LE PRESIDENZE E LE CATTIVE ABITUDINI

LA PERICOLOSA INCONGRUENZA TRA I CRITERI CON I QUALI SONO STATI SCELTI I MINISTRI DEL NUOVO GOVERNO E QUELLI CON CUI SONO STATI SCELTI I PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI DEI DUE RAMI DEL PARLAMENTO

Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 248, 8 maggio 2013

Ma dove sta scritto che – nel momento in cui si cerca di ricostruire un minimo di coesione nazionale – alla presidenza delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato debbano essere messi rispettivamente i ministri dei Governi di centrosinistra e di centrodestra delle ultime legislature, nonostante che essi abbiano espresso le due visioni più diametralmente opposte che fosse possibile, smontando sistematicamente l’uno quello che aveva fatto l’altro? E che alla presidenza delle Commissioni Giustizia debbano essere messi necessariamente due magistrati, di cui uno ferreamente antiberlusconiano, come Donatella Ferranti, e l’altro ferreamente berlusconiano, come Nitto Palma? Varrà la pena di dar vita al Governo Letta, lasciando fuori dalla lista dei ministri i nomi legati allo scontro ventennale PdL-PD e dando ai quarantenni il mandato di ricostruire un minimo di cultura politica e senso civico comune, per poi tornare a scannarsi nell’impostazione del lavoro del Parlamento, sfruttando al massimo grado la capacità del bicameralismo perfetto di generare paralisi!

 

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