E LA CHIAMANO FIDUCIA

UN GOVERNO CHE SI REGGE SULLA CORRUZIONE DI CHI GLI DA’ IL VOTO DECISIVO E’ PRIVO DELL’AUTORITA’ MORALE INDISPENSABILE PER AFFRONTARE LE PROVE DURISSIME DEI PROSSIMI MESI

Editoriale telegrafico per la Newsletter n. 131, del 13 dicembre 2010

Quale che sia l’esito del voto di domani alla Camera e al Senato, il giorno del giudizio è già venuto. La fine di questo Governo la ha sancita il suo premier nel momento stesso in cui, per sopravvivere al collasso della maggioranza da lui stesso provocato, si è abbassato alla ricerca di parlamentari disposti a vendere il proprio voto di  fiducia. La sola speranza che l’Italia ha di superare le prove durissime che la attendono nelle prossime settimane può essere riposta in un Governo dotato anzitutto di una forte autorità morale; ne è irrimediabilmente privo un Governo che si regge sulla corruzione di chi gli dà il voto decisivo.

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