PIÙ CHE LA SENTENZA, CHE ERA IN LARGA MISURA ATTESA, LASCIA PERPLESSI UN TERMINE USATO DAL PUBBLICO MINISTERO IN RIFERIMENTO AGLI IMPUTATI, CHE APPARE COMUNQUE FUORI LUOGO, PER IL SIGNIFICATO CHE ESSO HA ASSUNTO NEL LINGUAGGIO CORRENTE: “CRIMINALITÀ ORGANIZZATA”
Intervista a cura di Amalia Di Carlo, pubblicata su Toplegal il 18 aprile 2011 – In argomento leggi anche, su questo sito, le interviste pubblicate da la Stampa e dal Secolo XIX il 17 aprile 2011
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LA LEZIONE DEL TEOLOGO ANTINAZISTA DIETRICH BONHOEFFER CONFRONTATA, NEL SESSANTASEIESIMO ANNIVERSARIO DELLA SUA MORTE PER ORDINE DI HITLER, CON L’ESPERIENZA DI OGGI
Introduzione al dibattito organizzato dalla Parrocchia milanese di S. Pietro in Sala il 28 marzo 2011 – V. anche, su questo sito, la mia relazione al convegno su Un uomo di pace in tempo di guerra (26 maggio 2010), nel decennale della morte di Pietro Del Giudice, domenicano del Convento fiorentino di San Marco, capo dei partigiani delle Apuane dall’estate del 1944 alla Liberazione, poi Prefetto di Massa nei mesi immediatamente successivi
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UN DETTAGLIO CHE SFUGGE ALLA LEGA NORD
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PIENAMENTE LEGITTIMI NELLA PARTE IN CUI DETTANO LA NUOVA DISCIPLINA ECONOMICA E NORMATIVA DEI RAPPORTI DI LAVORO, GLI ACCORDI FIAT DELLO SCORSO ANNO PRESENTANO INVECE UN ASPETTO CRITICO NELLA PARTE IN CUI ESCLUDONO L’APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA DEL TRASFERIMENTO D’AZIENDA CONTENUTA IN UNA DIRETTIVA EUROPEA E NELL’ARTICOLO 2112 DEL CODICE CIVILE
In attesa della decisione del giudice del lavoro sul ricorso che – secondo quanto annunciato – verrà probabilmente presentato dalla Fiom-Cgil nei giorni prossimi, riporto qui di seguito la seconda parte della mia risposta all’intervento di Luigi Mariucci del 29 dicembre 2010, nel dibattito sugli accordi di attuazione del piano industriale concordato nei mesi precedenti dalla Fiat con Cisl, Uil, Ugl e Fismic per gli stabilimenti di Mirafiori e di Pomigliano
[…]
2. – Quanto alla clausola dell’accordo di Mirafiori cui L.M. accenna nella parte finale del suo intervento, volta a escludere l’applicabilità della disciplina del trasferimento d’azienda,
– la Fiat giustifica quella clausola sostenendo che in questo caso non si verifica un trasferimento d’azienda, dal momento che tutta la nuova strumentazione produttiva, con gli ingentissimi investimenti necessari, sarà fornita dalla newco, ovvero la società che assume i lavoratori;
– d’altra parte, un’ulteriore clausola dell’accordo garantisce comunque ai lavoratori il riconoscimento dell’intera anzianità pregressa e di tutti i diritti già maturati nel precedente rapporto di lavoro;
– nel caso di ricorso della FIOM in sede giudiziale, la tesi della Fiat potrebbe essere disattesa da un giudice del lavoro, il quale (rifacendosi soprattutto a un orientamento giurisprudenziale della Corte di Giustizia di europea) ritenesse che comunque vi sia trasferimento di azienda per il solo fatto che la nuova impresa assume tutti o la maggior parte dei dipendenti della vecchia impresa; una decisione giudiziale in questo senso avrebbe però soltanto l’effetto di obbligare la Fiat ad esperire la procedura di consultazione sindacale preventiva (coinvolgendo in essa anche la Fiom) e riconoscere la continuità di tutti i rapporti di lavoro, ma – per il motivo detto sopra – non avrebbe effetti sul trattamento economico dei lavoratori.
