LA FIRMA DI NAPOLITANO SUL DECRETO SALVA-LISTE

PLAUSO PER UN ATTO DI SAGGEZZA, SOLLIEVO PER UNA GRAVE CRISI EVITATA, RIPROVAZIONE PER L’ARROGANZA DI CHI HA BENEFICIATO DI QUESTO ATTO SENZA AVERLO MERITATO

Commento alla firma da parte del Presidente della Repubblica del decreto-legge emanato dal Governo per consentire l’ammissione della lista milanese e quella romana del PDL per le elezioni regionali, a seguito degli errori e inadempimenti procedurali che ne avevano causato l’esclusione – 7 marzo 2010

Plauso per un atto di saggezza compiuto in solitudine da un grande Presidente (ma non è affatto solo: ha dalla sua il 90% degli italiani): un atto – si osservi bene – che non significa approvazione del contenuto del decreto.
Sollievo per due rischi evitati: quello di una gravissima crisi istituzionale e quello della perdita di senso delle elezioni nelle due regioni più importanti.
Riprovazione per l’arroganza del Pdl, che considera questo decreto come un proprio diritto, non riconosce i propri errori e non ne chiede scusa al Paese.

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