“IO VEDO IN UN MODELLO DI CONTRATTO UNICO LA SOLUZIONE POSSIBILE: PERCHÉ, PER LO STESSO LAVORO, DEVO AVERE UN TRATTAMENTO DIFFERENTE? L’OBIETTIVO CONDIVISO, COMUNQUE, NON PUÒ CHE ESSERE QUELLO DI PERVENIRE AD UN SISTEMA DI FLEXSECURITY“
Lettera pervenuta a Michele Tiraboschi (e a me per conoscenza) l’8 aprile 2010 , pubblicata su l’Unità dell’11 aprile 2010 con una mia risposta.
VELTRONI, LA NASCITA DI “DEMOCRATICA” E LO SCONTRO CHE NON C’E’
Continua…
LA REPUBBLICA DA’ NOTIZIA IN MODO UN PO’ SCANDALISTICO DI UNA RIUNIONE A PORTE CHIUSE DEI SOCI DELLA “FONDAZIONE SCUOLA DI POLITICA” DEL PD – SI E’ DISCUSSO NON DELLA NASCITA DI UNA NUOVA CORRENTE, CHE NESSUNO PROPONE, MA DEL MODO IN CUI IL PD PUO’ PORSI NELLE CONDIZIONI MIGLIORI PER COGLIERE IL VENTO NUOVO, NON APPENA ESSO INCOMINCERA’ A SOFFIARE
Lettera a La Repubblica, 5 aprile 2010, in riferimento a un articolo pubblicato dallo stesso quotidiano il giorno precedente, intitolato: “‘No a Veltroni capo di Democratica’ – Rivolta nella Fondazione, slitta il lancio”
VENGONO AL PETTINE I NODI DI UNA LEGGE CONFUSA E ILLEGGIBILE, IMPOSTA DAL GOVERNO CON UNA CHIUSURA ERMETICA ALLE CRITICHE E PROPOSTE DELLL’OPPOSIZIONE
La mia dichiarazione sul messaggio del Capo dello Stato alle Camere, del 31 marzo 2010. In argomento v. anche il il mio scambio con Michele Tiraboschi sui difetti del Collegato-lavoro dei giorni scorsi. L’emendamento per un rilancio corretto ed efficace dell’arbitrato per la soluzione delle controversie di lavoro, presentato da me con Tiziano Treu, più volte respinto dal Governo al Senato, in seconda e in quarta lettura, in Commissione e in Aula: è riportato qui in coda alla dichiarazione.
PRIMAVERA, TEMPO DI BICICLETTA: UN NUOVO LIBRO PRESENTA 20 ITINERARI CLASSICI SUI DUE VERSANTI DELLE ALPI APUANE
La mia prefazione al libro Versilia Bike Tour, a cura di Alessandro Mei, Penna Blu Edizioni, Viareggio, 2010. L’indirizzo e-mail dell’Autore del libro è: meialessandro@libero.it.
RAGIONE POLITICA, RAGIONE INTELLETTUALE O SCIENTIFICA, RAGIONE ETICA, NELLA TENSIONE AL BENE COMUNE: RIFLESSIONI RILEGGENDO BONHOEFFER
Un capitolo di Resistenza e Resa di Dietrich Bonhoeffer è dedicato a questo tema, cruciale sia per chi si impegna nel lavoro politico in un sistema democratico, sia per chi si trova, come lo stesso D.B. si è trovato, a lottare contro una feroce dittatura. In democrazia la buona politica richiede il consenso a breve termine (il “successo”), indipendentemente dal valore intrinseco delle scelte compiute; quando invece si tratta di resistenza a un regime dittatoriale, conta principalmente di quanto si accelera la fine della tirannia. Dove il “vero”, il “buono” e ciò che è storicamente efficace divergono, qual è la scelta giusta? La tabella che segue si propone di schematizzare il dramma di cui parla il grande teologo protestante, che per aver tradotto in comportamenti politici le proprie convinzioni religiose ha sofferto il carcere e poi l’impiccagione, nell’inferno di Flossemburg, nel 1943. Con riflessi evidenti sul tema della intrinseca laicità delle scelte politiche del credente – Pasqua 2010
BENE IL LATINO E IL GRECO, MA E’ ORMAI TEMPO DI LASCIARE LIBERTA’ DI SCELTA NEI CURRICULA SCOLASTICI, COME AVVIENE IN ALTRI PAESI – COSI’ SI FAREBBE POSTO A MATERIE OGGI SEMPRE PIU’ IMPORTANTI, COME L’ECONOMIA E LA STATISTICA, E SI OTTERREBBE UNA MAGGIORE CORRISPONDENZA TRA OFFERTA FORMATIVA E MERCATI DEL LAVORO E DELLA RICERCA
Articolo di Andrea Ichino pubblicato su Il Sole-24 Ore del 28 marzo 2010
LETTERA APERTA SULLE LEGGI MAL FATTE A MICHELE TIRABOSCHI, CHE MI ACCUSA DI “AVVELENARE I POZZI”
NESSUNO DI NOI E’ L’EREDE ESCLUSIVO DEL PENSIERO E DEL PROGETTO DI MARCO BIAGI; E QUANTO ABBIAMO TUTTI EREDITATO DA LUI NON E’ UNA SORTA DI “SACRA SCRITTURA”, DALLA QUALE POSSANO DISTILLARSI PRINCIPI E LINEE IMMUTABILI DELLA RIFORMA NECESSARIA DEL DIRITTO DEL LAVORO
Lettera aperta pubblicata sul Bollettino Adapt del 29 marzo 2010, in risposta all’intervento di Michele Tiraboschi, professore di diritto del lavoro all’Università di Modena e consigliere del ministro del Lavoro Sacconi, pubblicato sullo stesso periodico il 22 marzo. Questo intervento commentava il mio articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 19 marzo scorso, nell’ottavo anniversario della morte di Marco Biagi, imputandomi, insieme ad alcune altre colpe, anche quella di “avvelenare i pozzi” con le mie critiche alle riforme del Governo.
Caro Michele,
hai ragione quando, sul numero di lunedì scorso del Bollettino Adapt, chiedi che tutti, a destra e a sinistra, smettiamo di usare il nome di Marco Biagi come bandiera, come scudo o come bersaglio, nelle discussioni di politica del lavoro. Se nel mio ultimo articolo sul Corriere della Sera posso avere dato – certo, involontariamente – l’impressione di fare questo, ne chiedo scusa. E tanto più la cosa mi dispiace, in quanto quell’articolo era destinato a onorare Marco nell’anniversario della sua morte. Rispondo dunque alle tue osservazioni critiche cercando di chiarire come vedo le cose, in particolare con riguardo al dibattito sul pensiero di Marco e alla sua attualità, ma al tempo stesso cercando di evitare che questa mia replica alimenti una querelle astiosa tra di noi, che è fuori delle mie corde e in ogni caso non ci farebbe fare alcun passo avanti. Continua…