Il problema dei quaranta-cinquantenni, tra figli che chiedono sempre di più e genitori che necessitano di assistenza sempre più a lungo: nuove soluzioni per un lavoro e un welfare più moderni
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Articolo di Irene Tinagli, deputata Pd, membro della Commissione Lavoro, pubblicato sull’inserto della Stampa Origami, 29 giugno 2017 – In argomento v. anche Sì al pensionamento flessibile, ma non a spese di figli e nipoti Continua…
Una risposta precisa alle preoccupazioni manifestate dagli oppositori, una smentita secca di una serie di informazioni false che vengono diffuse contro questo accordo, esempio di una globalizzazione regolata ed equilibrata
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Documento del Servizio Studi del Senato sul Comprehensive Economic and Trade Agreement, a cura di Patrizia Borgna, 16 giugno 2017, in formato testo, scaricabile anche in formato pdf – In argomento v. anche il mio articolo pubblicato sul Corriere della sera il 27 giugno 2017, Le paure infondate per l’accordo tra UE e Canada e gli ulteriori documenti ad esso linkati Continua…
Quando avalla l’idea che sia utile mandare prima in pensione i sessantenni per combattere la disoccupazione dei giovani, il il Pontefice non considera che il maggior debito pubblico contribuisce a soffocare la nostra economia e saranno comunque i giovani stessi a doverlo ripagare
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 443, 30 giugno 2017 – In argomento v. anche l’articolo di Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera del 29 aprile scorso, Prepensionare gli anziani per “far posto” ai giovani non funziona: ivi il link agli interventi e documenti ulteriori, su questo tema, pubblicati in precedenza sul sito
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Se vogliamo contribuire a trasformare la collaborazione franco-tedesca in un progetto comunitario, dobbiamo uscire dalle prossime elezioni con una coalizione maggioritaria (perché trasversale) a favore dell’Europa: cioè far sì che si aggreghino tutte le forze e i leader che si riconoscono in un’Italia europea
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Editoriale di Sergio Fabbrini, professore di Scienza politica alla LUISS, pubblicato sul Sole 24 Ore il 25 giugno 2017 – In argomento v. anche gli interventi e i documenti raccolti nel portale Il nuovo spartiacque della politica mondiale Continua…
Le preoccupazioni diffuse circa i pericoli per la salute o (addirittura!) per le istituzioni democratiche derivanti dall’Accordo UE-Canada sul libero commercio nascondono in realtà la diffidenza istintiva verso l’abbattimento dei vecchi muri protettivi
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Articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 27 giugno 2017 – In argomento v. anche la relazione che ho svolto il 20 giugno alla Commissione Lavoro del Senato Continua…
PERCHÉ OCCORRE RATIFICARE IL CETA (E FARLO SUBITO)
La ratifica dell’accordo con il Canada sul libero scambio da parte del Parlamento Europeo, nel febbraio scorso, ha costituito la risposta più concreta alla svolta protezionista del nuovo presidente degli U.S.A.; ora tocca ai Paesi membri. Leggi la mia relazione sul disegno di legge di ratifica dell’accordo, sulla base della quale la Commissione Lavoro del Senato ha espresso parere favorevole alla ratifica: qui le risposte puntuali alle obiezioni principali.
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I dati di flusso e di stock sul mercato del lavoro italiano nell’ultimo triennio e la strategia del Governo per ridurre il costo del lavoro; le opportunità di occupazione inutilizzate; il ruolo cruciale delle politiche attive del lavoro; gli interrogativi sull’impatto dell’innovazione tecnologica sull’occupazione nel futuro prossimo
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Testo integrale dell’intervista a cura di Elena Del Giudice, pubblicata sul Messaggero Veneto il 25 giugno 2017, in occasione degli incontri pubblici del giorno successwivo a Udine e a Pordenone – In argomento v. anche le slides che ho utilizzato per l’introduzione dei due incontri, sul tema Lavoro: le riforme fatte e le sfide del futuro prossimo
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La constatazione, cui l’opinione pubblica britannica verrà prima o poi costretta, che i costi dell’uscita dalla UE sono molto più alti di quelli di una – pur mortificante – retro-marcia costituirà una lezione politica preziosa per tutti
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 442, 23 giugno 2017, nell’anniversario dello sciagurato referendum del 2016 – In argomento v. anche Perché la Brexit ha già perso Continua…
“Appaiono ormai maturi i tempi per una riflessione, anche in sede legislativa, sull’opportunità di trovare dei sistemi di governo del conflitto che siano mutuati dai principi della democrazia rappresentativa e collegare, quindi, il potere di proclamazione dello sciopero, nel settore dei servizi pubblici essenziali, al raggiungimento di parametri di rappresentatività”
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Testo della relazione svolta presso la Camera dei Deputati il 22 giugno 2017 dal Presidente della Commissione di Garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici, professor Giuseppe Santoro Passarelli: se ne anticipano qui alcuni stralci particolarmente significativi – Segue il testo della relazione annuale della Commissione sull’andamento degli scioperi nei servizi pubblici essenziali e sul proprio operato – Sul tema dell’integrazione necessaria della disciplina legislativa della materia, v. anche la mia intervista al Corriere della Sera del 18 giugno 2017 Continua…
I dati di flusso e di stock sul mercato del lavoro italiano nell’ultimo triennio, le opportunità di occupazione inutilizzate, gli interrogativi sull’impatto dell’innovazione tecnologica sull’occupazione nel futuro prossimo, il ruolo cruciale delle politiche attive del lavoro
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Le slides della presentazione che ho svolto il 26 giugno 2017 a Udine e a Pordenone – Seguono le slides presentate il 21 giugno 2017 nel corso di una audizione davanti alla Commissione Lavoro del Senato da Gianni Rosas, in rappresentanza dell’International Labour Office-ILO, su Il futuro del lavoro: tendenze del mercato del lavoro e innovazione tecnologica, dalle quali si trae la conferma che l’innovazione tecnologica, nel medio e lungo periodo, non produce un effetto depressivo sull’occupazione – In argomento v. anche l’articolo di Gianpiero Dalla Zuanna Istat: il mercato del lavoro italiano volge al bello
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