PERCHE’ NON POTREI FARE IL MINISTRO DEL LAVORO NEL GOVERNO DEL PDL

16 aprile 2008

Oggi sul Giornale Livio Caputo parla di questa possibile proposta. Rispondo qui, come ho già fatto pubblicamente in diverse occasioni: un mio coinvolgimento nel Governo di Silvio Berlusconi non è pensabile, per le profonde differenze che dividono il suo programma da quello del Partito che ho contribuito a fondare e nelle cui liste sono stato eletto.

 Il mio impegno, oggi, è di contribuire a  costruire e radicare la politica del lavoro del nuovo partito, voltando pagina rispetto a immobilismi di destra e di sinistra che tanti danni hanno fatto e rischiano ancora di fare al sistema economico italiano.
Questo non toglie che tra la maggioranza e il PD possano verificarsi delle convergenze su singole materie di politica del lavoro: in quel caso sono pronto – e con me lo è tutto il PD – a cooperare con la maggioranza, nel rispetto dei rispettivi ruoli, anche con iniziative bi-partisan legislative, o di studio, discussione ed elaborazione progettuale, per il progresso del nostro Paese.
Se stiamo ai contenuti della campagna elettorale, prevedo comunque che si vedrà assai più sovente l’opposizione sfidare e incalzare la maggioranza sul terreno delle politiche del lavoro, piuttosto che l’inverso.

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