UNA PROPOSTA: ADIBIRE AL RUOLO DI ASSISTENTI DEGLI ISPETTORI DEL LAVORO GLI 8000 ADDETTI AL COLLOCAMENTO CHE DAL 1998 NON SONO PIU’ UTILI IN QUELLA FUNZIONE
Intervista a cura di Luigi Grassia, pubblicata da la Stampa il 17 aprile 2011
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LA SENTENZA, CHE HA RAVVISATO IL “DOLO EVENTUALE” E QUINDI L’OMICIDIO VOLONTARIO NEL COMPORTAMENTO DEI DIRIGENTI, E’ IMPORTANTE PER IL SUO SIGNIFICATO DI PRINCIPIO – MA PER RIDURRE DRASTICAMENTE IL TASSO DI INFORTUNI SUL LAVORO IN ITALIA OCCORRE PROMUOVERE LA CULTURA DELLA DELLA LEGALITA’ E DELLA SICUREZZA E RENDERE PIU’ CAPILLARI I CONTROLLI
Intervista a cura di Gilda Ferrari, pubblicata sul Secolo XIX il 17 aprile 2011
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IL 5 MAGGIO PROSSIMO I CITTADINI BRITANNICI SARANNO CHIAMATI A UN REFERENDUM CONSULTIVO SUL PASSAGGIO AL SISTEMA ELETTORALE “AUSTRALIANO”, CIOE’ SEMPRE UNINOMINALE, MA CON “VOTO TRASFERIBILE”: UNA LEZIONE DI CIVILTA’ POLITICA SULLA QUALE DOVREMMO RIFLETTERE
Si trovano qui sotto i link al delizioso cartone animato e all’opuscolo, entrambi curati e pubblicati dalla Commissione Elettorale del Regno Unito, che vengono distribuiti in questi giorni a cinquanta milioni di elettori, per spiegare loro i termini della scelta cui saranno chiamati, nel referendum del 5 maggio prossimo, tra il mantenimento del sistema elettorale attuale del c.d. “uninominale secco” (a un solo turno, nel quale il candidato che ha avuto più voti risulta eletto, anche se non ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti) e il passaggio al sistema dell’uninominale con voto alternativo (nel quale ogni elettore può esprimere, oltre alla prima, anche ulteriori preferenze, che vengono conteggiate soltanto se nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta delle prime preferenze)
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IN POLITICA, SPIRITO PROFETICO SIGNIFICA ESSERE LUNGIMIRANTI PEDAGOGHI, SENZA ESSERE SCHIAVI DELL’APPLAUSO IMMEDIATO – URGE DIRE QUANTI IMMIGRATI SARANNO NECESSARI NEI PROSSIMI 20 ANNI IN UN’EUROPA I CUI POPOLI INDIGENI SONO SEMPRE PIU’ VECCHI E QUALI RISORSE OCCORRERANNO PER ACCOMPAGNARE I PAESI AFRICANI E ARABI SULLA VIA DELLO SVILUPPO
Articolo di Barbara Spinelli pubblicato su la Repubblica del 12 aprile 2011
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CONTRO IL DUALISMO DEL MERCATO DEL LAVORO FUTURO E LIBERTA’ PRESENTA ALLA CAMERA UN PROGETTO DI LEGGE LARGAMENTE ED ESPLICITAMENTE ISPIRATO AL MIO
Progetto di legge presentato alla Camera da Benedetto della Vedova, Enzo Raisi e altri deputati del Gruppo di Futuro e Libertà il 7 aprile 2011, n. 4277
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IL CONSULENTE DEL MINISTRO DEL LAVORO SE LA PRENDE NON CONTRO IL MIO PROGETTO DI RIFORMA DEL DIRITTO DEL LAVORO E QUELLO PRESENTATO ALLA CAMERA DA BENEDETTO DELLA VEDOVA, MA CONTRO UNA LORO CARICATURA
Articolo di Michele Tiraboschi pubblicato sul Sole 24 Ore del 12 aprile 2011 – Segue la replica di Tito Boeri, Benedetto Della Vedova, Pietro Garibaldi e mia sullo stesso quotidiano, 14 aprile – Altre occasioni di confronto con Michele Tiraboschi: il mio scambio con lui sui difetti del Collegato-lavoro (Adapt marzo 2010) e le interviste a me e M.T. pubblicate su l’Avvenire il 13 maggio 2009. Il mio progetto di riforma del diritto del lavoro è attaccato anche da sinistra: v. l’intervento di Stefano Fassina diffuso in rete il giorno stesso della pubblicazione dell’articolo di Nicola Rossi, Luca Montezemolo e mio sul Corriere della Sera dell’8 aprile 2011, cui pure segue unaa mia replica
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