N. 365 – 26 ottobre 2015

NULLAFACENTI IN RIVIERA: LA REAZIONE DEL SINDACO TROPPO TARDIVA
Quando più di metà dei dipendenti di un ufficio pubblico praticano l’assenteismo abusivo, la prima cosa da fare è licenziare il dirigente (e non occorre affatto la condanna penale per farlo): leggi il mio editoriale telegrafico, pubblicato anche su l’Unità di ieri.

IMPIEGO PUBBLICO: SE I PROFESSORI E I GIUDICI IGNORANO LA LEGGE
Se anche i docenti di diritto pubblico e i giudici del lavoro alimentano la cultura dell’impunità per i dipendenti disonesti, ignorando clamorosamente una norma di legge precisa e inequivoca, è difficile poi pretendere che i vertici delle amministrazioni si riapproprino delle loro prerogative e le esercitino con il necessario rigore: leggi la mia lettera pubblicata da la Stampa ieri.

SUL MESTIERE DEL SINDACATO E QUELLO DEL MANAGEMENT NELLE P.A.
Un confronto serrato e non diplomatico sui bassi livelli di produttività delle amministrazioni, sulla responsabilità in proposito dei dirigenti e dei singoli dipendenti e dei loro rappresentanti, sul senso e la disciplina dello sciopero nei servizi pubblici, sul collegamento degli aumenti retributivi agli aumenti di produttività degli uffici e dei servizi: scarica il video (25′) del mio faccia a faccia con il Segretario nazionale della Funzione Pubblica Uil Giovanni Torluccio, con la paretecipazione anche del giornalista del Messaggero Luca Cifoni.

PERCHÉ IL JOBS ACT, PERCHÉ ORA
Un breve excursus sull’evoluzione del diritto del lavoro: dalle origini della rivoluzione industriale, quando esso costituiva il rimedio alle distorsioni monopsonistiche del mercato, fino all’era post-industriale, nella quale occorre rovesciare il paradigma del mercato stesso: scarica il video della relazione svolta alla convention di Capri di Ernst Young nei giorni scorsi, utilizzabile sia a fini didattici, sia come introduzione a incontri e dibattiti sulla riforma.

SERVIZI AL MERCATO DEL LAVORO: COSA CAMBIA CON IL DECRETO N. 150
L’anticipazione della riforma costituzionale attraverso l’istituzione dell’ANPAL-Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le sue implicazioni pratiche: leggi la mia intervista di mercoledì al sito biancolavoro.it.

IL GIALLO DEL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE “SCOMPARSO” NEL D.LGS. N. 150
Nel decreto si parla di “assegno ” e non di “contratto” di ricollocazione; ma questo tipo negoziale, previsto da altre norme legislative, resta un genus, nel quale rientrano sia gli strumenti attivati da numerose Regioni, sia l’eventuale “contratto di ricollocazione” che l’ANPAL può attivare, nell’esercizio della sua funzione di indirizzo e programmazione, utilizzando l'”assegno”. Leggi la mia risposta al lettore che chiede un chiarimento su questo punto.

LA PAURA DELLE “TUTELE CRESCENTI” E I SUOI RIMEDI
Risposta a chi vede nella nuova disciplina un ostacolo alla mobilità spontanea dei lavoratori e a chi sostiene che la vecchia disciplina collettiva dei licenziamenti disciplinari possa vanificare il contenuto della riforma: leggi l’articolo di Armando Tursi, professore di diritto del lavoro nell’Università degli Studi di Milano, pubblicato sull’ultimo numero della Rivista italiana di diritto del lavoro.

CONTROLLI A DISTANZA: NUOVA PROTEZIONE E SUGGESTIONI ORWELLIANE
Nel saggio di un giovane e bravo ricercatore la conferma del fatto che la nuova formulazione dell’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori non soltanto non riduce la protezione della persona, ma al contrario la rafforza: scarica il saggio di Roberto Maurelli.

BIODIVERSITÀ E VACUITÀ
Dopo le sedute-fiume roventi e laceranti sulla riforma costituzionale, la convergenza appassionata di Pd, FI, NCD, M5S, Lega e SEL su di una legge che istituisce la giornata nazionale della biodiversità fa rimpiangere le aspre contrapposizioni: leggi il mio commento al voto unanime del Senato sul disegno di legge n. 1728-A.

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