ITALIA OGGI: COPERTURA CONTRIBUTIVA PER IL PART-TIME DELL’ANZIANO

IL PUNTO SULLE POTENZIALITÀ OFFERTE DALLA “STAFFETTA INTERGENERAZIONALE” SUI LUOOGHI DI LAVORO

Intervista pubblicata su Italia Oggi Sette il 4 febbraio 2013

Il tema della solidarietà intergenerazionale è tornato sotto i riflettori negli ultimi tempi. Può essere una strada per rilanciare l’occupazione nel nostro Paese, a fronte di un trend in progressivo peggioramento su questo fronte?
Vorrei partire da una premessa: non si deve cadere nell’errore di pensare che l’occupazione giovanile possa essere favorita dal prepensionamento degli anziani. È vero il contrario: i paesi dove l’età media di pensionamento è più alta sono anche quelli dove è più alto il tasso di occupazione giovanile: perchè ci sono più risorse pubbliche destinate a servizi, che creano domanda di lavoro. I programmi che prevedono la riduzione a part-time del lavoro degli anziani con contestuale assunzione di apprendisti rispondono semmai all’idea di consentire forme di passaggio più graduale dal lavoro alla pensione. E nello stesso tempo di affidare ai lavoratori più anziani compiti di tutor nei confronti dei new entrants.

Come è messa l’Italia su questi fronti?
Siamo indietro su entrambi i terreni: quello della flessibilità dell’età e dei modi di pensionamento e quello del disegno di nuovi jobs per gli anziani.

Ci sono misure per evitare che il passaggio al part-time abbia ripercussioni negative sulla pensione dei senior?
Il disegno di legge che ho presentato al Senato insieme a Tiziano Treu nell’ottobre scorso prevede, in questa fase transitoria di prima attuazione del nuovo regime pensionistico, la copertura contributiva anche per la parte della giornata non lavorata dal lavoratore anziano, in parte a carico dell’imprenditore, in parte a carico della Regione, sulla base di una apposita convenzione.

E a regime?
Con il tempo occorrerà invece considerare la possibilità di riduzione del lavoro a part-time nell’ultimo periodo prima del pensionamento pieno – con o senza attivazione della mezza pensione – un’opzione normale del lavoratore, senza oneri per le finanze pubbliche. Il sistema contributivo di calcolo della pensione consente che questo avvenga senza danno, nè vantaggio pensionistico complessivo per il lavoratore.

Ci sono spazi per una riproposizione del ddl nella prossima legislatura?
Certamente. Anche perchè in questo disegno di legge ci sono numerose altre misure molto importanti. In particolare quella volta ad incentivare economicamente l’assunzione dei sessantenni, mediante lo sgravio contributivo e altre agevolazioni, e quella volta ad estendere il nuovo trattamento di disoccupazione ai sessantenni che, nonostante quegli incentivi e agevolazioni, si trovino privi di lavoro e di pensione. Tutte queste misure puntano ad aumentare il tasso di occupazione in questa fascia di età.
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