CHI HA PAURA DEL LAVORO MARGINALE?

DUE CASI PARTICOLARI, MA NIENTE AFFATTO ISOLATI, MOSTRANO L’IMPORTANZA SOCIALE DEI BUONI-LAVORO PER ABBATTERE IL DIAFRAMMA TRA L’OFFERTA DI MANODOPERA DI SOGGETTI DEBOLI E UNA DOMANDA DI LAVORO CHE C’È E CHE SAREBBE UN DELITTO LASCIARE INUTILIZZATA

Editoriale telegrafico pubblicato sul Corriere della Sera il 25 marzo 2017 – In argomento v. anche il mio articolo pubblicato il 17 marzo scorso su  lavoce.info e il Foglio, La storia surreale del voucher che toglie dignità al lavoro     Continua…

IL TIRRENO: UN EFFETTO DELLA RIFORMA DEI LICENZIAMENTI

IL CASO DEL LAVORATORE CHE ABUSA DEI PERMESSI DELLA LEGGE 104 PER LAVORARE NEL BAR DEI FIGLI, MA NON È CONSIDERATO DAL GIUDICE MERITEVOLE DEL LICENZIAMENTO, AIUTA A COMPRENDERE UNO DEI MOTIVI DELLA NUOVA DISCIPLINA DEL RECESSO DEL DATORE: L’IMPRESA VIENE CONDANNATA SOLTANTO A UN INDENNIZZO

Intervista a cura di Ilenia Reali, pubblicata dal quotidiano  il Tirreno  il 22 marzo 2017 – In argomento v. anche il portale nel quale ho raccolto alcune sentenze che spiegano il motivo fondamentale per cui occorre abbandonare il regime di job property     Continua…

MARCO TRAVAGLIO DIMENTICA L’ARTICOLO 66 DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 66 DELLA COSTITUZIONE: “CIASCUNA CAMERA GIUDICA DEI TITOLI DI INELEGGIBILITÀ O DI INCOMPATIBILITÀ CON L’UFFICIO DI DEPUTATO O DI SENATORE” – QUESTO HA FATTO IL SENATO NEL CASO MINZOLINI: NON SI È LIMITATO A PRENDERE ATTO DI UNA SENTENZA PENALE, MA HA VALUTATO UN CONTRASTO GRAVE DI GIUDICATI

Lettera a la Repubblica pubblicata il 21 marzo 2017, in risposta a una lettera pubblicata il giorno prima, con la quale Marco Travaglio, direttore de il Fatto Quotidiano, aveva replicato al mio intervento del 19 marzo, Risposta a Massimo Giannini sull'”onore rinnegato”    
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N. 429 – 20 marzo 2017

Giannini

la Repubblica, 19 marzo 2017

RISPOSTA A MASSIMO GIANNINI SULL'”ONORE RINNEGATO”
In presenza di un contrasto netto tra giudicato penale e giudicato civile e di una anomalia non secondaria nella composizione del collegio giudicante che ha condannato il senatore Minzolini, ho ritenuto preferibile che la pena non interferisse con il suo mandato parlamentare: leggi la mia lettera pubblicata ieri da Repubblica, in replica al fondo di Massimo Giannini di venerdì. In argomento v. anche  l’editoriale telegrafico con cui giovedì avevo motivato la mia scelta nell’immediatezza del voto, e l’intervento in Aula di Corradino Mineo, senatore della Sinistra Italiana ed ex-dipendente RAI, che ha contribuito alla mia decisione.
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RISPOSTA A MASSIMO GIANNINI SULL'”ONORE RINNEGATO”

IN PRESENZA DI DI UN CONTRASTO TRA GIUDICATO PENALE E GIUDICATO CIVILE SULLA COLPEVOLEZZA DEL SENATORE DI FI E DI UNA ANOMALIA NON SECONDARIA NELLA COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO GIUDICANTE CHE LO HA CONDANNATO, HO RITENUTO PREFERIBILE CHE LA PENA VENISSE SCONTATA DOPO LA FINE DELLA LEGISLATURA

Lettera pubblicata da la Repubblica il 19 marzo 2017, con il taglio concordato, per ragioni di spazio, dell’ultimo capoverso, che qui invece è conservato – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico pubblicato nell’immediatezza del voto, il 16 marzo, e l’intervento svolto in Aula dal senatore Corradino Mineo, di Sinistra Italiana, durante la discussione sullo stesso tema     Continua…

LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA E IL VELO ISLAMICO

NON VIOLA IL DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE IL DATORE DI LAVORO CHE PATTUISCE CON I PROPRI DIPENDENTI O IMPONE LORO UNILATERALMENTE IL DIVIETO DI INDOSSARE IL VELO ISLAMICO O ALTRI INDUMENTI O SEGNI DELLA LORO FEDE RELIGIOSA OD ORIENTAMENTO FILOSOFICO, PURCHÉ IL DIVIETO SIA RIFERITO A TUTTI GLI ORIENTAMENTI

Testo integrale della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea 14 marzo 2017, nella causa C-157/15, preceduto da un mio breve commento     Continua…

L’ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE AI BLOCCHI DI PARTENZA

PARTE LA SPERIMENTAZIONE A CURA DELL’ANPAL, LA QUALE DEVE ORA ASSICURARE UN INCONTRO AGEVOLE, SENZA OSTACOLI BUROCRATICI, FRA I DISOCCUPATI E LE NUMEROSE AGENZIE CHE GIÀ SI SONO ACCREDITATE, IN MODO CHE LA CAPACITÀ DI QUESTE ULTIME POSSA ESSERE MESSA ALLA PROVA AL PIÙ PRESTO

Articolo pubblicato sul sito InCammino2017.it il 17 marzo 2017 – Segue il link che consente di scaricare la delibera dell’Anpal n. 1 del 7 febbraio 2017, relatriva all’entità e alle modalità di erogazione dell’assegno di ricollocazione – Sul tema del contratto e dell’assegno di ricollocazione v. i documenti e interventi raccolti nel portale a esso dedicato   Continua…

LA STORIA SURRALE DEL VOUCHER CHE TOGLIE DIGNITÀ AL LAVORO

SE SI ENTRA NELL’ORDINE DI IDEE CHE “SEMPLIFICARE EQUIVALE A RIDURRE IL VALORE DEL LAVORO”, È FACILE CAPIRE PERCHÉ L’ABBATTIMENTO DEI COSTI DI TRANSAZIONE SIA RITENUTO DALLA CGIL INCOMPATIBILE CON LA DIGNITÀ DELLA PERSONA, ANCHE QUANDO SI TRATTI DI UN LAVORO ACCESSORIO, OCCASIONALE, DI BREVE DURATA

Articolo pubblicato contemporaneamente sul sito lavoce.info e sul quotidiano il Foglio il 17 marzo 2017 – In argomento v. anche la mia intervista al Corriere della Sera del 15 marzo  Continua…

L’INTERVENTO IN SENATO DI CORRADINO MINEO SULLA DECADENZA DI AUGUSTO MINZOLINI

“VOTO A FAVORE DELLA PERDITA DEL SEGGIO DA PARTE DEL CONDANNATO (PUR RITENENDO CHE QUESTO ESITO, NEL CASO SPECIFICO, SIA SOSTANZIALMENTE SBAGLIATO) SOLO PERCHÉ LA LEGGE CI OBBLIGA A FARLO”

Intervento del senatore Corradino Mineo nel corso della discussione sulla decadenza dal seggio parlamentare del senatore Augusto Minzolini, nella seduta del 16 marzo 2017: lo pubblico sia per l’interessante descrizione del contesto aziendale in cui il reato accertato è stato consumato, sia soprattutto per il passaggio (qui evidenziato in grassetto) nel quale Mineo dice di votare a favore della decadenza di Minzolini, pur ritenendo che questo esito nel caso specifico sia sostanzialmente sbagliato, solo perché ritiene di esservi formalmente obbligato: ma se l’ordinamento prevede un voto del ramo del Parlamento interessato, e non una delibera della presidenza del ramo stesso, automaticamente dovuta, questo esclude che si tratti di un atto obbligato – In argomento v. anche l’editoriale telegrafico con cui ho motivato il mio voto contrario alla decadenza e la mia lettera a la Repubblica pubblicata il 19 marzo Continua…

PERCHÉ HO VOTATO CONTRO LA DECADENZA DI MINZOLINI (pur detestando il suo modo di intendere il giornalismo)

SE LA DECADENZA DEL PARLAMENTARE NON È AUTOMATICA, È PERCHÉ LA COSTITUZIONE  E LA LEGGE RISERVANO AL PARLAMENTO UN CONTROLLO DI ULTIMA ISTANZA, DAL QUALE IN QUESTO CASO È EMERSA UN’ANOMALIA GRAVE DEL PROCEDIMENTO GIUDIZIALE PROPRIO SOTTO IL PROFILO DELLA NEUTRALITÀ POLITICA DELL’ORGANO GIUDICANTE

Editoriale telegrafico in occasione del voto in Senato sulla decadenza del senatore Minzolini, 16 marzo 2017 – In argomento v. anche la lettera a la Repubblica pubblicata il 19 marzo e l’intervento in Aula del senatore Corradino Mineo

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