UNA POLEMICA DEL “FATTO” SCORRETTA E TOTALMENTE INFONDATA

IL GIORNALE DIRETTO DA PADELLARO MONTA ARTIFICIOSAMENTE UN CASO SUL PARERE LEGALE REDATTO L’ANNO SCORSO SU DI UNA FORNITURA DI SERVIZI TRA UN’IMPRESA E UNA COOPERATIVA DI LAVORO

Commento a due servizi comparsi sul Fatto quotidiano il 1° e il 2 marzo 2012

     La Truestar Group S.p.a. è un’impresa milanese che fornisce ai viaggiatori negli aeroporti il servizio di avvolgimento dei bagagli, in funzione antifurto. Per questa attività, il 1° luglio 2009 la Truestar aveva stipulato un contratto di fornitura di servizi con la Cooperativa Solution Teams. Nell’estate 2011 è stato chiesto allo Studio legale Ichino Brugnatelli e Associati un parere sulla conformità di quel contratto con la legislazione vigente. Il collega Franco Tofacchi e io abbiamo studiato tutta la documentazione che ci è stata messa a disposizione e, sulla base di questa, abbiamo redatto e consegnato il 29 agosto 2011 un parere positivo circa la validità di quel contratto. Nello stesso parere davamo conto anche dell’esito di due ispezioni dell’Ispettorato del lavoro, la seconda delle quali recentissima, le quali entrambe avevano accertato la piena regolarità e conformità del contratto in questione alle leggi vigenti.
     Il 1° marzo 2012 Il Fatto quotidiano dà notizia della situazione di crisi economico-finanziaria della Cooperativa Solution Teams, con conseguente rischio di perdita del posto per i suoi 120 soci-dipendenti, sostenendo che il contratto di fornitura di servizi con la Truestar del 2009 nasconderebbe una sostanziale somministrazione di manodopera, e imputandomi – senza avermi sentito, come la deontologia giornalistica imporrebbe – di aver “coperto” quella frode. Non una parola circa i due accertamenti dell’Ispettorato del lavoro, entrambi conclusi con esito del tutto positivo circa la legittimità dell’attività svolta dalla Solution Teams per la Truestar e del relativo contratto fra di esse. Nello stesso giorno l’autore dell’articolo mi telefona per intervistarmi sulla vicenda. Gli rispondo testualmente: “Abbiamo formulato quel parere sulla base della documentazione che è stata messa a nostra disposizione; non sono a conoscenza dei fatti successivi a quel parere, non avendo più seguito personalmente questa pratica”. Il giorno seguente il quotidiano esce riportando correttamente tra virgolette questa mia dichiarazione nel testo dell’articolo, ma ignorando di nuovo gli esiti positivi delle due verifiche ispettive e titolando l’articolo in questo modo ingiurioso nei miei confronti: ICHINO: IL PARERE? NON HO FATTO NESSUNA VERIFICA (come se spettasse all’avvocato cui si chiede un parere su di una questione essenzialmente giuridica compiere ispezioni, che sono invece di competenza esclusiva delle autorità amministrativa e giudiziaria; e che nel caso specifico – come si è detto – erano state effettivamente svolte dall’Ispettorato del lavoro, con esito integralmente positivo). Segue, sempre sul Fatto quotidiano del 2 marzo, un sottotitolo – “I rapporti tra il senatore e l’azienda in difficoltà finanziata dallo Stato” – che sembra alludere a chissà quali rapporti; ma nel testo dell’articolo nulla si dice in proposito (e nulla potrebbe dirsi, perché effettivamente, a parte la fornitura del parere legale di cui si è detto, né con la Truestar né con la Solution Teams ho mai avuto alcun altro rapporto). Ma come può un giornale serio comportarsi in questo modo?
     Per completare la performance, l’articolo dà la notizia secondo cui la cooperativa Solution Teams sarebbe fallita. Notizia falsa e gravemente dannosa non solo per la cooperativa stessa, ma anche, come è ovvio, per i singoli lavoratori che ne dipendono e dei quali il Fatto quotidiano vorrebbe ergersi a difensore.

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