SCELTA CIVICA: UN PROGRAMMA PER SFIDARE I DOROTEISMI DI PD E PDL

LE LINEE D’AZIONE MOLTO INCISIVE A BREVE E MEDIO TERMINE SULLE QUALI INTENDIAMO CONTRASTARE LA TENDENZA A TIRARE A CAMPARE AFFIORANTE SIA NELL’ALA DESTRA SIA IN QUELLA SINISTRA DELLA MAGGIORANZA

Editoriale per la Nwsl n. 252, 10 giugno 2013

Nella prima parte di una lunga riunione svoltasi giovedì scorso a Roma presso il Gruppo di Scelta Civica di Montecitorio sono state distribuite le responsabilità politico-programmatiche per settore e per area specifica; nella seconda parte della riunione sono state discusse e decise alcune priorità su cui concentrare nelle prossime settimane la nostra iniziativa in seno alla maggioranza, in Parlamento e nel Paese. Poiché il sito nazionale di Scelta Civica è ancora in corso di ristrutturazione e in attesa di essere riattivato (compatiteci: siamo senza una lira!), sono in moltissimi a scrivermi per avere qualche notizia sui nomi dei responsabili di settore, essendo stato io incaricato del coordinamento del lavoro di questo gruppo. Prima di accontentarli do una prima informazione molto sintetica su quanto è stato deciso nella seconda parte della riunione. Tra le priorità individuate, oltre all’abolizione delle provincie e alla riduzione del numero dei parlamentari, ci sono alcune importanti misure in materia di fisco, di lavoro , di liberalizzazioni, di amministrazione della giustizia e carceraria, di promozione delle eccellenze universitarie, di autonomia e valutazione degli istituti scolastici, di controllo del consumo del suolo. Ne esce una sorta di nuova edizione aggiornata dell’Agenda Monti (il relativo documento, ora in elaborazione, verrà presentato entro una decina di giorni), o, se si preferisce, una interpretazione molto incisiva del programma del Governo Letta. Con la quale Scelta Civica ora sfiderà le tendenze emergenti nel PD e nel PdL – se non a un dichiarato conservatorismo – quanto meno a un “tirare a campare” nascosto sotto i proclami politici e lo sventolio di vecchie bandiere, ma sostanzialmente doroteo. Che è l’esatto contrario di ciò di cui l’Italia oggi ha urgente bisogno.

E veniamo ai nomi. I responsabili di settore sono Renato Balduzzi per le riforme istituzionali e gli affari costituzionali, Alessandro Maran per gli affari europei e internazionali, Andrea Mazziotti per la giustizia, Domenico Rossi per le attività di sicurezza, soccorso e peace keeping, Linda Lanzillotta per bilancio privatizzazioni e concorrenza, Enrico Zanetti per fisco e finanze, Stefania Giannini per l’istruzione, Ilaria Capua per ricerca e cultura, Bruno Molea per turismo e sport, Corrado Clini come tecnico indipendente per ambiente e territorio, Roberta Oliaro per trasporti e lavori pubblici, Mario Marazziti per informazione e telecomunicazioni, Paolo Vitelli per le attività produttive e lo sviluppo, Mario Catania per agricoltura e industria agro-alimentare, Giovanni Monchiero per la sanità, Irene Tinagli per lavoro e relazioni industriali, Giuliano Cazzola per il welfare, io stesso per la funzione pubblica (in attesa di una diversa assegnazione), Gianpiero Dalla Zuanna per affari sociali e famiglia, Maria Ida Germontani per le pari opportunità, i diritti civili e l’integrazione sociale.

Non c’è qui lo spazio per indicare tutte le aree specifiche, nell’ambito dei settori sopra individuati, che sono state specificamente individuate e affidate alla competenza di un esperto della materia; mi limito a ricordare, in ordine puramente alfabetico, che Gabriele Albertini si occuperà di industria della difesa, Antimo Cesaro del Mezzogiorno, Stefano D’Ambruoso del contrasto alla criminalità organizzata, Federico Fauttilli di reti e infrastrutture, Gregorio Gitti di conflitto di interessi e autorità indipendenti, Edoardo Nesi delle sfide e opportunità della globalizzazione, oltre che di spettacolo e industrie creative, Stefano Quintarelli di banda larga e modernizzazione tecnologica, Lucio Romano di livelli essenziali di assistenza e questioni bioetiche e di etica medica, Maurizio Rossi di economia del mare e sistema portuale, Milena Santerini delle politiche scolastiche e sociali per infanzia e adolescenza, Mario Sberna di protezione dei giovani, degli anziani e dei portatori di handicap, Giulio Sottanelli di supporto alle imprese medie e piccole, Katia Stancato di volontariato e terzo settore.

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