N. 38 – 21 dicembre 2008

QUANDO GLI ARBUSTI METTONO LE PRIME FRONDE

     Questo numero della Newsletter, l’ultimo prima della pausa di fine anno, dà conto di una settimana molto intensa, segnata da tre fatti salienti, con i quali si chiude questo mio primo anno di impegno politico in prima linea:


   – la discussione e approvazione da parte del Senato del disegno di legge su valutazione e trasparenza nelle amministrazioni pubbliche;
   – la presentazione, significativamente contestuale, del disegno di legge sulla trasparenza degli interessi economici dei politici;
   – la presa di posizione pubblica di Valter Weltroni, preceduta di pochi giorni da quella di Enrico Morando, a favore del progetto per la transizione alla flexicurity.

     Su quest’ultimo progetto, a un lettore che paventa il rischio dei tempi lunghi rispondo con il vecchio apologo: “In un giardino assolato il signore disse al giardiniere: ‘qui fa molto caldo; pianta subito un albero’. Il giardiniere obiettò: ‘un albero ci metterà almeno dieci anni a dare ombra’. Ma il signore gli disse: ‘appunto; non c’è un minuto da perdere’”.
     In questo solstizio d’inverno non è il caldo che ci tormenta, bensì il vento gelido della sfiducia e della delusione; ma alcuni arbusti – e non soltanto nel campo delle politiche del lavoro – stanno incominciando a mettere qualche fronda. Continuiamo a coltivarli con fiducia: a primavera fioriranno.

L’APPOGGIO DI VELTRONI AL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXICURITY
Il Segretario del PD, nella relazione svolta venerdì scorso alla Direzione, dà un’indicazione netta a favore della strategia del “contratto unico a stabilità crescente”: v. la parte della relazione dedicata alle politiche del lavoro. Sullo stesso tema,  v. anche l’intervista a Enrico Morando pubblicata dal Corriere della Sera il 15 dicembre, la mia intervista pubblicata su la Repubblica il 17 dicembre e alcune risposte alle domande dei lettori, in riferimento alla bozza di disegno di legge sulla transizione alla flexicurity. Le linee essenziali del progetto sono esposte in un mio articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 14 dicembre.

 

TRASPARENZA DELLE AMMINISTRAZIONI: BENE. MA ANCHE TRASPARENZA DEGLI INTERESSI PERSONALI DEI POLITICI: PRESENTATO AL SENATO IL DDL DEL PD
I principi della trasparenza totale, della valutazione e del benchmarking comparativo, contenuti originariamente nel disegno di legge del PD (n. 746/2008) e non in quello governativo (n. 847/2008), sono stati pienamente recepiti nella legge sulle amministrazioni pubbliche approvata giovedì dal Senato: v. il mio intervento nella discussione generale, tratto dal resoconto stenografico della seduta. Significativamente, nella stessa giornata è stato presentato alla Presidenza del Senato il disegno di legge del PD sulla pubblicazione on line di redditi, proprietà e interessi economici dei parlamentari: primi firmatari Ichino, Finocchiaro, Morando, Bonino, Zanda e Latorre (seguono le firme di al tri 30 senatori). Chi entra in Parlamento accetta che questa parte della sua vita privata venga passata ai raggi X dall’opinione pubblica.

 

IL MALAFFARE NELLE AMMINISTRAZIONI E LA RESPONSABILITA’ OGGETTIVA DEL CAPO
Un sindaco può essere moralmente pulito – e Rosa Russo Jervolino con tutta probabilità lo è – ma nondimeno risponde oggettivamente della propria amministrazione; per questo, quando emerge ciò che sta emergendo a Napoli, dovrebbe dimettersi (e ne uscirebbe a testa alta). Anche il PD, per uscire da questa tempesta a testa alta, deve applicare con rigore il principio della responsabilità oggettiva dei capi delle amministrazioni comunali o regionali nelle quali emerge un malaffare diffuso: anche se perderemo le prime elezioni in quel comune o regione, ne avremo guadagnato in credibilità in tutto il Paese. Sul tema v. il testo integrale della relazione tenuta da Walter Veltroni alla Direzione del Partito il 19 dicembre scorso.

 

SULLA QUESTIONE DELLA PARIFICAZIONE DELL’ETA’ DI PENSIONAMENTO TRA UOMINI E DONNE E DELLA DETASSAZIONE SELETTIVA DEL LAVORO FEMMINILE
Una recentissima sentenza della Corte di Giustizia europea ci ammonisce che la pensione di vecchiaia anticipata, intesa come rassegnato “risarcimento” per le discriminazioni subite dalle donne in famiglia e in azienda, perpetua un circolo vizioso; occorre invece uscirne con azioni positive pubbliche che costruiscano la parità effettiva: v. in proposito la mia intervista pubblicata da Libero il 17 dicembre. V. inoltre la risposta di Andrea Ichino a una obiezione dell’on. Mario Usellini: la detassazione selettiva del lavoro femminile si giustifica anche alla luce della teoria della tassazione ottimale di Ramsey, perché l’offerta di lavoro femminile è notevolmente più elastica rispetto a quello maschile.

 

RITORNANO I CONTRATTI DI SOLIDARIETA’?
La proposta del segretario della Cisl Bonanni, ripresa l’altro ieri da Berlusconi, di utilizzare la Cassa Integrazione per ridurre temporaneamente di uno o due giorni la settimana lavorativa nelle aziende in crisi, trae spunto da una misura anti-crisi sperimentata in Germania. Questo strumento, già previsto dal nostro ordinamento (contratto di solidarietà, nelle versioni 1984 e 1993), può essere molto utile in numerose situazioni; ma vi sono alcune controindicazioni che non vanno sottovalutate. V. in proposito la mia intervista pubblicata dal quotidiano della Cisl Conquiste del Lavoro il 18 dicembre scorso.

SUPERATI IN NOVE MESI I DUEMILA ISCRITTI
Dal marzo scorso, quando questa Newsletter è nata con la piccola dote iniziale di una lista di 120 destinatari, la sua mailinglist ha raggiunto il numero di 2109 indirizzi, per quattro quinti inseriti spontaneamente da chi ha voluto iscriversi o iscrivere un amico o conoscente.  Le auto-cancellazioni sono state soltanto 74: anche questo è un segno incoraggiante.

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