UNA LETTERA DI MANUEL E BARBARA DALL’AQUILA

MANUEL E BARBARA, CHE NEL TERREMOTO HANNO PERSO TUTTO MA NON LA SPERANZA DI RIUSCIRE A SPOSARSI, CI SCRIVONO

Lettera pervenuta il 30 aprile 2009

Vi ringraziamo infinitamente per la sensibilità che state mostrando verso le nostre difficoltà; e vi diamo alcuni chiarimenti sulla situazione.
Come sapete, abbiamo deciso di confermare la data del nostro matrimonio al 22 Agosto prossimo e abbiamo avuto conferma dal Comune che tutti i documenti che avevamo già consegnato sono stati ritrovati. Vi ho inviato a parte le foto delI palazzo di via della Rocchetta, dove si trovava l’appartamento in cui Barbara viveva con la sua famiglia e aveva il suo studio dentistico: uno studio  aperto a settembre con tanta fatica e impegno, di cui Barbara si trova ancora a pagare gran parte dei costi di allestimento. Questo palazzo è ora gravemente lesionato e considerato dai tecnici “inagibile, con interessamento della struttura portante”.

Quanto a me, la casa dove vivevo con la mia famiglia non ha ancora potuto neppure essere esaminata dai tecnici, essendo stata isolata dalla Protezione Civile in una zona a pericolo di frana (via Tito Pellicciotti).
Prima del terremoto vevamo trovato all’Aquila una casa in affitto, non avendo la possibilità di comprarla; ma anche questa (situata in zona Pettino) è stata gravemente lesionata dal terremoto.

Così ci troviamo in una posizione particolarmente sfortunata: a differenza di altre coppie sposate da tempo, noi non potremo usufruire degli aiuti offerti dallo Stato per ricostruire le abitazioni danneggiate, poiché non ne abbiamo una. Barbara, inoltre, sarà costretta a cercare una nuova soluzione per poter continuare a esercitare la sua attività professionale.
Anche se la paura non è ancora passata, dopo esserci allontanati per qualche giorno da quel disastro (siamo stati ospiti da alcuni amici), adesso sentiamo forte il desiderio di tornare e restare nella nostra città, di non abbandonare le nostre famiglie e tutto quello che abbiamo cercato di costruire per tanti anni, di non lasciarci andare allo sconforto.
Vi ringraziamo ancora e vi inviamo i nostri sinceri saluti.

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