LA RESPONSABILITÀ DELLA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA NELLA QUALE L’ITALIA STA DI NUOVO CADENDO

I Governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni hanno operato sempre in accordo con la Commissione UE, conciliando il rispetto degli impegni assunti con una ripresa della crescita economica e dell’occupazione – Sono invece bastati gli annunci di esordio del Governo giallo-verde per innescare una crisi che rischia di avere conseguenze gravissime

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Scambio di messaggi intercorso il 23 e 26 novembre 2018, seguito da un commento di Michelangelo Coltelli – In argomento v. anche la mia intervista del 22 settembre scorso su
La cultura della spesa pubblica come variabile indipendente .
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IL PRIMO SCAMBIO DI MESSAGGI

Egregio Pietro Ichino, la Banca mondiale e l’Agenzia di rating PWC, pochi giorni fa, hanno certificato che il governo Gentiloni ha aumentato nel 2017 il carico fiscale e contributivo di 5 punti raggiungendo il 53%. Per converso il debito pubblico è rimasto al di sopra del 130%. Ora mi chiedo: dove sono finiti i soldi che Gentiloni ha tolto dalle tasche degli italiani? In che tasche sono finiti? Chi ne ha tratto beneficio? Non certamente l’Italia, visto che il debito pubblico è semmai aumentato. Lei che faceva parte del governo Gentiloni forse può rispondere a tono alle domande, ma temo che  neppure Lei avrà risposte da dare. I capi PD, questi miseri venditori di fandonie ideologiche e di vaniloqui, si stanno ancora chiedendo come mai il partito è  precipitato. Ecco una risposta più che esauriente e precisa. Gli elettori italiani non ne possono più del PD.
In attesa dei una sua spiegazione
Santo Bressani

Matteo Salvini e Luigi Di Maio

I Governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni hanno sempre operato in stretto accordo con la Commissione Europea, rispettando gli impegni presi riguardo alla riduzione progressiva del deficit, riuscendo ad “agganciare” la nostra economia alla ripresa dell’intero continente, ad accelerare la ripresa occupazionale e a recuperare la fiducia degli investitori nella nostra capacità di restituire il denaro preso a prestito (v. spread a quota 130). Il Governo M5S-Lega in soli quattro mesi è riuscito a rompere con la Commissione UE, a causare una brusca frenata della nostra economia, a invertire il trend occupazionale e a dilapidare il patrimonio di affidabilità del nostro debito pubblico (spread a quota 330, con prospettive di peggioramento), col risultato che per la prima volta in questo decennio l’asta dei nostri buoni del tesoro sta andando deserta.
Quanto al calo dei voti al Pd e a FI, esso è figlio dello stesso “vento” politico che negli ultimi anni ha soffiato in tutto l’Occidente, e che ha portato anche alla Brexit e all’elezione di Trump negli USA: credo che sia una ondata di reazione delle opinioni pubbliche contro la globalizzazione. Ma anche questo, come tutti i venti, cambia direzione rapidamente.    (p.i.)

LA REPLICA

Egregio Pietro Ichino, poiché credo che Lei sia una persona seria, la prego di pubblicare il nostro scambio di messaggi sul suo sito, aggiungendo  la mia considerazione seguente. Il documento della Commissione europea di 21 pagine (che riassumo) per la procedura di debito eccessivo si basa sul debito pubblico degli anni 2016 (gap del 5,2 del Pil ) e 2017 (gap del 6,6 del Pil). Complessivamente la mancanza di conformità dell’Italia per la riduzione del debito nel 2017 fornisce la prova di un disavanzo eccessivo e in base ai piani governativi del 2018 la Commissione prevede che l’Italia  “non dovrebbe rispettare il parametro di riduzione del debito nel 2018 o nel 2019“. La base formale della contestazione è  relativa al risultato del debito pubblico degli anni 2016-2017. A mettere nei guai l’Italia sono stati i governi Renzi e Gentiloni, con Padoan. La procedura di infrazione quindi è l’ultimo grande regalo che il PD ha fatto agli italiani. Caro Ichino se non si dice la verità e si continua a mentire non si arriverà a nulla di buono e mi riferisco al PD e a quel cianciare vacuo cui assistiamo ora a proposito del nuovo segretario. C’è una voce sincera in giro per il suo partito? In attesa cordiali saluti ed auguri
Santo Bressani

Paolo Gentiloni e Matteo Renzi

Torno a rispondere che fino al 2017 l’Italia è riuscita a mantenersi sul “sentiero stretto” del rispetto degli impegni assunti con i partner europei e la Commissione UE e nello stesso tempo di una politica di stimolo alla crescita dell’economia, attraverso la riduzione della pressione fiscale su lavoro e impresa. Tra il 2014 e il 2017 sono state eliminate l’Irap sul costo del lavoro a tempo indeterminato, l’Imu e la Tasi sulla prima casa; del resto, anche i tanto vituperati “80 euro” di abbattimento dell’Irpef sulle buste-paga sono di fatto una riduzione fiscale per un importo complessivo di 10 miliardi annui. Se si tiene conto di questo, e non si considerano gli “80 euro” come un “sussidio”, si deve convenire che in questi ultimi anni, in realtà, la pressione fiscale è diminuita non solo sulle imprese ma anche sui redditi da lavoro. Viceversa, lo stesso Documento di Economia e Finanza del Governo gialloverde confessa che nei prossimi anni, secondo i suoi programmi, non ci sarà alcuna riduzione di tasse.    (p.i.)

