È STATO DAVVERO UN MALE?
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Discussione tra un lavoratore della Fiat e un sindacalista della Fiom (i nomi sono ovviamente di fantasia; ma gli argomenti sono quelli che si sentono effettivamente ogni giorno nei dibattiti di queste settimane nelle feste del Pd) – settembre 2012
IL METODO DELLA CONCERTAZIONE PUÒ DARE RISULTATI MOLTO POSITIVI, MA SOLO QUANDO TRA IL GOVERNO E I RAPPRESENTANTI DELLE PARTI SOCIALI C’È UNA PIENA CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE E DEI VINCOLI DA RISPETTARE
Mia intervista a cura di Giovanna Casadio pubblicata su la Repubblica il 12 luglio 2012, affiancata a un’intervista a Stefano Fassina, responsabile nazionale per l’economia del Pd (questa pure disponibile qui sotto) – In argomento v. anche la mia intervista a Italia Oggi del 13 luglio 2012
TRA LA FIAT E LA FIOM NEGLI ULTIMI TRE ANNI SI È DETERMINATO UN CORTO CIRCUITO, UNA CATENA DI AZIONI E REAZIONI NELLA QUALE SAREBBE ORMAI INUTILE STABILIRE “CHI HA INCOMINCIATO” – MEGLIO VOLTAR PAGINA METTENDO UNA PIETRA SUL PASSATO RECENTE
Articolo pubblicato, in una versione ridotta per motivi di spazio, dal settimanale Oggi il 26 giugno 2012
CON L’APPROVAZIONE DEFINITIVA DI QUESTA LEGGE VIENE SUPERATA UNA DISCRIMINAZIONE CHE HA PENALIZZATO FINO A OGGI GLI IMPIEGATI DELLO STATO ITALIANO RESIDENTI ALL’ESTERO E ASSUNTI PRESSO LE SEDI ESTERE
Interventi di Pietro Ichino, Maurizio Castro, Tiziano Treu e Oreste Tofani, nella seduta antimeridiana del Senato del 15 marzo 2012 – All’esito della discussione e della reiezione di tutti gli emendamenti, il testo del disegno di legge n. 1843, già approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati, è stato approvato in via definitiva dal Senato, con l’astensione del PdL – Segue il comunicato-stampa del senatore Claudio Micheloni su questa vicenda parlamentare
UN EPISODIO DEPLOREVOLE RIPORTATO DALLE CRONACHE PONE IN EVIDENZA LA DEGENERAZIONE CHE RISCHIA DI CARATTERIZZARE IL SINDACALISMO NEL SETTORE PUBBLICO
Commento a una notizia riportata dal Corriere della Sera del 23 febbraio 2012 (nella cronaca di Milano) e non smentita
RIFLESSIONI IN MARGINE ALLA VISITA DELLO STABILIMENTO FIAT E A UN EPISODIO DI CONTESTAZIONE NELL’UNIVERSITÀ DI NAPOLI AL GRIDO “CONTRO MARCHIONNE, CONTRO IL PRECARIATO”: CHI DEMONIZZA UN INSEDIAMENTO INDUSTRIALE ECCELLENTE COME QUESTO SI ASSUME UNA RESPONSABILITÀ GRAVISSIMA VERSO IL PAESE
Lettera sul lavoro pubblicata sul Corriere della Sera del 24 gennaio 2012 – Seguono la replica dei rappresentanti della Fiom di Pomigliano, pubblicata dal Corriere della Sera il 26 gennaio, e la mia controreplica pubblicata dallo stesso quotidiano il giorno successivo
IL PRINCIPIO DEL PLURALISMO SINDACALE NON VALE SOLO SUL VERSANTE DEI LAVORATORI, MA ANCHE SU QUELLO DELLE IMPRESE – NON È AFFATTO MALE CHE MODELLI DIVERSI DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA SI CONFRONTINO E COMPETANO
Intervista a cura di Nando Santonastaso, pubblicata sul Mattino di Napoli il 15 dicembre 2011 – Per reperire tutti gli altri documenti on line su questo sito relativi agli accordi di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco e le loro conseguenze, v. il portale La vicenda Fiat
Estratto dalla mia relazione al convegno del 4 ottobre 2011 promosso da Optime S.r.l., pubblicato dal trimestrale Direzione del Personale n. 4 dicembre 2011 – V. anche le slides della presentazione della stessa mia relazione
IL PERCORSO TORTUOSO DELL’ORDINAMENTO DEI RAPPORTI SINDACALI E DI LAVORO, NEL SUO PRIMO SECOLO DI VITA, FRA CONTRATTUALISMO E ACONTRATTUALISMO, FRA CONCEZIONE PRIVATISTICA E PUBBLICISTICA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
Relazione introduttiva al convegno dell’Associazione Civilisti Italiani su Il diritto civile e “gli altri”, svoltosi all’Università “la Sapienza” di Roma il 2 dicembre 2011 – Il testo della relazione è disponibile nell’Archivio
UN REGIME DI PLURALISMO SINDACALE SERVE ANCHE A FAR SÌ CHE MODELLI DIVERSI DI RELAZIONI INDUSTRIALI POSSANO CONFRONTARSI E COMPETERE: NON DOVREBBE ESSERE CONSIDERATO PATOLOGICO CHE UN GRUPPO CON 70.000 DIPENDENTI IN ITALIA PREFERISCA DARSI DA SOLO IL CONTRATTO COLLETTIVO
Intervista a cura di Nando Santonastaso, pubblicata sul quotidiano Il Mattino di Napoli, il 23 novembre 2011