DETASSAZIONE DEGLI STRAORDINARI: DOVE E’ FINITO IL METODO SPERIMENTALE DI CUI SI ERA PARLATO ALL’INIZIO?

All’inizio della legislatura il ministro del Lavoro e del Welfare Maurizio Sacconi, presentando il suo programma alla Commissione Lavoro del Senato, enunciò il proprio intendimento di seguire un metodo pragmatico: si sperimenta una misura, se ne rilevano i risultati, li si discutono e si decide se estenderla o cambiare strada. Ora, però, la detassazione degli straordinari non ha dato risultati particolarmente brillanti (si parla di un suo impatto molto squilibrato a favore dei lavoratori maschi rispetto alle lavoratrici, dei settentrionali rispetto ai meridionali; e anche di un – pur modesto – effetto negativo sui livelli occupazionali); perché dunque questa misura viene riproposta, inalterata, nella legge Finanziaria?

Ad oggi non è pervenuta alcuna risposta del Governo all’interrogazione a risposta scritta presentata alla Presidenza del Senato il 26 novembre 2008

INTERROGAZIONE n° 4-00850
al Ministro della salute, del lavoro e delle politiche sociali
presentata il 26 novembre 2008 dai Senatori ICHINO, NEROZZI, PASSONI, ROILO, TREU, BIONDELLI, BLAZINA, GHEDINI
 

Premesso che:

–    nel giugno scorso, nel presentare alla Commissione Lavoro del Senato il proprio programma e in particolare l’intendimento di esentare dall’imposta sui redditi le retribuzioni relative al lavoro straordinario, codesto Ministro precisò che tale misura doveva intendersi come misura sperimentale e che a fine anno si sarebbero esaminati e discussi i risultati pratici della misura stessa;

–    l’esame e la discussione dei dati relativi ai primi mesi di sperimentazione della detta misura appaiono particolarmente necessari nel momento in cui il Senato si accinge all’esame della legge finanziaria per il 2009, tanto più se da tali dati dovesse risultare un effetto negativo della detassazione del lavoro straordinario sui livelli occupazionali;

si chiede di conoscere

1.      i dati di cui il Governo dispone in proposito, con particolare riferimento al volume del lavoro straordinario effettivamente interessato dalla detta misura, disaggregato per genere e per settore produttivo;

2.      le stime concernenti l’effetto prodotto dalla detassazione sul volume del lavoro straordinario e sui livelli occupazionali;

3.      le previsioni che il Governo formula circa l’effetto che può essere prodotto dalla detassazione sul volume del lavoro straordinario e sui livelli occupazionali nella presente fase recessiva dell’economia nazionale.

 

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