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LA REPLICA ULTERIORE

Egregio Pietro Ichino,  sono contento e la ringrazio per aver messo online il nostro scambio di idee che non deve servire solo a noi due, ma spero ai tanti che, come me, si fanno domande sulla politica italiana, avendo a disposizione un politico esperto e disponibile. Per aver notizie precise e idee chiare devo chiederle alcune ulteriori precisazioni.

  • Lei  afferma che i governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni hanno rispettato gli impegni assunti con UE e che fino al 2017 l’Italia è riuscita a mantenersi sul sentiero stretto del rispetto degli impegni assunti. Come spiega che a fronte di una programmazione di deficit di 1,6%/1,8% presentata alla Commissione Renzi e Gentiloni tramite Padoan abbiano sempre superato il 2%, fino al 2,4%?.    (risposta: ci sono stati degli scostamenti, ma sempre concordati con la Commissione)
  • Lei afferma che tra il 2014 e il 2017  la pressione fiscale è diminuita. Come concilia la sua affermazione con le certificazioni della Banca mondiale e dell’Agenzia PWC per il 2017 e cioè che il governo Gentiloni ha aumentato la pressione fiscale e contributiva di 5 punti portandola al 53%? Mentono la Banca mondiale e l’Agenzia PWC?      (risposta: queste agenzie, per ragioni più nominalistiche che di sostanza, non considerano gli “80 euro” come riduzione della pressione fiscale, ma come “spesa fiscale”, col risultato che i 10 miliardi corrispondenti non vengono conteggiati)
  • Poiché sono certo che anche in politica bisogna dire tutta o almeno che bisognerebbe dire tutta la verità ( e non scegliere il partito ) dovrebbe anche riportare sul suo sito il giudizio di M. Fremer, Commissario UE all’economia e cioè che Monti ha promesso molto, ma fatto nulla e così hanno fatto Letta, Renzi e Gentiloni. A riprova il debito pubblico da 116% è arrivato a 133%.   (risposta: non posso riportare su questo sito tutti i giudizi sui Governi Monti, Letta e Renzi, da chiunque espressi)
  • Lei pensa che la caduta del PD e di FI sia dovuta al vento politico attuale. Beh, penso che Lei si illuda. La mancanza di risposte politiche attendibili alle aspettative e alle necessità degli italiani è a mio avviso la causa del distacco dell’elettorato da quei partiti ed è inutile enumerare i tanti problemi irrisolti dall’economia alla società, dal lavoro alla giustizia, dalla scuola all’assistenza.      (risposta: i fatti diranno, purtroppo già nei giorni prossimi, chi si è illuso di più, tra chi ha dato fiducia ai Governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, e chi ha dato fiducia al Governo M5S-Lega)
  • Infine mi permetta di ricordarle che le ho rivolto precise domande sulla destinazione del  gettito fiscale aumentato fino al 53%.     (risposta: per rispondere a questa domanda c’è il bilancio consuntivo dello Stato)

Spero che Lei possa pubblicare anche questi rilievi sul suo sito, avendo l’obbiettivo di mantenere contatti esplicativi con l’elettorato.

Mentre le confermo la mia stima e se permette anche la mia amicizia la ringrazio nuovamente e le auguro buon e proficuo lavoro

Santo Bressani

UN COMMENTO DI MICHELANGELO COLTELLI
(tratto da http://www.butac.it/colpa-del-pd/)

“Il succo di quanto riportato [nel documento della Commissione] è che le cose vanno male, che c’era stato un miglioramento, il disavanzo era sceso e il debito (sceso) si era stabilizzato. Purtroppo senza che questo avesse portato il Paese a rispettare le previsioni nel 2016 e nel 2017. Ma questo non significa affatto che la colpa abbia le facce di Renzi e Gentiloni, e non capirlo, e cavalcarlo, dimostra ignoranza o malafede.
[…] Non riusciamo a capire che per uscire da una crisi serve stabilità e coesione e che tutto quanto è successo negli ultimi anni è dato proprio da quella mancanza. Si tratta di un problema causato in parte dall’atteggiamento di una certa classe politica che ha cambiato il modo di fare comunicazione, abbassando il livello su cui basare la discussione. Si sono trovati dei nemici, Soros, l’Unione Europea, “il PD” (che però identifica tutti i movimenti di centro-sinistra, alla fin fine) da indicare come nemico da combattere, da odiare. E sono anni che le cose non cambiano. I nemici sono sempre gli stessi, e quelle che erano bugie dalle gambe corte piano piano diventano verità. C’è persino chi ha fondato un giornale con quel titolo, e sullo stesso non si limita affatto nel disinformare. Qualche giornalista forse se ne sta accorgendo, ma è tardi. La disinformazione colpisce sempre più persone, la bugia ripetuta sempre più spesso è diventata realtà”

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