Il mittente di diverse lettere anonime di minacce e ingiurie mi scrive per scusarsi del proprio comportamento e raccontarmi la propria vicenda – Gli rispondo con simpatia, osservando che non fecero altrettanto i brigatisti imputati del tentativo di aggressione omicida, quando proposi loro di riconoscerci vicendevolmente come persone umane
Lettera pervenutami il 15 settembre 2017, che pubblico con l’autorizzazione del mittente, dopo averlo incontrato di persona – Segue la mia risposta – In argomento v. anche la mia dichiarazione al processo contro i nuovi brigatisti rossi, del 28 maggio 2012 Continua…
Per favorire l’attività di queste organizzazioni a sostegno di chi lavora mediante le piattaforme digitali, o comunque in forma autonoma per una pluralità di committenti, occorre istituire un tipo contrattuale a sé stante
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Lettera pervenuta il 18 settembre 2017, a seguito della pubblicazione della mia relazione presentata al convegno dei giuslavoristi a Torino sulle conseguenze dell’innovazione tecnologica sul diritto del lavoro il 15 settembre Continua…
Oggi l’Inps destina una somma ingente ai rimborsi a imprese e amministrazioni per i permessi utilizzati dai dipendenti con parenti disabili: permessi dei quali si osservano abusi molto diffusi – Perché non destinare queste risorse direttamente a chi si occupa di un parente disabile, consentendogli di ridurre l’attività lavorativa retribuita?
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Lettera inviata il 15 settembre 2017 da Vitalba Azzollini (giurista. collaboratrice di un’Autorità di vigilanza, collaboratrice dei siti lavoce.info e noisefromamerika, Phastidio e Istituto Bruno Leoni), in dissenso rispetto alla proposta contenuta nella lettera di un frequentatore del sito pubblicata in precedenza – Segue la mia risposta, nella quale propongo la soluzione del problema sintetizzata nel titolo Continua…
Molti giudici del lavoro sono di volta in volta iper-formalisti, o iper-sostanzialisti, a seconda che sia l’una o l’altra opzione a consentire la reintegrazione del lavoratore – Il principio di immediatezza, in materia disciplinare, non è una regola formale, ma un corollario del principio di correttezza, motivato da esigenze di equità sostanziale: che in questo caso sono state gravemente disattese
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Articolo pubblicato sul quotidiano La Notizia il 21 febbraio 2017 – In argomento v. anche la raccolta di casi giudiziali sconcertanti in materia di licenziamento contenuta nel portale Sentenze anomale in materia di licenziamento Continua…
Due anni di battaglia parlamentare portano finalmente un primo frutto concreto, sulla via dell’armonizzazione del nostro ordinamento rispetto alle norme europee in materia di servizi di tutela dei diritti d’autore (ma decisiva è stata probabilmente la minaccia di apertura di una procedura di infrazione da parte dell’UE)
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Testo dell’emendamento aggiuntivo, frutto del compromesso raggiunto con il ministero dei Beni Culturali, presentato da me con la sen. Laura Puppato alla legge-delega per il Codice dello Spettacolo, approvato dal Senato quasi all’unanimità nella seduta pomeridiana del 19 settembre 2017 – In argomento v. anche l’ordine del giorno approvato dal Senato 28 luglio 2016 (ivi i link alle iniziative parlamentari precedenti sulla stessa materia) Continua…
SE FI E M5S SI RASSEGNANO AL “GOVERNO DEL PRESIDENTE”
Le maggiori forze di opposizione possono rifiutano una legge elettorale maggioritaria perché accettano tutto sommato volentieri la prospettiva, a questo punto molto probabile, che al dunque sia Mattarella a risolvere il problema di dare un governo al Paese: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi, frutto di una riflessione suggeritami dal colloquio con un alto dirigente UE.
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Se con la nuova disciplina ne è rimasto (visibile) soltanto l’1%, e se deve escludersi che l’altro 99 per cento si sia trasformato in lavoro ordinario, deve ritenersi che esso si sia trasformato o in lavoro nero, o in non lavoro – Ciò dovrebbe indurre il legislatore quanto meno a tornare a consentire alle imprese il ricorso al lavoro intermittente
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Lettera pervenuta il 13 settembre 2017 – Segue la mia risposta al passaggio della lettera in tema di disciplina del lavoro occasionale e del lavoro intermittente – In argomento v. anche il mio intervento del 19 aprile scorso in Senato nella discussione sull’abrogazione della vecchia disciplina dei buoni-lavoro
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Le organizzazioni che nascono per offrire ai lavoratori autonomi di nuova generazione una maggiore continuità del reddito, le assicurazioni indispensabili e sostegno nel mercato, incontrano diversi ostacoli nell’ordinamento italiano vigente – Alcune idee su come eliminarli e offrire a questi lavoratori una protezione utile ma non soffocante
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Lettera inviatami l’11 settembre 2017 da Donato Nubile, presidente e amministratore delegato della SMartIt, cooperativa sociale che fornisce servizi ai lavoratori delle piattaforme digitali e ai free-lance, cui avevo chiesto di controllare alcuni paragrafi della relazione su Le conseguenze dell’innovazione tecnologica sul diritto del lavoro Continua…
Un nuovo portale mette on line le ricerche di personale di piccole imprese lombarde, ponendo in evidenza il paradosso di un Paese con il 34 per cento di disoccupazione giovanile, dove non si trovano panificatori, calzolai, baristi, camerieri, idraulici, elettricisti, antennisti, legatori di libri, e la lista potrebbe continuare a lungo
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Non è certo la prima volta che su questo sito si parla di situazioni di skill shortage, cioè di posti di lavoro che sarebbero immediatamente disponibili, ma che restano a lungo scoperti per mancanza di persone dotate delle competenze necessarie (li si contano in Italia in centinaia di migliaia: v. in proposito, tra gli altri, I giacimenti occupazionali che non sappiamo sfruttare; ivi i link a interventi e documenti in argomento pubblicati in precedenza). Oggi – 17 settembre 2017 – andiamo un po’ più sul concreto, presentando una iniziativa molto interessante di Confartigianato Lombardia che consente di vedere on line uno per uno i profili professionali che molte imprese artigiane lombarde cercano, per lo più senza trovarli. Questo è, peraltro, soltanto un aspetto del problema in questo settore: l’altro è costituito dalle 20.000 imprese artigiane italiane che ogni anno chiudono per limiti di età dei rispettivi titolari, senza trovare giovani interessati cui trasmettere il know-how professionale specifico e l’avviamento commerciale. Continua…