“E TU CHE FARAI? TI PRESENTERAI ALLE PROSSIME ELEZIONI?”

LA MIA CANDIDATURA DIPENDERA’ PRELIMINARMENTE DALLA DECISIONE DEL PD NAZIONALE E REGIONALE DI CHIEDERMI DI CANDIDARMI: NON FARO’ NULLA PER SOLLECITARE QUESTA RICHIESTA – PER IL RESTO, I DUBBI IN PROPOSITO SONO QUELLI DI CUI HO DISCUSSO SU QUESTO SITO CON I LETTORI NEL MAGGIO SCORSO

Messaggio pervenuto il 17 ottobre 2012 – Segue la mia risposta

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Caro Pietro,
ora che Walter Veltroni, confermando la pasta diversa di cui è fatto rispetto agli altri big del Pd e degli altri partiti, ha annunciato la sua rinuncia al seggio parlamentare e Massimo D’Alema è stato virtualmente invitato da Bersani ad accomodarsi anche lui altrove, tu che cosa hai deciso di fare? Io alle prossime elezioni non voterò, perché questa nostra politica nazionale inconcludente mi ha stufato e penso che ormai le uniche istituzioni che contano sono quelle europee. Anche se ti stimo molto, anzi forse proprio per questo, mi piacerebbe che anche tu facessi, per così dire dall’alto, questo stesso atto di rifiuto. Se non hai ancora deciso, considera che anche una scelta di questo genere è a suo modo costruttiva e positiva.
In ogni caso, qualsiasi decisione tu prenda, auguri
G.G.

Come i lettori di questo sito sanno, mi sono posto questo problema alcuni mesi fa, assai prima che la questione investisse in modo così “caldo” tutti i politici di lungo corso. Nel mio caso la questione non sorge in riferimento alla regola statutaria del limite delle tre legislature (ora: 15 anni), contenuta nello statuto del Pd: ad aprile avrò al mio attivo due sole legislature (l’ottava e la sedicesima) per un totale di nove anni in Parlamento. La questione si pone invece ancora nei termini in cui la ho presentata in una mia risposta a Franco Debenedetti del maggio scorso, con la sola aggiunta che influirà ovviamente sulla mia scelta anche l’esito di queste primarie del centrosinistra: se esse dovessero indicare un consenso fortemente maggioritario del nostro elettorato alla linea politica attuale del segretario generale Bersani, mi parrebbe doveroso ritirarmi in buon ordine e tornare a insegnare all’università. Resta comunque fermo che la mia candidatura dipende essenzialmente dalla decisione del Pd, nazionale e lombardo, di chiedermi di candidarmi: non farò nulla per sollecitare questa richiesta.  (p.i.)

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