UNA QUESTIONE DELICATA COME QUELLA DEI LICENZIAMENTI NON PUÒ ESSERE OGGETTO DI UNA DELEGA IN BIANCO ALLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE: OCCORRE UN DISEGNO EQUILIBRATO E ORGANICO, MA SOPRATTUTTO UN LEGISLATORE CHE SE NE ASSUMA APERTAMENTE LA RESPONSABILITÀ POLITICA E TECNICA
Intervento pubblicato sul Corriere della Sera nella rubrica “Lettera sul Lavoro” il 26 agosto 2011
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L’ARTICOLO 8 DEL DECRETO-LEGGE ATTRIBUISCE ALLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE, SENZA ALCUN REQUISITO DI RAPPRESENTATIVITÀ NÉ ALCUN FILTRO, IL POTERE DI MODIFICARE O ABROGARE QUALSIASI PARTE DELLA DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO, ANCHE IN VIOLAZIONE DI VINCOLI INTERNAZIONALI O COSTITUZIONALI
Intervento svolto il 23 agosto 2011 nel corso del dibattito, in seno alla Commissione Lavoro del Senato, sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 13 agosto 2011 n. 138, recante la cosiddetta “manovra finanziaria aggiuntiva” – In argomento v. anche gli interventi di Enrico Morando, Maurizio Castro, Nicola Rossi e Franco Marini
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I GRAVI DIFETTI DELLA NUOVA MANOVRA VARATA DAL GOVERNO, SUL PIANO DELL’EQUITÀ E SUL PIANO TECNICO, SONO CONSEGUENZA IN PARTE DEL FALLIMENTO DELLA RIFORMA BRUNETTA, IN PARTE DEL DIFETTO DI PROGETTUALITÀ DEL MINISTRO DEL LAVORO SACCONI
Intervista a cura di Luigi Grassia, pubblicata sulla Stampa il 14 agosto 2011
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UN LETTORE OBIETTA ALLA PROPOSTA DI COSTITUZIONALIZZARE IL VINCOLO DEL PAREGGIO DI BILANCIO, MANIFESTANDO SCETTICISMO CIRCA LA TENUTA DI UN SIFFATTO VINCOLO IN ITALIA – MA IL DIFETTO DI CIVIC ATTITUDES DEL NOSTRO PAESE NON CI ESIME DAL LAVORARE PER CORREGGERLO; E PER QUESTO ANCHE LE REGOLE HANNO UN RUOLO
Messaggio pervenuto l’8 agosto 2011 – Segue la mia risposta – La lettera si riferisce al disegno di legge costituzionale presentato il 2 agosto da Nicola Rossi con un gruppo di altri senatori di opposizione (tra i quali anch’io), volto a proteggere le generazioni future (che non hanno ancora diritto di voto) dall’egoismo e dal lassismo nella finanza pubblica delle generazioni precedenti; e a proteggere il sistema-Italia dal rischio-instabilità, sempre in agguato nell’economia globalizzata.
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IL MINISTRO DEL LAVORO NON DEVE CHIEDERE DELEGHE IN BIANCO PER LA RIFORMA DEL DIRITTO DEL LAVORO, MA PARTIRE DAL PROGETTO CHE GIÀ C’È E SUL QUALE SI SONO GIÀ VENUTI RACCOGLIENDO NEL CORSO DELL’ULTIMO BIENNIO NUMEROSI CONSENSI BI-PARTISAN
Lettera sul lavoro pubblicata il 10 agosto 2011 sul Corriere della Sera – In argomento v. anche il mio editoriale del 15 novembre 2010, Progetto Sacconi per lo “Statuto dei lavori”: la montagna ha partorito un topolino
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LO “STATUTO DEI LAVORI” DI CUI PARLA SACCONI È PER ORA SOLTANTO UN ANNUNCIO, UN TITOLO DI CAPITOLO, CUI NON CORRISPONDE ALCUN CONTENUTO CONCRETO – SE SI VUOL FARE DAVVERO QUESTA RIFORMA OCCORRE PARTIRE DAL SOLO PROGETTO ORGANICO OGGI DISPONIBILE, SUL QUALE SI È GIÀ REGISTRATA UNA LARGA CONVERGENZA BI-PARTISAN
Intervista a cura di Fabio Paluccio per l’Agenzia di Stampa Adn-Kronos, 8 agosto 2011 – In argomento v. anche l’intervista a Linkiesta del 3 agosto scorso e il mio editoriale Progetto Sacconi per lo “Statuto dei lavori”: la montagna ha partorito un topolino
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PERCHÉ DEVE ESSERE IL CENTROSINISTRA A PROPORRE IL VINCOLO DEL PAREGGIO
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LA MODIFICA COSTITUZIONALE È INDISPENSABILE PER PROTEGGERE UNA MINORANZA SENZA DIRITTO DI VOTO (QUELLA DEI NOSTRI FIGLI E NIPOTI) CONTRO L’EGOISMO DELLA MAGGIORANZA AL POTERE; E PER PROTEGGERE IL SISTEMA CONTRO IL RISCHIO DI INSTABILITÀ, AGGRAVATO DALLA GLOBALIZZAZIONE
Editoriale di Nicola Rossi e Pietro Ichino per la Newsletter n. 164, dell’8 agosto 2011
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NON SONO MOSSI DA OBIETTIVI DI POLITICA INTERNA ITALIANA, COME QUELLO DI DISARCIONARE IL NOSTRO PREMIER, MA DALLO SCARSO AFFIDAMENTO SULLA CAPACITÀ DELL’ITALIA DI ABBATTERE IL PROPRIO DEBITO CON UN GOVERNO POLITICAMENTE DEBOLE E POCO AUTOREVOLE
Dichiarazione resa a Marina Nemeth, per un servizio pubblicato dal quotidiano Il Piccolo di Trieste il 4 agosto 2011
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UN DISEGNO DI LEGGE CHE MIRA A INSERIRE NELLA COSTITUZIONE UNA GARANZIA PER LE GENERAZIONI FUTURE (CHE NON HANNO ANCORA DIRITTO DI VOTO) CONTRO IL LASSISMO DELLE PRECEDENTI NELLA FINANZA PUBBLICA
Disegno di legge presentato alla Presidenza del Senato il 2 agosto 2011
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