SCIOPERO: NO ALLA DELEGA AL GOVERNO, SI’ A UN CONFRONTO APERTO IN PARLAMENTO

INCOMINCIA IL 14 APRILE ALLA COMMISSIONE LAVORO DEL SENATO L’ESAME DEL D.D.L. DEL GOVERNO E DEI DUE D.D.L. MIEI SULLO SCIOPERO NEI TRASPORTI E LO SCIOPERO VIRTUALE – IL NODO CRUCIALE E’ SE IL GOVERNO MANTERRA’ IL PROPRIO INTENDIMENTO DI IMPEDIRE, CON LA DELEGA LEGISLATIVA, CHE LE NUOVE REGOLE VENGANO DISCUSSE E DECISE DAL PARLAMENTO 

Lancio dell’Agenzia ANSA, 12 aprile 2010 – Vedi i disegni di legge presentati al Senato da Ichino e altri sullo sciopero virtuale (n. 1170 del 2008) e sullo sciopero nei trasporti (n. 1409 del 22009)

Niente disegni di legge delega, per far sì che il confronto possa svolgersi nel merito in Parlamento: è questo l’invito che arriva dal senatore del Pd Pietro Ichino all’Esecutivo, in vista dell’avvio dell’esame del ddl delega del governo sugli scioperi nel settore dei trasporti.
Il Pd ha infatti a sua volta presentato sulla questione due diversi progetti di legge, uno relativo allo sciopero virtuale e un altro relativo allo sciopero proprio nel settore dei trasporti e Ichino spiega come ”la prima fondamentale differenza tra i nostri disegni di legge e quello del governo è che i nostri contengono già una  disciplina compiuta della materia, sia pure semplice e snella”. Una differenza che sta a indicare ”un nodo
politico di grande rilievo: è infatti evidente l’importanza che una materia così delicata – osserva il senatore del Pd – non venga sottratta al vaglio del Parlamento, come avverrebbe invece con la delega”.
Per quanto riguarda il merito, invece, sottolinea il senatore Democratico, ”un confronto è in larga parte impossibile proprio per la diversa natura dell’intervento proposto”. Per quanto riguarda lo sciopero virtuale, spiega comunque Ichino, ”noi lo proponiamo come possibilità aggiuntiva rispetto allo sciopero tradizionale, attivabile nel quadro di un accordo collettivo preventivo, che definisca la quota dell’esborso orario a carico delle imprese per ciascun lavoratore aderente all’iniziativa”. Dunque, dice ancora Ichino, ”c’è una netta
divergenza rispetto al ddl del governo, che ipotizza l’obbligatorietà dell’opzione per lo sciopero virtuale in alcuni settori”.
Per quel che riguarda invece in generale lo sciopero nel settore dei trasporti, ”noi proponiamo – dice ancora Ichino – l’applicazione di una regola di democrazia sindacale disegnata sulla base delle regole da tempo applicate in Germania, Spagna, Gran Bretagna e Grecia. Su questo punto il ddl del governo – conclude il senatore – è molto indeterminato”.

 

 

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