“BOIA CHI FIRMA”

PAROLE CHE DALLA FIOM NON AVREMMO MAI VOLUTO SENTIRE

Volantino distribuito dalla Fiom-Cgil in Provincia di Parma nel gennaio 2011

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La frase che colpisce di più è quella che chiude il volantino: “Questi boia condannano a morte i nostri diritti”. Il termine “boia”, riferito a sindacati di lavoratori come la Cisl, la Uil. la Ugl e il Fismic, è più rozzo e violento della qualifica “socialfascisti” affibbiata ottant’anni fa dai terzinternazionalisti ai socialisti.  E  l’accusa, rivolta a quei sindacati, di voler “condannare a morte” i diritti dei lavoratori (non è questo il luogo per discuterne la fondatezza) nel nostro Paese ha l’effetto inevitabile di evocare sinistramente la necessità di una corrispondente condanna, con cui quel “delitto” andrebbe punito. La Segreteria nazionale e i responsabili della Fiom di Parma non hanno nulla da dire?

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