IL PD E LA LOTTA CONTRO L’APARTHEID NEL LAVORO

DAVVERO IL PARTITO DEMOCRATICO SI ALLINEA AL PDL PROPONENDO DI ABROGARE LE NORME DI CONTRASTO ALLE COLLABORAZIONI AUTONOME FASULLE?

Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 233, 21 gennaio 2013

Leggo su Repubblica di ieri (20 gennaio, pagina 9) che nel programma del Pd in materia di lavoro comparirebbe l’intendimento di abrogare le disposizioni contenute nella legge Fornero contro l’abuso delle collaborazioni autonome fasulle. Questo perché centinaia di migliaia di persone che fin qui hanno lavorato in quella forma rischierebbero altrimenti di restare disoccupate. Ma il problema non può certo risolversi nascondendo il sudicio sotto il tappeto e tornando al vecchio dualismo fra protetti e non protetti nel nostro mercato del lavoro! Va risolto, invece, offrendo a imprese e lavoratori un contratto di lavoro subordinato con il quale tutti quei lavoratori possano essere assunti regolarmente, senza uno shock di maggiori costi e rigidità per le imprese interessate. Qualche cosa di questo genere un mese fa è stato contrattato da Cisl e Uil per il settore del marketing operativo. Una soluzione molto più organica e semplice è ora proposta dalla Lista Monti, con il progetto di sperimentazione per le nuove assunzioni, sulla base di accordi-quadro regionali, di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato snello, flessibile e con incentivi contributivi e fiscali. Se la notizia di stampa non verrà smentita, se ne dovrà concludere che il Pd è ancora così legato alla difesa del nostro vecchio diritto del lavoro, da preferire, pur di non toccarlo, il ritorno al dualismo tra protetti e non protetti.
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