Il suo discorso andava sempre a parare sulla grande questione: “qual è il senso che vuoi dare alla tua vita?” – Non mirava a riunirci in una comunità a sé stante, ma ci spronava a impegnarci in tutte le “formazioni sociali” attive a Milano in quegli anni: dalla Gioventù di Azione Cattolica alle Associazioni studentesche di istituto
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Ricordo scritto per una pubblicazione su don Giovanni Barbareschi curata da don Giuseppe Grampa e Pippo Ranci – In argomento v. anche l’omelia pronunciata dallo stesso don Grampa alla messa per il funerale di don Barbareschi, che era morto il 4 ottobre 2018 Continua…
La nuova Convenzione tra Inps Cgil Cisl Uil e Confindustria segna un passo avanti importante nella costruzione di un sistema di misurazione della rappresentatività; ma la via per stabilire standard retributivi minimi di applicazione universale difficilmente potrà passare per una estensione erga omnes dei contratti stipulati dai sindacati maggiori
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Articolo pubblicato sul sito lavoce.info il 24 settembre 2019 – In argomento v. anche La crepa interna dell’articolo 39
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Nel 2012 Scelta Civica nacque in contrasto non solo con FI, che con la UE aveva rotto i rapporti, ma anche con un Pd che sposava le posizioni euroscettiche di Fassina – Oggi invece proprio il Pd è, nonostante le sue sconfitte anche recenti, la garanzia più forte dell’ancoraggio del nostro Paese al processo di integrazione europea
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 506, 17 settembre 2019 – In argomento v. anche PD-M5S: la svolta che conta è sul rapporto con la UE Continua…
Il mutamento netto di posizione del M5S sull’UE indispensabile affinché un Governo PD-M5S abbia un senso e quindi prospettive serie di durata
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 505, del 4 settembre 2019 – In proposito v. anche la mia relazione su La contrapposizione fra sovranisti ed europeisti (e le sorti della democrazia liberale); gli altri scritti e interventi in argomento sono raccolti nel portale Il nuovo spartiacque della politica mondiale Continua…
Se non si vuole decentralizzare la contrattazione dei livelli retributivi, che almeno si modulino i minimi tabellari secondo un indice del costo della vita regionale o provinciale
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Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 504, 8 luglio 2019 – In argomento v. anche l’articolo di Tito Boeri, Andrea Ichino, Enrico Moretti e Johanno Posch, Il lato perverso della contrattazione centralizzata, pubblicato originariamente sui siti vox.eu e lavoce.info, tratto dallo studio degli stessi Autori Wage Equalization and Regional Misallocation: Evidence from Italian and German provinces Continua…
Qual è lo strumento migliore per promuovere in Italia una alleanza europeista? Farlo dall’interno del Pd, o tentare la strada della creazione di un nuovo partito geneticamente alleato del Pd ma capace di aggregare quella parte dei liberal-democratici che per il Pd non voterà mai? In realtà appaiono indispensabili entrambe le cose
Commento all’articolo-manifesto di Carlo Calenda, Rivoluzione immoderata, pubblicato sul quotidiano il Foglio il 1° luglio 2019 – In argomento v. anche, su questo sito, la raccolta di articoli e interventi sul nuovo spartiacque fondamentale della politica mondiale Continua…
Il difetto di cultura delle regole che ci affligge è un indice della debolezza strutturale del nostro sistema-Paese più eloquente di quanto sia lo spread degli interessi sui BoT
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 504, 2 luglio 2019 – In argomento v. anche l’articolo di mio fratello Andrea e mio sul Corriere della Sera del 9 settembre 1997, Il Mezzogiorno e la cultura delle regole
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Per abbattere il muro tra domanda e offerta di lavoro giovanile occorre attivare un meccanismo di misurazione sistematica, a tappeto, dell’efficacia dei corsi finanziati con il denaro pubblico, per selezionarli meglio e per consentire l’attivazione di un servizio efficace di orientamento scolastico e professionale
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Articolo pubblicato su la Repubblica il 27 giugno 2019 – In argomento v. anche la mia relazione del 15 febbraio scorso su Come si contrasta la disoccupazione giovanile
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L’opinionista di Repubblica sembra convinto che l’apprezzamento per l’opera di Marchionne sia incompatibile con lo “stare con gli operai”; dimentica che 6 operai della Fiat su 10 nel 2010 approvarono il piano di Marchionne (e gli altri 4, col senno di poi, devono essergliene grati)
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 503, 24 giugno 2019 – In argomento v. anche quello del 10 giugno, Quanti luoghi comuni nelle prediche al Pd sul lavoro! Continua…