ANCHE TRA I DIRIGENTI DELLA CGIL C’È CHI APPREZZA IL PROGETTO FLEXSECURITY

“AUSPICO CHE CGIL CISL E UIL APRANO UNITARIAMENTE UN GRANDE CONFRONTO SUL TEMA DEL SUPERAMENTO DEL DUALISMO DEL MERCATO DEL LAVORO, ANCHE SULLA BASE DEL TUO PROGETTO: SU QUESTO TERRENO SI GIOCA IL FUTURO DEL LAVORO DELLE NUOVE GENERAZIONI E QUINDI ANCHE DEL SINDACATO ITALIANO”

Lettera di Bruno Pierozzi, Responsabile dell’Ufficio politiche fiscali e di bilancio dello Spi-Cgil nazionale, 29 novembre 2011

Caro Ichino,
ho ascoltato su La 7 il confronto sui temi del lavoro tra te e Landini. Finalmente è stato possibile far sapere agli spettatori quali sono realmente le tue proposte sulla “flexsecurity”, fuori da ogni preconcetto o deformazione. Mi pare che il segretario della Fiom Landini non sia riuscito a contrapporre alcuna seria idea alternativa che tuteli davvero quella metà di lavoratori che oggi non hanno alcuna vera forma di protezione. La proposta di estensione dell’articolo 18 a tutte le imprese sotto i 15 dipendenti sappiamo bene che non è praticabile, anche perché produrrebbe l’effetto opposto a quello auspicato. E dunque è necessario dare risposte articolate, che prendano atto della mutazione del mercato del lavoro, razionalizzando certamente i fenomeni di proliferazione di lavori non professionalizzati, che soffrono anche di una contestuale frammentazione contrattuale.
Auspico che le Confederazioni sindacali di Cgil Cisl Uil aprano unitariamente un grande confronto su questa tematica, sulla quale si gioca il futuro del lavoro delle nuove generazioni  e di conseguenza anche del sindacato italiano.
Bruno Pierozzi – Ufficio politiche fiscali e di bilancio Spi Cgil naz.

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